"Com'è andata la punizione?" Borbottò Ron assonnato, rivolgendosi ad Hermione. La mattina era arrivata in un baleno e i ragazzi si erano svegliati per una nuova intensa giornata di studio. Hermione non era riuscita a chiudere occhio quasi tutta la notte.
La punizione con Malfoy, anche se non l'avrebbe mai ammesso ad anima viva, l'aveva scossa. Chi era in realtà quel ragazzo?.
Aveva pensato e ripensato al suo corpo schiacciato contro quel fragile mobile, in quel momento fragile come lei, dal corpo più forte e muscoloso di quello che mai avrebbe immaginato di Draco, rigirandosi per ore nel letto, rifiutando di abbandonarsi al dolce sonno ristoratore.
Aveva sentito il ritmo accelerato del suo cuore, come era certa che lui avesse sentito quello impazzito del suo.
Si era sentita in gabbia e frastornata, le sue parole gli erano arrivate lontane, troppo ammaliata da quel contatto caldo ed inebriante che le aveva offuscato i sensi, per riuscire a concentrarsi davvero.
Era riuscita a captare solo il profumo di muschio bianco, di QUEL muschio bianco, che già più di una volta aveva avuto il potere di mandarla in confusione. Ma quella volta era stato diverso... Quella volta l'aveva sentito sulla sua pelle, l'aveva assorbito nel suo olfatto. Se si concentrava bene riusciva ancora ad evocare quel profumo delizioso. Non era mai stata così vicina a lui, mai.
Quel contatto era stato una scarica elettrica. Odio, orgoglio e una punta di desiderio... Un mix di elementi pericolosi tutti mescolati insieme.
Quelle labbra l'avevano trascinata in un oblio lontano, le aveva osservate muoversi, pronunciare parole su parole, così vicine alle sue, che se si fosse avvicinata ancora un po' le avrebbe potute baciare.
Ne era consapevole, era perfettamente consapevole, che quella notte, aveva desiderato ardentemente baciare quelle labbra calde e invitanti. Era consapevole, di aver desiderato baciare Draco Malfoy.
Forse era per questo, che non era riuscita a chiudere occhio per tutta la notte. Perché in quei pochi istanti, l'aveva trovato un desiderio invitante, quasi giusto. Ma una volta che lui se n'era andato, tornando ad essere il solito Malfoy, lui, e la solita Granger, lei, aveva appreso quanto fosse stato assurdo e sbagliato quel suo desiderio fulmineo.
Nonostante però la nottataccia insonne, si era alzata di buon ora. Non avrebbe mai perso una lezione importante come quella di trasfigurazione, anche se questo significava passare due ore proprio con i Serpeverde. Non avrebbe mai dato alla professoressa un nuovo pretesto per essere delusa da lei, non da Hermione jane Granger, la strega più brillante della sua età. Aveva sbagliato una volta, non avrebbe ripetuto lo stesso errore per la seconda. Non quell'anno che era diventata prefetto e che in più avrebbero avuto i G.U.F.O.
Tornando però a Ron, lo guardò, cercando di sembrare sveglia e carica come tutte le mattine, piuttosto che completamente distrutta dalla stanchezza e dalle occhiaie ben marcate sotto gli occhi.
"Una meraviglia Ron, come mai Harry non è ancora sceso?" Cercò di sviare il discorso.
"Ha avuto una nottataccia, ma stava finendo di prepararsi." Borbottò Ron cupo, stropicciandosi gli occhi assonnati. Hermione strinse le labbra.
"Ha avuto altri incubi vero?" Chiese piano. Era preoccupata, molto preoccupata. Harry era strano, si confidava poco, il suo carattere scontroso spesso e volentieri tornava a fare capolino, per niente aiutato dallo stress dello studio, i frequenti allenamenti di quidditch e adesso pure le lezioni segrete di difesa. Ron la guardò incerto."Beh ecco...Credo di si" mormorò infine, abbassando lo sguardo. La riccia sospirò. Ne aveva già parlato più volte con Ron, quando Harry non era presente. Voleva affrontare l'argomento con lui insieme a Ron, ma quest'ultimo non si decideva mai a darle ascolto, perché timoroso della possibile reazione dell'amico.
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Il mio sangue è uguale al tuo
Fanfiction-COMPLETA- -IN REVISIONE- IL SEQUEL SI INTITOLERA' "IL PIANTO DELLA FENICE" :) Draco si ritroverà a dover fare i conti con sé stesso, con quelle idee che fin da bambino gli erano state inculcate in testa, con la sua anima tormentata e con la consape...