Capitolo 26

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<<Ieri sei tornata tardi, dove eri?>> mi chiede mia madre mentre entro in cucina
<<Ero con Grace>> mento
<<Ah si?>>
<<Si>> dico fredda. <<Comunque>> cambio discorso <<Ti ricordi che devi passare a ritirare l'esito delle mie analisi?>>
<<O no! Me ne ero completamente dimenticata..>>
<<Va bene, ma passerai?>>
<<Si va bene>>

Dopo aver fatto colazione e essermi preparata esco di casa per andare da Drake.
Glielo ho promesso, e non aspetto altro da quando stanotte ho chiuso occhio.
È stata la cosa più improvvisa di sempre il suo risveglio. Sono andata in ospedale per una mia visita e sono uscita con il cuore pieno di lui.
D'ora in poi inizia il suo percorso, e se vuole, io gli starò sempre accanto. Come lui ha fatto con me.
Spero solo si senta di nuovo a casa.

<<Buongiorno>> alzo lo sguardo e vedo Cade fuori dall'ospedale.
<<Ciao>> rispondo confusa <<Cosa ci fai qui così presto?>>
<<Potrei farti la stessa domanda>> è visibilmente teso
<<Vuoi accompagnarmi da Drake?>>
<<Si..>> gli sorrido e mi affianco a lui. Chissà come si sente in questo momento. A parte tutto quello che è successo.. poteva esserci lui al posto di mio fratello.

Percorriamo i corridoi della struttura senza spifferare parola. O almeno fino ad ora. <<Vieni spesso qui vero>>
<<Si>> rispondo secca
<<E come ti senti ogni volta che metti piede in questo posto>>
<<Non lo so, ormai non provo niente. Sono abituata a questi ambienti>>
<<Ma tu realmente come stai?>> si ferma e mi guarda <<Ad affrontare questa cosa da sola>>
<<Sono abituata anche a questo>> mi giro e continuo a camminare, mentre lui dopo un po' mi affianca. <<Allison, io ci son->> non finisce la frase e si morde il labbro come se si fosse pentito di ciò che stava per dire.
Non apro bocca. Anche perché non saprei cosa dire in questo momento. Mi limito a guardare davanti a me. Stava per dire "io ci sono per te", ma perché si è bloccato. Un groppo mi di forma in gola.
In un secondo ci ritroviamo davanti alla stanza di Drake. Vedo il suo corpo e il suo sguardo impietrirsi.
Faccio un passo avanti ma qualcuno ci interrompe. <<Fermi>>
Mi giro di scatto e vedo la stessa guardia di ieri.
<<C'è qualche problema?>> dico
<<In realtà si>> si ferma per poi ricominciare <<Devo sapere il nome di questo giovanotto signorina Grey>>
<<Perché?>> rispondo io per lui
<<Perché un ragazzo non è ben accetto da tuo padre, e devo chiedere il nome di tutti i ragazzi che entrano per assicurarmi che non sia lui>>
<<Ah è vero!>> mento guadagnandomi un'occhiata confusa da Cade. <<Può ricordarmi il nome? Così chiedo al mio ragazzo se lo conosce>> ecco un'altra occhiata da lui
<<Oh certo>> guarda il registro per poi alzare lo sguardo <<Un cerco Scoot, Cade Scoot>>
Lo sento deglutire fortemente, non sapevo assolutamente di questa "legge" imposta da mio padre.
<<No Amore, non lo conosco>> mi regge il gioco.
<<Oh meglio, ma mi serve comunque il tuo nome>> o merda
<<Stefan Martinez>> invento. Mentre Cade soffoca una risata.
La guardia ci saluta e si allontana. Mentre iniziamo a ridere entrambi. Mi incanto sul suo perfetto sorriso. <<Andiamo>> mi dice.

Entro per prima seguita da Cade che tiene lo sguardo basso. Drake si gira di scatto e rimane sorpreso, ma non più di tanto.
<<Ciao bella>> mi avvicino al suo letto e mi accoglie in un forte abbraccio. <<Grazie per essere venuta>> mi sussurra all'orecchio.

Seguono minuti di silenzio. C'è un grande disagio e vedo Cade visibilmente nervoso.
Non so cosa dire in questo momento. Insomma nessuno apre bocca e tutti guardiamo un punto a caso pur di non incontrare i nostri sguardi.
Posso toccare il disagio che c'è nell'aria.

Tutto passa ma tu noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora