Capitolo 12

133 9 1
                                    

Oggi devo fare una visita in ospedale per vedere com'è la situazione.
Ogni volta mi dicono che non è cambiato niente, è sempre la stessa, mai una volta in tre anni che sono uscita dall'ospedale sapendo di avere una possibilità in più.

Quando ero in clinica ho conosciuto una ragazza di nome Angiolina, all'epoca aveva 16 anni. Capelli biondi e gli occhi azzurri, in 1.65 circa, e molto molto magra.
Lei è stata la prima amica che ho avuto in clinica, avevamo stretto rapporto tanto stretto. Eravamo sempre assieme, come due sorelle. Stavamo crescendo assieme. Avevamo persino la stessa malattia. Una notte mi svegliai di soprassalto dal troppo rumore in reparto. Dottori che correvano a destra e a manca, infermiere a seguito che portavano il kit salva vita. Il rumore di quel elettrocardiogramma risuonava per tutto l'edificio.
Saltai giù dal letto e andai velocemente verso i dottori.
Stanza n^12.
La stanza di Angelina.
Guardavo l'elettrocardiogramma che non registrava nessun battito.
"1,2,3 Scarica. Di nuovo. 1,2,3, Scarica" sentivo urlare i dottori
"Provate di nuovo, non mollate. 1,2,3 scarica"
"Ancora! 1,2,3 scarica"
"Via di massaggio cardiaco"
"Un passo indietro! 1,2,3 scarica"
"Niente battito" dice l'infermiera guardando il monitor
"Dichiaro l'ora del decesso: 00:02"
Un lenzuolo bianco copriva il corpo privo di vita della mia amica. 00:02. Buon compleanno Angiolina.
Quelli a seguire furono giorni di angoscia e paura. In quel posto regnava il silenzio.. un'altra morte.

Per questo dico sempre che non devo dare per scontato il mio futuro. Che voglio godermi ogni istante, anche se oggettivamente non sto facendo niente.
Era una mia coetanea, aveva la mia stessa malattia ed è morta in una notte.

L'unica cosa che mi teneva legata a quel posto se ne è andata.

Prima di andare alla visita vorrei passare a trovare Drake ma non credo di fare in tempo, passerò più tardi.
Adesso mi dirigo verso la sala d'attesa.
Ci sono solo io ma stanno visitando un altro paziente prima di me.

Mentre aspetto canticchio una canzone che hanno trasmesso in radio questa mattina.
È strano come le canzoni più belle le si scoprano in radio.

Dopo un ora e mezza esce Lilian <<Allison è il tuo turno, seguimi>> la seguo fino ad arrivare nel suo ufficio. Quello che dovrò fare oggi è l'elettrocardiogramma a riposo, viene eseguito con il paziente steso su un lettino a pancia in su. Facile facile.
L'ECG è il primo esame diagnostico che viene prescritto quando si vuole valutare lo stato di salute del cuore.

Lilian mi fa sdraiare sul un lettino e mi attacca gli elettrodi sul petto.

<<Sai Allison, mio figlio mi ha di nuovo chiesto come mai eri a casa nostra>>
<<Cosa gli hai detto>>
<<Niente. Non sapevo che dirgli>>
Sospiro e continuo a fissa la luce puntata sul mio petto.
Chissà cosa pensa del fatto che mi abbia vista più volte uscire da casa sua.

Dopo 10 minuti ho finito la visita. Come ogni volta 5 ore di attesa per un visita di neanche un quarto d'ora.
<<Dalle analisi sembra tutto apposto>>
<<Tutto apposto in che senso scusa?>>
<<Non noto cambiamenti dalla vecchia cardiografia. A parte qualche piccola variazione nei tuoi batti. Adesso ti prescrivo nuovi farmaci da prendere. Ti ricordo che tra meno di 4 mesi ci sarà l'operazione che cambierà la tua vita drasticamente, per il meglio o per il peggio>>
Wow che incoraggiamento Lilian, quasi quasi mi è sparita l'ansia pre-operazione.
<<Si me lo ricordo perfettamente>>
Sinceramente sono abbastanza calma, sapevo che non ci sarebbero stati miglioramenti.
<<È una cosa buona se la guardiamo da un altro punto di vista>> dice, sicuramente mi ha visto pensierosa
<<in che senso>>
<<Be Allison, potevi peggiorare invece no. Se fossi peggiorata avremmo dovuto rimandare l'operazione è saresti stata male il doppio>>
Si ha ragione.. devo guardare le cose ha punti di vista differenti.

Tutto passa ma tu noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora