Bugie

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Non riusciva a togliersi dalla mente quelle parole spietate che ormai, non era più sicura che avesse pronunciato solo in un impeto di rabbia. Verginella frigida... Era così che la giudicava Malfoy? Proprio lui, il suo antico rivale, del quale alla fine si era fidata.

Le aveva fatto male, era inutile negarlo. Si era sentita umiliata e calpestata come un'edera rampicante e non era riuscita a fermare le lacrime di rabbia e vergogna che le avevano rigato ininterrottamente le guance per ore. Perché dopo essere fuggita dall'aula in disuso dove aveva discusso con Malfoy, esattamente come durante il primo anno, si era nascosta nel bagno di Mirtilla per piangere in solitudine, e non aveva mai fatto ritorno in classe.

Era ancora seduta contro il pavimento gelido di pietra, quando si rese conto che ormai aveva passato ore a piangere, saltando il pranzo e tutte le restanti lezioni del pomeriggio. A quel pensiero trattenne il fiato allarmata...I suoi amici dovevano essere preoccupatissimi per lei, in quanto era letteralmente scomparsa, ed essersi disillusa e aver lanciato un incantesimo silenziante al cunicolo del gabinetto dove si trovava non li avrebbe di certo aiutati a trovarla nel caso la stessero cercando.

Gli ultimi ad aver avuto sue notizie erano stati i suoi compagni di classe di antiche rune, che l'avevano vista uscire insieme a Malfoy. Quel pensiero le strinse lo stomaco in una morsa. Immagini terribili le fecero balenare in mente scene dove i suoi amici andavano da lui a chiedere spiegazioni, facendo prendere una brutta piega a tutta quella storia. Non voleva che il ragazzo sapesse di averla ferita così tanto. Non voleva mostrarsi debole davanti a lui, avrebbe affrontato anche quell'ulteriore problema, da sola o con il sostegno della sua fidata migliore amica, Ginny.

Si alzò da terra, stiracchiando i muscoli intorpiditi per la scomoda posizione in cui era rimasta accovacciata per ore e uscì dal gabinetto, specchiandosi nel vetro scheggiato sopra il lavandino che avrebbe dovuto fungere da specchio. Gli occhi erano arrossati e gonfi e i capelli erano più arruffati del solito. Sospirò pesantemente, cercando di risistemarsi al meglio, sciacquandosi il volto con l'acqua fredda e utilizzando qualche piccolo incantesimo che aveva scoperto per ridarsi un aspetto umano. Sperò che qualcuno le avesse riordinato le sue cose per poi portarle in sala comune.

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Ron camminava avanti e indietro nell'agitazione più totale, seguito a ruota da Harry altrettanto teso, Ginny silenziosa e al tempo stesso preoccupata e i gemelli a fargli compagnia, tutti quanti nella sala comune dei Grifondoro. Hermione era ormai scomparsa da ore e nessuno di loro aveva più avuto sue notizie. Non era da lei comportarsi così. Nel caso si fosse assentata l'avrebbe certamente detto, ma dopo così tante ore ormai pure Ginny era seriamente preoccupata. L'avevano cercata in lungo e in largo senza trovarla e ciò li stava agitando sempre di più.

"Adesso basta, dobbiamo tornare a cercarla, mobilitare il castello e gli insegnanti. Hermione è scomparsa e ci scommetto che c'è di mezzo Malfoy." Gracchiò Ron spaventato, guardando in faccia tutti i presenti. Ovviamente alla fine della lezione, quando i compagni di corso di Hermione avevano constatato che non sarebbe tornata, si erano organizzati per farle arrivare la borsa con dentro le sue cose. Il caso aveva voluto che i suoi effetti venissero consegnati proprio a Ron, al quale era stato spiegato che Malfoy si era presentato a lezione per chiedere di Hermione da parte della McGranitt e di come lei non avesse fatto ritorno.

Ginny lo fulminò con lo sguardo. Nonostante fosse a sua volta molto preoccupata,  non le sembrava il caso di fare piazzate. Doveva esserci una spiegazione logica...Ma quale? E se Malfoy si fosse infuriato a tal punto da farle del male insieme a qualche altro serpeverde? No, impossibile, non sarebbe arrivato a tanto. Ma comunque la storia della McGranitt doveva essere sicuramente una scusa per prelevare la riccia di classe. Forse lui sapeva davvero qualcosa, ma non potevano precipitarsi da lui a chiedere spiegazioni. Più Harry e Ron ne stavano fuori e meglio era.

Il mio sangue è uguale al tuoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora