Tutto passa ma tu no

Capitolo 17

Mi sveglio nel mio letto con un mal di testa incredibile.
Prendo il telefono e mi ritrovo 6 messaggi in rubrica, ma apro solo quelli di Grace:

Messaggio a Grace:
"Allison dove sei finita! Non ti trovo più"

Cavolo ieri mi sono dimenticata di avvisarla che me ne stavo andando via.
La chiamo e risponde al terzo squillo.
<<Pronto>> dice con la voce assonnata
<<Buongiorno, senti ieri sono andata via con Cade, mi ha dato un passaggio a casa>>
<<Lo so, ci ha avvisate Jason. Ma non avevate discusso voi due?>>
<<Si ma abbiamo parlato un po'>>
<<Raccontami tutto>>
Dopo un ora di chiamata con lei la saluto e vado in bagno per farmi un bagno caldo. Ne ho proprio bisogno, oggi mi sento poco bene.
Lascio che l'acqua calda avvolga tutto il mio corpo mente il vapore si impossessa della stanza. Starei sotto l'acqua per ore e ore se solo non finisse.
Esco e mi avvolgo in un caldo accappatoio, vado verso l'armadio e scelgo i vestiti da indossare per la giornata di oggi. Dato che non ho voglia di fare abbinamenti vari mi metto solo una canottiera e una tuta nera. 
Mi vesto e prendo il pc da sopra il comodino, apro Netflix e metto un film a caso.

Dopo aver visto per tutta la mattinata film d'azione chiudo il computer e mi butto sul letto. Oggi non ho alcuna voglia di uscire di casa oggi. Non mi sento per niente bene e vorrei dare tutta la colpa all'alcool di ieri, ma so benissimo che non è così.
I miei non sono ancora tornati a casa e io ho un urgente bisogno di vedere Lilian.
Prendo le pastiglie regolarmente ma non sono più tanto sicura che bastino solo quelle.
<<Ciao Allison!>>
<<Salve Lilian. La disturbo?>>
<<No figurati, dimmi pure>>
<<Ti volevo chiederti se potevi visitarmi. Oggi mi sento parecchio male e nonostante le medicine il dolore non passa>>
<<Oh cielo. Vieni subito in ospedale ti visito immediatamente>>
<<Grazie Lilian a dopo>> chiudo la telefonata e ne inizio un'altra con Grace
<<Pronto All>>
<<Sei impegnata adesso?>>
<<No sono a casa dimmi>>
<<Mi accompagneresti in ospedale? Ho una visita tra pochi minuti e a casa non c'è nessuno>>
<<Esco di casa immediatamente, tra 10 minuti esci>> la ringrazio e chiudo la telefonata.
La piccola bionda c'è sempre se ho bisogno di lei, e per questo non la ringrazierò mai abbastanza.
Salgo in camera e mi cambio, non posso dicerto uscire in top e tuta con questo freddo. Metto dei jeans a sigaretta con la vita alta, una maglia nera e una giacca pesante con le Dottor M. Prendo la borsa e aspetto fuori casa. Il tempo di chiudere a chiave la porta che Grace è arrivata.
<<Scusa c'era un po' di traffico>>
<<Sono appena uscita anche io tranquilla>>
<<Come ti senti adesso?>>
<<Non bene>>
<<Allison..>>
<<È tutto ok, andrà bene. È solo un po' di nausea>> la rassicuro anche se sa che mento
<<Senti ma quello che mi hai detto ieri?>>
<<Cosa ti ho detto?>>
<<Beh.. mi hai detto che hai solo il 40% di possibilità e che non sai se..>> <<Grace>> la interrompo <<Ho lasciato spazio alla mia fantasia, avevo bevuto un po' e sai che non sono abituata a farlo. E che mi da alla testa e dico sciocchezze>> mento, ancora. È la verità n quella che le ho detto, ma come posso dirglielo? Mi sento già abbastanza in colpa che la sto strascinando con me.

Per tutto il viaggio nessuna delle due spiffera parola. So che Grace è molto preoccupata e quello che le ho detto ieri in discoteca non aiuta. Sa che che nonostante abbia negato è così. Ma infondo neanche io so cosa mi aspetta. L'unica cosa che possiamo fare è aspettare insieme. E vedere come vanno le cose.
Avvolte ho paura di affrontare questa cosa da sola. Si ho le mie amiche, i miei genitori.
Ma nella sala operatoria sono sola, sono sola quando faccio le visite e quando mi ricoverano.
Sono sola quando passo le notti in bianco in ospedale e nessuno può farmi compagnia.
Posso essere in mezzo a cento persone ma resto comunque sola ad affrontare la mia malattia.
È una cosa che ho dentro il corpo, che cresce con me e da questo non posso scappare. Ho imparato a conviverci ma mi sta rovinando sempre di più.
Ho 18 anni e dovrei vivere la vita con spensieratezza, dove l'unico problema dovrebbe essere quello di quale bikini indossare per andare al mare. Ma invece mi ritrovo a contare le pastiglie da prendere per non rischiare un infarto.. la vita è così bastarda avvolte.