"Hermione! Per Godric, ho temuto il peggio." Gridò Ginny, vedendo arrivare di corsa la sua migliore amica. Quest'ultima si fermò davanti al ritratto della signora grassa con il fiatone e il cuore che le batteva all'impazzata. Per quel giorno aveva corso fin troppo e aveva esaurito la scorta di ossigeno nei suoi poveri polmoni.
"R-ragazzi scusatemi tanto, ma ho incontrato la Parkinson, Tiger e Goyle e mi sono dovuta nascondere. La Umbridge ha scoperto che qualcuno è entrato nel suo ufficio e sta cercando i colpevoli e se mi avessero vista, mi avrebbero subito portata da lei, perché è logico che quella donna subdola ci voglia incolpare a prescindere." Ansimò la riccia, inventando la prima scusa credibile che le venne in mente. Nel frattempo, notando Neville e Luna, restò profondamente sorpresa e confusa dalla loro presenza, cercò con lo sguardo delle spiegazioni. Harry sospirò, rabbuiato.
"Sanno cosa sta succedendo e vogliono venire pure loro, nonostante io continui ad essere dell'idea che dovrei andare solo, in quanto meno persone vengono coinvolte e meglio è." Borbottò contrariato, ricevendo cinque occhiatacce, anche se Luna come al solito, sembrava persa nel suo mondo immaginario.
"Harry, facciamo tutti parte dell'ES e siamo tuoi amici. Ci credevi quando l'hai fondato o era solo un passatempo per te?" Gli chiese Neville risoluto, guardandolo negli occhi. Harry lo scrutò torvo e pensieroso. Per lui l'Es era veramente importante, ma in quel momento era un argomento a sé. Non poteva e non voleva chiedere ai suoi amici di rischiare la vita per lui solo per avergli insegnato incantesimi di difesa. Non voleva consegnarli nelle mani di Voldemort e dei suoi tirapiedi, nel caso ci fossero stati anche loro. Né lui né loro erano in grado di combattere contro i mangiamorte e Voldemort stesso ed era per quello che non li voleva con sé. L'aveva già detto...In battaglia non bastava agitare la bacchetta e recitare qualche incantesimo a memoria e sperare così di salvarsi la pelle. Lui, il più delle volte, era stato fortunato e perciò era infinitamente grato al destino...Ma non poteva sapere con certezza se pure i suoi amici avrebbero avuto la sua stessa fortuna in uno scontro aperto e non voleva quindi rischiare per scoprirlo.
"Ma certo che ci credevo, e tutt'ora ci credo, Neville! ma il problema è che stiamo parlando di Voldemort in persona e forse di una squadra di mangiamorte al seguito. Nessuno di noi sarebbe in grado di affrontare un duello con loro e io non voglio portarvi in una missione suicida. Dico questo perché vi voglio bene, non di certo perché non vi considero all'altezza. Ho paura per voi." Sbottò accalorato, guardandoli uno ad uno.
"E noi abbiamo paura per te, Harry."Rispose piano Ron, guardando l'amico.
"Non ti lasciamo solo, fattene una ragione. Se dovessi morire, morirei combattendo e credo che in simili circostanze non possa esistere morte più dignitosa." Aggiunse Ginny, determinata. Non sarebbe rimasta con le mani in mano, anche perché lei con Voldemort aveva ancora un conto in sospeso. Il ricordo del diario di Tom Riddle era ancora amaro e doloroso, ma la rabbia che provava era altrettanto forte inoltre, se si trattava di Harry, non si sarebbe mai e poi mai tirata indietro.
"Ginny ha ragione. Voglio che i miei genitori, in qualche modo, siano fieri di me. Farò tutto il possibile per sconfiggere il male e se l'inizio è combattere contro una banda di mangiamorte e Voldemort per salvare un innocente, lo farò." Harry non aveva mai visto Neville così deciso e si rese conto di quanto fosse cambiato negli anni.Non era più il ragazzino dal viso rotondo e paffutello che al primo anno si spaventava anche per un soffio di vento, ormai era quasi un uomo, pronto a mostrare il suo coraggio e a combattere per i suoi ideali al fianco degli amici.
"Io ci sto, Harry. Non ho paura." La voce sognante di Luna lo raggiunse poco dopo.
"Combatterò al tuo fianco Harry, fino alla fine, anche a costo di affrontare la morte. Non ti lascerò solo." Annunciò Ron, a sua volta deciso come non mai.
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Il mio sangue è uguale al tuo
Fanfiction-COMPLETA- -IN REVISIONE- IL SEQUEL SI INTITOLERA' "IL PIANTO DELLA FENICE" :) Draco si ritroverà a dover fare i conti con sé stesso, con quelle idee che fin da bambino gli erano state inculcate in testa, con la sua anima tormentata e con la consape...