Capitolo 27

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Cade Pov

Siamo tutti nel solito parcheggio fuori scuola mentre gli altri parlano di feste, compiti, test di ammissione e uscite; io li guardo in silenzio. Anzi guardo lei. In tutta la sua bellezza.
Stiamo in mezzo agli altri come se stanotte non avessimo dormito insieme o come se ieri sera non fosse successo assolutamente nulla.
Da quando abbiamo messo piede a scuola ognuno è andato per la propria strada. Non ci siamo neanche parlati. Stamattina mi sono svegliato e lei si stava stava mettendo dei cerotti sul palmo delle mani.
Ieri notte ero talmente stanco che mi sono addormentato prima di lei invece di farle compagnia. Però prima di uscire di casa mi ha detto di aver dormito bene, anche se non le credo.

Ieri stavo per perdere il controllo. Stavo per sparare a quel tipo. Lo stavo per fare nel esatto momento in cui ha minacciato Allison.
Quello che ha detto mi ha fatto impazzire.
Immaginarmi le mani di quel bastardo sul suo corpo senza il suo consenso mi fa andare fuori di testa.
Devo parlare con Drake. Allison deve essere protetta, e voglio l'aiuto della sua compagnia.

Ieri prima che succedesse il peggio. Mentre la baciavo ho sentito una sensazione nuova. Che avevo già provato con lei la volta precedente. Non era un semplice bacio con chiunque. Ma con lei.
Ieri in ospedale con la storia di Rebeca la stavo prendendo in giro per vedere la sue reazione.
Ma lei ha girato le carte in tavola nominando quel tronco di Mick, e alla fine mi sono ingelosito io.

Dopo un po' che è uscita dalla stanza d'ospedale. Drake mi ha detto una cosa "Se tu lo sai e sei rimasto, e lei non ti ha respinto, allora non mollare. Protrasti essere molto speciale per lei"
Allison si sta costruendo un posto dentro la mia testa. E sta sempre li. Un pensiero fisso. Anche se non lo do a vedere. Lei è lì da quando nonostante i miei attacchi è rimasta e mi ha aiutato. Lei è lì dal l'esatto momento in cui mi ha perdonato l'incidente di Drake. E io non so come farò quando scoprirà cosa ho fatto.

<<Hai gli allenamenti oggi?>> mi chiede Jason mentre usciamo dalla classe
<<Si e sono anche in ritardo>> dico prendendo il borsone in spalla <<Mi potresti fare un favore Jas?>>
<<Dimmi>>
<<Io finisco tra due ore e mezza, potresti accompagnare Allison a casa?>>
<<Certo, è successo qualcosa? Vi ho visti arrivare insieme>> ma da un pugno sulla spalla e fa un sorriso malizioso
<<Niente di niente. E poi credevo fossi ancora incazzato con me>>
<<Lo sono, ma accompagnare Allison è più importante di una stupida litigata>>
<<Ah certo mica lo sono io>> accenno un sorriso <<Io vado>> lo saluto e mi dirigo in palestra. Jason è l'unico con cui possa ridere e essere me stesso.

Mentre esco dagli spogliatoi maschili, con la divisa a dosso, una ragazza si avvicina a me.
<<Appena sei entrato ti ho notato subito sai>>
<<Bene>> rispondo secco e la supero
<<Aspetta>> ride <<Vorrei invitarti a casa mia stasera>>
Be una bella scop-Pensa con la testa depravato! <<Ho degli impegni>>
<<Dai Cade non farti pregare. L'ultima volta ti è piaciuto>>
<<Quale ultima volta>> aggrotto le sopracciglia
<<Alla festa di Jacob>>
<<Senti non mi ricordo ne la festa e tanto meno il tuo nome, levati dalle palle>>
<<Adoro questo tuo lato da stronzo>> ride
<<Sono serio levati dai coglioni mi devo allenare>>
<<Sei sempre così bastardo con le ragazze che ti scopi>>
<<No dai, quelle che mi ricordo le saluto anche>> dico con tono ironico ma rimanendo serio.
<<Va bene, ho capito. Io vado, sai dove trovarmi nel caso volessi..>> mi fa l'occhiolino e torna dal gruppo delle cheerleader.
Chissà come reagirebbe a sapere che mi sono scopato il più della metà delle ragazze che allena.

Mente torno a casa passo davanti al Pacific.
Parcheggio l'auto e scendo da Jason e i ragazzi. Se penso che più avanti in questa strada ieri è successo quel casino non ci credo.

Tutto passa ma tu noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora