Capitolo 21

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<<E tu cosa gli hai detto?!>> spalanca gli occhi Paige
<<Non ho risposto>>
<<Come?! Ma sei scema?>>
<<Non sapevo cosa dirgli.. e poi Paige anche se non gli ho dato una risposta, lui sa che è stato lo stesso per me>>
<<Come vuoi>> alza gli occhi al cielo
<<Cosa c'è adesso?>> sbuffo
<<No niente, ma mi sembra strano questo comportamento che avete. Avvolte sparisci per giorni dopo scuola, e vengo a sapere da Jason che eri tutto il giorno con Cade. Poi lui ti dice questo.. quindi l'unica domanda che mi sorge spontanea è: cosa c'è tra voi?>>
<<Niente!>> dico infastidita mentre mi butto sul letto accanto a lei
<<Falsa, anzi falsi>>
<<Falsi?>> aggrotto le sopracciglia non capendo
<<Hai capito bene, anche Cade ha detto lo stesso a Jason>>
Mi alzo di botto con la schiena e vedo un sorrisetto sul volto di Paige <<Ha detto che tra noi non c'è niente?>>
<<Proprio così>> sorride ancora ma non gli do corda
<<Ah bene.. vedi l'ha detto anche lui, non c'è assolutamente niente>>
<<Falsa!>> torna seria <<Non so cosa abbia detto Cade a Jason ma di certo scopriremo cosa state facendo>>

Tiro un sospiro di sollievo nel sapere che Cade non abbia detto questo
Si ma che ti frega?
Cosa?
Che ti frega di cosa dica, se dici che non c'è niente non ci sarà niente.. o magari ti piace..?
No no no no!!!
Falsa

<<Io devo andare>> dico alzandomi
<<Hai la visita oggi?>>
<<Si>> rispondo fredda, ma vedendo l'espressione di Paige sul volto me ne pento. È solo che non è un bel periodo, e lei non sa quello che sa Grace. Ma meglio così, non voglio che anche lei si preoccupi.
<<Ti posso accompagnare?>> mi chiede gentilmente
<<C'è già mia madre e..>>
<<No va bene, scusa All>>
<<Non devi assolutamente scusarti, e che c'è già mia madre e ogni volta mi stressa perché è impaziente di sapere gli esiti degli esami. Se vuoi venire a me fa solo che piacere. Ma ti avviso che quando Carla inizia a parlare non finisce più>>
<<Lo so fin troppo bene>> scoppia in una risata che contagia anche me.

<<Ok Allison, sei pronta? No perché l'altra volta non è andata bene ricordi? E poi non hai mangiato tantissimo perché eri giù di morale ma non ti ho detto niente perché volevo lasciarti i tuoi spazi e poi.. >> mia madre inizia a parlare a vanvera mentre Paige mi guarda preoccupata per ciò che ha detto Carla.
Merda era proprio questo che temevo.
Avrei dovuto avvertire mia madre di non dire niente.
<<Mamma basta, stai parlando ininterrottamente da un'ora. Mi sta scoppiando la testa>>
<<E che non so come passare il tempo, siamo in sala d'attesa da un ora>>
<<Fai la psicologa no? Psicanalizza Paige, ha tanti di quei problemi da raccontarti>>
<<O ma certo!>>
<<Davvero Carla? Magnifico. Allora le racconto.. l'altra sera ho litigato con Jason perché non si impegna nello studio, però io lo sgrido solo perché voglio il meglio per lui, ma non lo capisce..>> Paige sta raccontando le sue litigate con Jason, ma la parte divertente è che mia madre la ascolta con un'alta attenzione. Sembrano mamma e figlia, si assomigliano persino. Io non riesco a parlare con le madri delle mie amiche, forse perché le vedo poco o forse perché non saprei di cosa parlargli se non della malattia. Questo argomento meglio tenerlo per me.

<<Allison Grey è il tuo turno>> mi richiama un infermiera. La seguo è da dietro sento mia madre e Paige bisbigliare. Mi giro di scatto e loro si zittiscono subito. Assurde
<<Ciao Bellezza>> mi avvolge Lilian con un abbraccio <<Come stai? Dolori, fitte, stanchezza?..>>
<<Sono un po' debole in realtà, ma perché mi sono scordata di prendere gli integratori, ma per il resto mi sento bene>>
<<Allison quante volte ti ho detto che sono importanti da prendere?>> mi rimprovera, giustamente. È solo che me ne dimentico.
La mattina prima di colazione devo prendere due pasticche, un'altra prima di pranzo più gli integratori e tre prima di cena. È complicato ma con un piccolo calendario riesco a stare al passo.
<<Oggi farai anche gli esami del sangue te lo ricordi vero?>>
<<Certo>>
<<Perfetto allora andiamo in ambulatorio, faremo tutto lì>>
La seguo per un lungo corridoio finché non entra in una stanza <<Ok accomodati lì, prendo il necessario>> apre un armadietto e prende un laccio emostatico, una siringa e delle provette di vetro. Appoggio il braccio sinistro sul tavolo mentre Lilian mi lega il laccio leggermente più in alto del gomito.
Socchiudo leggermente gli occhi quando infila la punta dell'ago sotto pelle, dovrei esserne abituata ma mi fa sempre impressione.
<<Allora raccontami un po' di te>>
<<Oh be.. in realtà non ho molto da raccontare. Ho molto studio in realtà ma qualche uscita me la concedo>>
<<Fai bene, alla tua età bisogna vivere e divertirsi>> mi dice mentre riempie la seconda provetta. <<So che eri con mio figlio ieri>>
Spalancò gli occhi e come una beata deficiente mi strozzo con la mia stessa saliva. Vedo Lilian fare uno strano sorrisetto <<T-te l'ha detto lui??>>
<<No con me e David non parla molto in realtà, l'ho sentito mentre parlava al telefono con Jason, credo>>
<<Ah ok.. comunque c'erano anche gli altri.. n-non eravamo soli>>
<<Io so che la sera eravate in gruppo, ma il pomeriggio no>>
<<Lei sa troppe cose, è sicura di non parlare con Cade?>> dico in tono ovviamente ironico suscitando in lei una risata.
Hai capito Cade, stava raccontando ai suoi amici che siete usciti insieme.
1. Non siamo usciti insieme e 2. Anche io racconto alle mie amiche cosa faccio durante la giornata
Vedi solo quello che vuoi vedere, apri un po' gli occhi imbecille
Imbecille a chi?
A te! Almeno chiedile cosa stava dicendo al telefono
Così pensa che mi piace suo figlio. No!
<<Ok ho finito! Trasferiamoci al piano di cardiochirurgia>>
<<L'ultima parola mi fa ancora paura>>
<<Lo so Allison, ma tra un paio di mesi, se tutto va bene, starai meglio. Cercherò in tutti i modi di togliere il problema>>
<<Va bene..>>
<<Gliene parlerai?>> cambia discorso
<<A chi e cosa?>>
<<A Cade della malattia..>>
<<Non vedo perché dovrebbe saperlo. Sta meglio se non lo sa, ne lui ne tutti gli altri. Non voglio coinvolgerli>>
<<Lo so, ti capisco e rispetto la tua decisione.. ma Allison.. una madre conosce i propri figli.. e posso assicurarti che se Cade lo verrà a sapere da seconde persone si arrabbierà molto>>
<<Ma perché dovrebbe arrabbiarsi? Siamo amici si, ma non credo che se la prenderà così tanto. E poi Lilian, non lo saprà. Farò l'intervento e tornerò a scuola come nuova.. si spera>>
<<Avvolte.. tra amici.. uno dei due ci tiene di più.. o magari tutti e due, ma non se ne rendono conto>> aggrotto le sopracciglia non capendo. <<Cosa intendi dire? Non capisco>>
<<Oh.. be niente. Lo capirai con il tempo. Adesso entra nella stanza e sdraiati sul lettino, io ti raggiungo subito>> Faccio come dice l'aspetto.
Non so cosa intenda dire, ma io non dirò niente a nessuno. È una mia scelta e se mai dovessi farlo è perché starò talmente male da aver paura di non vederlo più.
Che idiota.. In realtà sto dicendo un sacco di bugie a me stessa. So cosa intende Lilian per "amici" o per il fatto che insista così tanto che Cade sappia della malattia. Ma non è così. Da parte sua no.
Cade è un Don Giovanni. Sa di essere bello e lo usa a suo vantaggio. Lo vogliono tutte. Ragazze spettacolari che sembrano modelle. Più grandi di lui, più piccole. A lui non importa. Basta che siamo consenzienti e che abbiano un bel viso.
Il fatto è che lui mi vede come una bella ragazza da portarsi a letto come tutte le altre. E io non voglio questo. Non voglio essere dimenticata dopo una notte come se niente fosse. Ho fatto quella scommessa per gioco ma so che per lui non è solo questo. Quando sto con lui mi sento bene, a volte mi fa arrabbiare talmente tanto che mi viene voglia di buttarlo da un ponte. Ma poi lo guardo bene negli occhi.
Io in lui ci vedo tanto, lui in me no. E io non voglio essere il suo giocattolo.
È la mia paura più grande. Lui è la mia paura più grande.
Ho paura che sappia la verità su di me, sulla malattia e su New York. Ho paura che non mi guardi neanche più in faccia.
Ho paura che mi vedrebbe fragile e debole. Avrebbe paura ad avvicinarsi a me, o non si avvicinerebbe e basta.
Ho tanta paura di innamorarmi di lui..
Conosco Cade da quando siamo bambini. Perché mi fa provare tutte queste emozioni contrastanti. Perché adesso? Perché non prima? Quando ancora avevo 15 anni e non sapevo quello che mi stava per capitare.
Perché lo vedi ancora se ti fa stare così?
Perché mi sento protetta quando sto con lui.
Quando fa il geloso, quando mi riaccompagna a casa o quando si confida con me.
Oppure quando mi fa quei suoi soliti sorrisetti maliziosi che odio profondamente ma starei tutto il giorno a guardarlo sorridere in quello stupido modo.
<<Non pensarlo troppo Allison che ti sta scoppiando il cuore>>
Alzo gli occhi verso ECG e vedo il mio battito impazzito.
<<N-non pensavo a nessuno!>>
<<Scherzavo. Però vedi di rilassarti davvero perché così non posso vedere niente>>
Prendo un sospiro profondo e cerco di liberare la mente. Non posso permettermi battiti alterati. Ma questo è di routine. Devo fare una Ecocardiogramma, una ecografia al cuore. Così Lilian può vedere il mio cuore e la sua situazione attuale. Si applica un gel sulla parte sinistra del petto e con una sonda, che proietta tutto sullo schermo, è possibile vedere il cuore. Facile e indolore.
<<Va bene, abbiamo finito. Rimettiti la maglia e raggiungi tua madre. Aspetto l'esito degli esami del sangue e arrivo>>
<<E dal ecografia cosa hai visto?>>
<<Adesso vai tesoro, arrivo subito>>
...
Ci risiamo.

Tutto passa ma tu noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora