Dall'ultima lite con il padre era passata una settimana esatta e in quei giorni, Lucius aveva accantonato completamente la pesante discussione avuta con il figlio. L'aria era stata satura di tensione ma in fin dei conti, la situazione sembrava essere tranquilla e le giornate erano passate velocemente, seguendo però la solita noiosa routine. Ma Draco si era imposto di mettere da parte tutti gli interrogativi che lo avevano assillato per giorni provando a concentrarsi su tutt'altro, nella speranza di poter trovare un minimo di tregua o, per lo meno, una distrazione. Anche perché al momento, sapeva che non avrebbe trovato risposta a ciò che lo tormentava e di certo, non avrebbe osato riaprire la discussione con suo padre soprattutto, ammettendo che aveva origliato da dietro la porta.
La distrazione che tanto aveva agognato, arrivò esattamente quella mattina a una settimana esatta dalla discussione avuta con il padre. Mentre si trovava in cucina, impegnato a consumare in modo composto la sua colazione in compagnia di sua madre, Il gufo di famiglia fece il suo elegante ed improvviso ingresso dalla finestra aperta, lasciando cadere dal becco una lettera proprio di fronte a lui.
"Aspettavi posta, Draco?" Gli chiese Narcissa, aguzzando lo sguardo per cercare di scoprire chi fosse il mittente della lettera. Ma Draco, sorpreso, si limitò a scuotere il capo. A volte scambiava alcune lettere, più per cortesia che per amicizia, con i suoi compagni serpeverde e di squadra di quidditch ma per il resto, non aveva regolari corrispondenze. Quella fu infatti una vera sorpresa che si alimentò ancora di più quando vide stampata su di essa lo stemma in ceralacca di Hogwarts. Era ancora metà luglio e solitamente la lettera gli era sempre arrivata verso metà agosto ma evidentemente, quell'anno, quello strampalato di Silente insieme alla Mcgranitt, avevano deciso di avvertire prima gli studenti. Ma ciò, lo mandava in brodo di giuggiole perché lettera di Hogwarts equivaleva solamente ad una cosa...Diagon Alley.
Nonostante la conoscesse a memoria, ogni volta che ci tornava, gli sembrava che fosse la prima volta che ci metteva piede nonostante bazzicasse quella stradina sovraffollata dai negozi più strani fin da quand'era alto quanto un soldo di cacio. E in tutta quella noia, quella lettera fu una vera e propria manna dal cielo.
"Viene da Hogwarts, madre." Narcissa osservò la lettera, a sua volta sorpresa, ma quando vide l'espressione gioiosa del figlio, che non era riuscito a mascherare, sorrise a sua volta. In quei giorni aveva parlato con Lucius e si era sforzata in tutti i modi per cercare di far filare tutto liscio tra loro ma in cuor suo, la preoccupazione per Draco e per il suo futuro, la tormentavano in continuazione. Non avrebbe riaperto di sua spontanea volontà quella discussione ma sapeva che prima o poi sarebbe tornata a galla. Avrebbe voluto fare tanto ma a conti fatti, poteva fare poco. Non aveva voce in capitolo per proteggere suo figlio come avrebbe tanto voluto e ciò, la faceva sentire una madre incompleta, nonostante amasse suo figlio sopra ad ogni altra cosa.
"Quest'anno la lettera è arrivata molto presto e dalla tua espressione gioiosa, immagino che tu voglia partire il prima possibile per Diagon Alley. O mi sbaglio?" Sorrise dolcemente, di fronte a quell'improvvisa felicità del figlio. Non lo aveva mai visto, spesso, veramente felice per qualcosa e in cuor suo, sapeva che Draco si annoiava a passare da solo le giornate dell'estate al manor, senza mai avere la compagnia di qualche suo coetaneo e ciò, la rattristava. Le avrebbe fatto piacere che Draco avesse dei veri amici, qualcuno su cui fare affidamento, qualcuno che volesse avere a che fare con lui in modo disinteressato ma a quanto pareva, sembrava che fino ad allora non avesse ancora incontrato nessuno in grado di essergli veramente amico e a quel punto, iniziava a temere che il suo unico figlio crescesse in solitudine...Senza conoscere né la vera amicizia né, tanto meno, il vero amore. Ma questo non era intenzionato a dirglielo. Non voleva forzarlo né tanto meno metterlo a disagio e farlo sentire inadeguato, diverso dai suoi coetanei. Per questo accantonò quella sua ulteriore preoccupazione in fondo al cuore. Ma in qualità di madre, si ripromise che avrebbe fatto di tutto per rendere il futuro di suo figlio il più roseo possibile.
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Il mio sangue è uguale al tuo
Fanfiction-COMPLETA- -IN REVISIONE- IL SEQUEL SI INTITOLERA' "IL PIANTO DELLA FENICE" :) Draco si ritroverà a dover fare i conti con sé stesso, con quelle idee che fin da bambino gli erano state inculcate in testa, con la sua anima tormentata e con la consape...