Capitolo 60

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Scendiamo dalla macchina e seguo il ragazzo davanti a me. Mi sento così strana, diffidente e disorientata ma serena. Potrebbero anche spararmi ma mi sentirei al sicuro con lui al mio fianco. Provo emozioni contrastanti e totalmente diverse dall'odio che gli ho attribuito. Anche se so che non ho mai provato odio nei suoi confronti. Ogni volta riesce ad azzerare i sentimenti negativi che provo per lui.

Ci dirigiamo verso quella quella casa avvolta da urla. Sento il cuore a mille e ho paura di cosa stai succedendo. Presa completamente alla sprovvista Cade mi prende la mano e mi guida all'interno della casa.

<<Fammi vedere mia figlia cazzo! Sono suo padr->> un signore si blocca appena vede me e Cade. <<Allison..>> dice sorpresa Lilian.
<<Cosa sei venuto a fare?>> Cade di rivolge a quel uomo, credo sia il padre di Charlotte.
<<Sono venuto a riprendere mia figlia>>
<<Forse non hai capito che lei non se ne va da qui>>
<<E chi l'ha detto eh? Sei solo un ragazzino del cazzo! Io ho tutto il diritto di prendere mia figlia!>> urla contro Cade.
Lo sguardo di quest'uomo mi intimorisce e non poco, stringo la mano a Cade e lui fa lo stesso.

Si gira verso di me e mi guarda negli occhi con un'intensità che mi fa girare la testa. <<Vai da Charlotte.. prova a parlarci e cerca di tranquillizzarla. Con mia madre non parla>> sussurra mentre David e il papà di Char continuano ad urlare.
<<E se non riesco a farla aprire con me?>> dico preoccupata
<<Ti adora, sono sicuro che con te vorrà parlare>> mi sorride ma lo vedo che è molto turbato da questa situazione.
<<Dov'è?>>
<<In camera mia, sai dov'è>> sorride maliziosamente e io alzo gli occhi al cielo.
<<Arrivo appena mi libero qui>> mi accarezza il volto e io salgo le scale verso la sua camera.

Arrivata davanti alla porta una marea di ricordi mi passano per la testa, li scaccio via e mi concentro sulla piccola.
Le urla al piano di sotto sono ricominciate.
Busso un paio di volte ricevendo un <<Voglio stare da sola!>> queste parole dette da una bambina fanno un effetto strano..
<<Charlotte.. sono Allison. Puoi aprirmi per favore?>>
<<Allison..>>
<<Si piccola, sono qui e sono sola. Se vuoi ti faccio un po' di compagnia e ci guardiamo un film insieme. Ti va?>>
<<Non c'è il mio papà?>>
<<No, sono sola>>
<<Me lo giuri?>>
<<Te lo giuro>> dico sincera. Alle mie parole sento la serratura della porta aprirsi. Davanti a me si presenta una bambina con gli occhi gonfi e una felpa di quando Cade era più piccolo che le arriva comunque fino alle ginocchia. <<Entra presto!>> mi porge la mano e io la seguo. Chiude subito la porta a chiave e si siede ai piedi del letto.
<<Era da tanto che non ti vedevo>> sforza un sorriso. <<Anche io, sono felice di vederti>> le scompiglio un po' i capelli e lei ride leggermente.
<<Cosa stavi facendo sola soletta?>>
<<Guardavo un film>>
<<Con la tv spenta?>> le faccio notare.
<<Ho detto una piccola bugia>> ride <<Volevo stare sola perché il papà e Lilian gridano>> torna seria.
<<Sai il perché>> mi siedo accanto a lei.
<<Perché il papà è appena tornato dal l'esercito e mi vuole portare via con lui>>
<<Tu vuoi andarci?>>
<<No.. Io voglio stare con Cade. Mi sono messa la sua felpa per sentirlo qui con me. Avvolte quando ha gli occhi grandi e rossi mi fa paura.. avvolte penso che non mi voglia bene..>> mi rattristisco tutto d'un tratto sentendo queste parole. <<Vieni qui>> mi siedo sul letto e faccio segno di seguirmi e lei lo fa.
<<Cade avvolte sbaglia e può essere assente qualche volta, ma ti vuole un bene dell'anima. Ne sono certa>> le sorrido sinceramente.
<<Lo pensi davvero?>>
<<Certo piccolina>>
<<Vuole bene anche a te, sai. Una volta è tornato a casa triste per te>>
<<Non penso sai? Magari era triste per un'altra cosa>>
<<Ha detto il tuo nome nel sonno, penso proprio si riferisse a te>> ride mentre stringe a se la felpa grigia che indossa.
<<Ok piccolina, forse è meglio che io non lo sappia>> sforzo una risata.
Sono completamente in confusione per ciò che gli ho detto, per quello che è non successo con Rayan e per il fatto che mi abbia portato con se.

Tutto passa ma tu noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora