Bipolare

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" Ma cosa ha fatto signor Malfoy?" Chiese contrariata Madama Chips, nella penombra dell'infermiera completamente deserta, eccetto loro due, guardandogli la mano disastrata con fare esperto e professionale.
" Sono inciampato e quando sono caduto credo di essermi rotto la mano." Rispose Draco asciutto, facendo una smorfia di dolore.

La verità era tutt'altra, ma di certo non la poteva raccontare a Madama Chips. Per fortuna lei non faceva mai troppe domande, ma era evidente che non fosse totalmente convinta.
" Il polso è andato, ha qualche microfrattura e varie escoriazioni. Ma è fortunato, gliele posso sistemare in fretta." Mormorò la donna
" Bene." Borbottò Draco porgendole il braccio.

Poppy prese a disinfettargli le ferite con cura, cercando di rimuovere ogni traccia di sporcizia
" Aia, faccia piano." Scattò Draco, dopo una disinfettata piuttosto energica. La donna gli scoccò un'occhiataccia
" Non faccia il bambino signor Malfoy. Devo pulire bene le ferite."
" E non può farlo con la Magia?"
" Se potessi l'avrei già fatto. Faccio il mio lavoro da più di quarant'anni, credo di conoscere il mio mestiere." Lo rimbeccò Madama Chips.

Draco mugugnò qualcosa di indistinto e lasciò che la donna finisse di disinfettarlo
" Ecco fatto. Adesso le curo le fratture, stia buono." Draco la guardò irritato, non era un moccioso di cinque anni che aveva bisogno di sentirsi dire come comportarsi. In ogni caso non obiettò. Madama Chips prese a fare dei movimenti circolari con la bacchetta, senza emettere alcun suono. A quel punto Draco sentì un improvviso calore irradiarsi dalla punta delle dita fino al polso, una sensazione strana ma non spiacevole.

" Adesso muova il polso e le dita" ordinò l'infermiera. Draco eseguì obbediente, sentendo la mano un po' rigida ma funzionante.
" Mi sembra tornata normale." borbottò il ragazzo
" Direi di si, in ogni caso le metto una fasciatura per farle stare il polso a riposo ancora un po'." Disse spiccia Madama Chips.

" Se proprio deve" brontolò Draco. La donna alzò gli occhi al soffitto. In più di quarant'anni di servizio ne aveva viste di tutte e di più e di certo Draco non era il primo a lamentarsi per ogni sciocchezza.
" Dovrà tenerla solamente due giorni signor Malfoy. Credo un arco di tempo sopportabile pure per lei."
" Va bene va bene, mi metta quell'affare e festa finita." Sbottò Draco irritato, beccandosi una nuova occhiataccia.

Quando anche la fasciatura fu finita Draco se ne andò ben volentieri, lasciando Madama Chips a brontolare su quanto fossero nervosi e agitati i nuovi studenti.
Iniziò a percorrere i corridoi svogliatamente, avrebbe dovuto parlare con Blaise, probabilmente si era sentito offeso dal suo comportamento terribile.
" Malfoy ti ho trovato prima del previsto." Disse una voce sbrigativa. Draco alzò lo sguardo sorpreso, sentendo una morsa allo stomaco per il casino che aveva dentro.

Cercò di ricomporsi immediatamente, doveva pur mantenere il suo contegno.
" Ma bene Granger, ti mancavo ?"
" Per niente, devi solo essere informato di una cosa e il compito è toccato a me." Sibilò Hermione. Draco la guardò di sott'ecchi, soffermandosi più del dovuto sulle sue forme perfette. Media statura, corpo snello, ad occhio e croce una terza di seno. Il solito caratteraccio scorbutico non desisteva però. Non ci doveva pensare, non adesso. Si maledì per quei pensieri assurdi.

" Non adesso" borbottò tra sé
" Malfoy adesso parli pure da solo?" Chiese Hermione scettica, aspettando un risposta dal biondo
" Ci parlerai tu da sola" la rimbeccò Draco
" E invece sei tu Malfoy, ti ho sentito." Draco la fulminò con lo sguardo, ma lei ovviamente non si intimorì per niente anzi, gli ricambiò l'occhiataccia.
" Non è giornata Granger." Borbottò Draco, riprendendo a camminare, seguito a ruota da Hermione.

" Nessuno te l'ha chiesto." Rispose inviperita
" E io te lo sto dicendo, non è giornata. Non ho voglia della tua acidità gratuita." Grugnì Draco
" Non sono acida Malfoy, smettila con questa storia. Inoltre se non è giornata è un tuo problema, non mi sembra che tu te ne preoccupi quando mi tormenti a giornate per il puro gusto di farlo." Sibilò, guardandolo male. Il ragazzo sbuffò, non riuscendo ad evitare un ghigno divertito
" Ma parli sempre così tanto Granger? Come diavolo fanno la donnola e San Potter a sopportarti" borbottò, svoltando in un nuovo corridoio.

Il mio sangue è uguale al tuoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora