Capitolo 18

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Mi sveglio prima che possa suonare la sveglia.
Mi alzo dal letto avvicinandomi allo specchio, sono in condizioni pessime dato che ultimamente dormo male. Le uniche volte che prendo sonno serenamente è quando vado in camera di Drake.. ma so che se continuo ad andarci mi farò del male da sola.
Devo abituarmi all'idea che lui non c'è, per il momento.

<<Allison scendi giù>> grida mia madre dalla cucina. Vado da lei e trovo la colazione pronta. Qualcosa mi dice che Lilian ha parlato lo stesso con mia madre. <<Mangi solo quello?>> dice indicando due biscotti e una tazzina di caffè, <<Si, sono solo le 7:30 non ho molta fame>>
<<Ok ma devi mangiare di più, non puoi permetterti di essere debole>>
Si confermo, hanno parlato.
<<Lo so>>
<<Allora mangia qualcosa in più, così sono più tranquilla>> prendo un toast e con il coltello ci spalmo un po' di marmellata. Mentre lo morto vedo mia madre più rilassata.
Non la capisco, ne lei ne mio padre.
Lei si preoccupa se mangio poco però quando si tratta di non tornare per giorni a casa va tutto bene. So che hanno due lavori che li tengono molto impegnati, ma mia madre non riceve pazienti fino alle sei del mattino e mio padre non esercita in tribunale in piena notta. Quindi mi domando sempre cosa facciamo per non tornare a casa.
Una normale ragazza della mia età sarebbe stata felice di questo. Casa libera= festini o chiamare il proprio ragazzo per passare la notte insieme. Ma io non so fare feste e tanto meno ho un ragazzo. Quindi mi annoio e basta.

<<A cosa pensi?>> mi chiede mia madre mentre mette i piatti in lavastoviglie
<<A niente. Devo andare o farò tardi a scuola se non mi muovo>>
<<Ti di un passaggio a scuola>>
<<Cosa?!>> chiedo sbalordita. Non si è mai offerta di accompagnarmi a scuola. L'unica volta che l'ha fatto è perché aveva appuntamento.
<<Cosa c'è di strano? Muoviti dai o farai tardi davvero>>
Salgo velocemente le scale e prendo una giacca e il solito zaino. Dalla finestra vedo mia madre già in macchina così in due minuti la raggiungo.

<<Ciao Carla!>> la saluta da lontano Grace mentre ci avviamo verso l'entrata <<Perché sei venuta con tua madre?>>
<<Non lo so si è offerta lei>>
<<Te l'ho detto mille volte di chiamarmi se hai bisogno di un passaggio a scuola>>
<<Lo so ma oggi ho l'esame della patente e se tutto va bene da domani potrò guidare di nuovo>>
<<Quasi me ne dimenticavo>>
<<Te ne sei dimenticata che è diverso>> la spingo in avanti facendola ridere <<Scema>>
<<Hey All, si che mi hai detto di non parlarne a scuola.. ma oggi come ti senti? Sai ieri è stata una giornata pesante>>
<<Sto bene>>
<<Va bene>> sa che non riceverà alcuna risposta vera e propria da parte mia.
In classe ci sediamo una affianco all'altra mentre la professoressa inizia a spiegare un argomento nuovo di scienze, che ci servirà per gli esami di fine anno. Perciò mi tocca stare zitta e ascoltare.
<<Allison>> sento sussurrare da dietro di me <<Allison girati>> continua. Mi giro di scatto <<Cosa vuoi Jared>>
<<Calma Azzurra>>
<<Azzurra?>> corrugo la fronte non capendo perché mi abbia chiamata in questo modo
<<Si, mi ispiri azzurro. Forse per il colore dei tuoi occhi, non so>>
<<Non fa una piega>>
<<Lo so>> inizia a ridere attirando l'attenzione della classe. Ma è fatto?
<<Silenzio la dietro!>> ci sgrida la professoressa ma non le diamo ascolto.
<<Mi hai chiamato solo per questo?>> continuiamo a sussurrare
<<No no. Il fatto è che non sto capendo niente di quello che sta spiegando, ti volevo chiedere gli appunti>>
<<Appunti?>> 
<<Stai scrivendo da tutta la lezione, credevo fossero appunti>>
Mi giro e abbasso lo sguardo sul il mio quaderno, ho davvero preso appunti e neanche me ne sono accorta. Mi volto di nuovo verso Jared <<Alla fine dell'ora te li passo>> mi manda un bacio con la mano e torniamo a sentire la spiegazione della professoressa.

Tutto passa ma tu noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora