Tanti miagolii sommessi provenivano dall'infinità di piattini decorati appesi alla parete della stanza. Tanti micetti leziosi, tutti diversi l'uno dall'altro, scrutavano con i loro grandi occhioni il gruppetto di ragazzi lì presenti che, perplessi, non osavano emettere un fiato. La stanza, disgustosamente rosa e adorna da tanti vasi stracolmi di fiori secchi dall'odore speziato, centrini e tovagliette rigorosamente in pizzo, assomigliava a una grande sala da tè per bambole di porcellana appartenente a una collezionista amante del rosa e dei micetti.
L'effetto finale era nauseante, se non si prendeva in considerazione il personaggio principale di quel quadretto, che rendeva il tutto ancora più macabro. Seduta dietro la scrivania, rigorosamente vestita di rosa, la professoressa Umbridge sorrideva leziosa agli studenti Serpeverde del quinto anno. Draco la guardava impassibile, scrutando attentamente ogni suo sorrisino falso, aspettando che parlasse per ordinare di eseguire per lei chissà quale diavoleria. Non aveva ancora accennato niente da quando li aveva accolti cinque minuti prima nel suo ufficio ma, quando aveva ricevuto il suo invito e aveva scoperto che anche i suoi compagni di stanza e le ragazze erano stati tutti convocati, non ci aveva messo molto a fare due più due. La professoressa aveva sicuramente qualcosa in mente e non doveva essere niente di buono se aveva convocato una vera e propria squadra di persone tutte della stessa casata.
"Buonasera ragazzi." Li salutò infine, muovendosi sulla sedia per accomodarsi meglio.
"Buonasera professoressa Umbridge." Le risposero in coro. Draco appena sibilò la frase, limitandosi ad osservarla attentamente nel mentre che si sistemava con la bacchetta un orribile fiocchetto in cima alla chioma riccia color ferro.
"Comodi ragazzi, comodi. Da voi tollero una maggiore... intimità. Serperverde, la migliore casata di tutta Hogwarts, indubbiamente. Colei che culla la maggior parte dei nobili rampolli purosangue...Ma non divulghiamoci. Vi ho convocati perché voglio proporvi un ruolo molto onorevole, che spero siate lusingati di accettare, in quanto ho scelto proprio voi tra tutti gli altri studenti di Hogwarts." Sorrise nuovamente leziosa e Draco non potette far altro che dar conferma alle sue supposizioni. Falsa e subdola, chissà cosa diavolo aveva in mente. Lanciò uno sguardo ai suo compagni e vide che la maggior parte erano eccitati e curiosi all'idea, Pansy in prima linea, che fremeva dalla voglia di sapere di cosa si trattasse. L'unico che restava impassibile era Blaise, che per qualche secondo incrociò il suo sguardo con aria pensierosa.
"Di cosa si tratta professoressa?" Squittì Pansy alcuni secondi più tardi, facendo sorridere soddisfatta la Umbridge che non attendeva altro che ricevere l'attenzione e l'interesse dei ragazzi.
"Voglio formare una squadra d'inquisizione, la mia squadra personale, della quale posso fidarmi e sulla quale posso fare affidamento per ogni evenienza." Le rispose lentamente. Draco sentì le budella contorcersi fastidiosamente e, molto freddamente, gli venne spontaneo chiedere
"A quale scopo, professoressa?" Il suo tono gelido fece vacillare il sorrisetto lezioso e infantile della professoressa, che lo guardò come si guarda una grossa e succulenta caramella Mou, ma non si scompose più di tanto, riacquistando in fretta il suo sorrisino flaccido.
"Ottima domanda, Draco. Ci sarei arrivata a breve, ma hai fatto bene ad avvantaggiarmi. Vedete... Attraverso fonti fidate ho appreso il tremendo sospetto che un gruppo di studenti, quasi sicuramente capeggiato da Potter e dai suoi amici, stia organizzando qualcosa di illecito e probabilmente potenzialmente pericoloso e dannoso per gli altri studenti e per il ministero all'interno del castello. Ho bisogno di scoprire se tutto ciò è vero e in tal caso, prendere i dovuti provvedimenti contro i trasgressori." Gli rispose, storcendo il naso in una smorfia nel nominare Harry Potter.
Draco strinse le labbra in una linea rigida al sentir pronunciare quella notizia. La Umbridge aveva nominato Potter e i suoi amici, quindi era certamente compresa nel mazzo anche la Granger e solo Salazar poteva sapere cosa diavolo stessero combinando, sempre che stessero combinando qualcosa, quel branco di senza cervello con tendenze autolesionistiche.
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Il mio sangue è uguale al tuo
Fanfiction-COMPLETA- -IN REVISIONE- IL SEQUEL SI INTITOLERA' "IL PIANTO DELLA FENICE" :) Draco si ritroverà a dover fare i conti con sé stesso, con quelle idee che fin da bambino gli erano state inculcate in testa, con la sua anima tormentata e con la consape...