Il mio sangue è uguale al tuo

Evasione di massa

Il sibilo di un serpente in una stanza fiocamente illuminata, la risata folle di un uomo... fredda, gelida da mettere i brividi. Il piano era andato a buon fine e lui, non provava una gioia così travolgente da anni ormai.

Le difese di Azkaban erano finalmente crollate, piegate al suo volere e nemmeno quello sciocco di Cornelius Caramell sarebbe riuscito ad impedire l'ondata di terrore e disperazione che a breve, si sarebbe snodata come tante spire di serpente per i cunicoli del mondo magico. Il potere era la sua felicità, assaporare il timore e la riverenza altrui nei suoi confronti era la sua linfa vitale. Potere, ricchezza e immortalità. Quelli erano gli elementi essenziali della vita.

E il ministro era troppo sciocco, cieco e ottuso per poterlo contrastare, addirittura per credere al suo ritorno. Presto sarebbe crollato. Nessuno avrebbe arrestato il suo cammino e
una volta crollato il ministero avrebbe pensato ad Albus Silente. Pure il vecchio babbanofilo aveva delle falle nel suo immenso potere e un volta caduto lui, avrebbe dato il colpo di grazia ad Harry Potter, il bambino sopravvissuto... E anche l'ultima pedina che ostacolava il suo cammino sarebbe stata calpestata fino a polverizzarsi, fino a volatizzarsi come fumo, una volta per tutte...

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Nella sala grande si sentivano sussurri concitati tra gli studenti e i professori che, attoniti e spaventati, stavano osservando la gazzetta del profeta. Avevano più o meno tutti la stessa espressione preoccupata. Altri invece, mostravano espressioni devastate, tra i quali Neville.

Pure Draco stava osservando il giornale, più pallido del solito. Il suo sguardo era stato catturato prima dal titolo in prima pagina e infine, dall'immagine di una donna. Una donna dai lunghi capelli neri, le palpebre pesanti e un barlume di follia impresso negli occhi scuri. Ne tracciò il contorno con il dito... In passato doveva essere stata una bella donna, dai tratti fieri e non troppo pronunciati ma la lunga prigionia l'aveva trasformata, rendendola quasi irriconoscibile.

Il ragazzo guardò quella foto fin quasi a memorizzarne i dettagli e in quella donna, riconobbe sua zia, così simile a sua madre Narcissa... Le parole stampate sotto la sua didascalia gli rimbombavano in testa come se fossero state amplificate da un incantesimo.

Bellatrix Black: rinchiusa nell'ala di massima sicurezza ad Azkaban per aver torturato fino alla follia i due auror Frank e Alice paciok, in cerca di informazioni riguardanti colui che non deve essere nominato.

Evasione di massa. Dieci ex mangiamorte rinchiusi nell'ala di massima sicurezza di Azkaban sono evasi nelle prime ore della notte.......

Questo era ciò che aveva suscitato l'ondata di terrore e chiacchiera tra la scolaresca e i professori. I magiamorte più pericolosi, coloro che erano stati i sostenitori più accaniti di Voldemort, dopo tanti anni di prigionia erano riusciti ad evadere. Ciò significava che nemmeno Azkaban era più un luogo sicuro.

Draco si sentiva strano. Questo nuovo evento gli aveva confermato ulteriormente che lui era reale, era tornato ed era forte e assetato di potere. Stava cercando di conquistare il mondo magico, ne era certo. Come era certo che era stato lui a far evadere i prigionieri e che quest'ultimi si sarebbero presto ricongiunti a lui, donandogli un'enorme potere.

Non aveva la più pallida idea di come dovesse reagire. Probabilmente dovrebbe esserne stato felice in quanto figlio di un mangiamorte. Ma la cosa non lo toccava minimamente anzi, era certo che nuove ondate di problematiche si sarebbero abbattute ovunque, colpendo pure lui. Perché chi sapeva la verità, non l'avrebbe di certo risparmiato...

Lanciò un'occhiata al tavolo dei grifondoro ed individuò immediatamente il trio. La Granger era al centro e stava discutendo sotto voce con Potter e Weasley. Le sembrava tesa, ma non sapeva se il suo nervosismo fosse dovuto alla nuova evasione oppure, al loro ultimo incontro.