<<Sei paste al cioccolato, due caffè e anche alcuni dolcetti alla crema e->>
<<Solo due paste e due caffè, grazie>> rimedio all'ordine fatto da Grace. Lei mi guarda storto mentre io scoppio a ridere seguita dal cameriere.
Appena rimaniamo sole mi ammonisce <<Avevi detto che avresti fatto una colazione sostanziosa. Non una brioche e del caffè>>
<<Lo so scusa.. ma quella è davvero troppa roba>>
<<Si forse ho esagerato, ma ti avviso, non andiamo a scuola finché non mangi la tua brioche>> alzo gli occhi al cielo e la vedo ridere.Mentre addento la mia colazione mi sorge una domanda <<Alla fine andiamo alla casa al Mare di Paige?>>
<<Mh ieri l'ho chiamata proprio per questo>>
<<E che dice?>>
<<Che si farà, partiamo venerdì e torniamo domenica notte>>
<<Finalmente un po' di tempo solo noi ragazze>>
<<Emh in realtà.. è successo che Piage l'ha detto a Jason, Jason l'ha detto a Cade, Cade l'ha detto a Nathan e Nathan l'ha detto sia a sua sorella che a Aiden e Jared>>
<<Nathan ha una sorella? Chi è>>
<<Non lo so, l'ho scoperto ieri. Penso la conosceremo venerdì>>
<<Se è simpatica come Nathan allora va benissimo>> ci scherzo su. Avrei preferito passare un week end con le mie amiche ma fa niente.<<Cosa facciamo? Aspettiamo Paige o andiamo a scuola>>
Rido <<Andiamo a scuola, sarà ancora nel mondo dei sogni alle 7:50 del mattino>>
<<Si forse hai ragione>>
Paghiamo il conto e ci dirigiamo verso la sua auto. Percorrendo la strada del Pacific passiamo davanti al l'esatto punto in cui io e Cade ci stavamo baciando. Ma quel pensiero viene sostituito dalla paura che ho avuto di perdere Cade quando quel l'uomo gli ha puntato la pistola contro.
Un brivido mi passa attraverso tutto il corpo.
<<Grace accelera un po' o faremo tardi>> invento mentre lei accelera. Voglio allontanarmi il più possibile da questa strada.<<Storia quanto la odio>> si lamenta Jason mentre entriamo tutti in classe. La Smith era già dentro ad aspettarci. Ci guarda tutti ma in particolare me.. sembra mi voglia ispezionare.
Fa due colpi di tosse per richiamare la nostra attenzione, e senza fare molte storie ubbidiamo.<<Sentite ragazzi io devo assentarmi per qualche minuto. Voi fate i bravi e aprite pagina 234 e iniziate a leggere. Quando torno voglio che me le ripetiate tutte>> mentre apro il
libro e cerco le pagine sospiro pesantemente. Sinceramente non ho voglia di studiare. Infatti mollo tutto e prendo il telefono e scrivo a Drake. Ieri sono andata a trovarlo dopo scuola e l'ho trovato molto bene. Mi ha detto che è andato in bagno camminando sulle sue gambe. Certo c'era un suo amico che lo sorreggeva ma sono comunque tanto orgogliosa di lui. Dopo 5 mesi di coma è davvero tanto.
Mi ha detto una cosa che mi ha scosso un po'.
"La prima cosa che farò appena esco da qui sarà tornare a correre con la mia auto e partire lontano da questa città di merda"
Io voglio restare e lui vuole andarsene. Non lo biasimo però, questa città per lui significa New York per me. È un incubo stare in un posto che ti ha tenuto prigioniero.
Spero solo di poter stare più tempo possibile con lui. Non saprei che fare se dovessi perderlo di nuovo.. ma continuando così sarà solo per causa mia.A causa mia perché.. molto spesso mi capita di pensare a come andranno le cose.
Sto molto male, e senza l'operazione so perfettamente che il prossimo anno non ci sarò.
A causa mia perché.. ho paura di perderli. A causa mia perché.. sarò io ad andarmene e lasciare loro qui.
Ho paura di andarmene e di lasciare le cose in sospeso. Le parole non dette, i baci non dati e gli abbracci troppo brevi.
Vorrei:
Rivedere ancora il mare e realizzare un futuro.
Rendermi orgogliosa di me stessa e realizzarmi nella vita. Vedere le mie amiche essere felici a tal punto da scoppiare a piangere dalla gioia.
Vedere mio fratello essere libero e felice.
Poter rendere orgoglioso mi padre di me, ricevere anche un suo sguardo di amore nei miei confronti. Vedere mia madre serena e spensierata. Poter vedere i miei amici ridere e scherzare come fanno sempre.
Vorrei poter comprare tanti gelati alla piccola Charlotte e vorrei poter baciare ancora una volta Cade.
Ma sopratutto non vorrei vivere con il peso di causare un dolore atroce quando me ne andrò.
Perché nel bene o nel male tutti noi sappiamo che non arriverò all'età dei miei nonni. O peggio ancora dei miei genitori..
Sono la prima a dire di vivere ogni instante perché è prezioso. Davvero tanto prezioso. E non importa quanto una giornata sia andata male, perché, tanto domani è un altro giorno.

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Tutto passa ma tu no
RomanceAllison Julia Grey, 18 anni. Cade Scoot, 19 anni. Il loro destino è legato da una tragedia di cui ignorano la sua esistenza. Le loro vite sono intrecciate più di quanto credano. Il loro incontro non è pura coincidenza ma è la risposta a tutte le l...