La fuga di Silente

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Hermione e Ginny erano nascoste nelle stanza della riccia, con il cuore che batteva a mille e l'ansia incisa sui volti pallidi e tesi. Appena erano riuscite a fuggire dallo stanzino dove erano rimaste chiuse con Draco, si erano disilluse e avevano corso a perdifiato verso la torre di grifondoro. Una volta al sicuro, si erano però rese conto che molti dei loro compagni non avevano ancora fatto ritorno tra i quali, Ron e Harry... Ciò le preoccupava terribilmente perché non avevano la più pallida idea di dove potessero essere. Magari erano ancora nascosti e stavano aspettando il momento giusto per tornare in sala comune oppure, erano stati catturati e al momento si trovavano o in mano della squadra d'inquisizione o della Umbridge. Nel peggiore dei casi, Hermione sperò che li avessero consegnati alla Umbridge. Era terrorizzata al solo pensiero di sapere i suoi migliori amici e altri suoi compagni nelle mani dei serpeverde. In quel caso Draco non l'avrebbe potuta aiutare... Non si sarebbe di certo potuto schierare dalla loro parte davanti a tutti i suoi compagni. Ma se c'era un'altra persona preoccupata almeno quanto lei, questa era Ginny, che continuava a camminare avanti e indietro come una furia.

"Non riesco a darmi pace, chi può essere stato a tradirci?" Chiese Ginny per l'ennesima volta. Hermione cercò di ragionare per fare mente locale. Pure lei voleva scoprire chi fosse stato e soprattutto, perché?! Aveva messo in pericolo una decina di suoi compagni che adesso, erano in balia della sorte e tutto ciò a quale scopo?
"Ho due possibili sospettati..." Disse a un tratto, lentamente. Ginny la guardò confusa, facendole cenno di continuare.
"Pensaci Ginny! Deve per forza essere stato qualcuno che non era presente all'incontro...Uno è Michael e l'altra, è Marietta." Disse a denti stretti. Non ci aveva fatto subito caso,ma pensandoci meglio, aveva potuto constatare che la corvonero quella sera era non si era presentata nella stanza delle necessità. Ginny strabuzzò gli occhi allarmata. A sua volta aveva pensato a Michael, ma se almeno un minimo aveva imparato a conoscerlo...

"Non può essere stato Michael, nemmeno per una presunta vendetta nei miei confronti. Non è uno stupido, anche se l'ho fatto allontanare dalle lezioni, sulla lista è segnato e soprattutto, alcuni suoi amici frequentano ancora le lezioni. Non sarebbe arrivato a tanto, potrei scommetterci. Pur quanto possa essere un idiota, sono certa che non tradirebbe mai gli amici" Constatò la rossa, provando di conseguenza una rabbia bruciante salirle nel petto. Adesso che Hermione le aveva aperto gli occhi, era certa che la colpevole fosse Marietta.

"Quindi pensi che sia stata Marietta? Ma insomma, Cho è una sua cara amica..." La riccia guardò Ginny titubante. Marietta non le era mai piaciuta particolarmente, ma non riusciva ad immaginare un motivo per il quale avrebbe potuto tradirli. Un tradimento da parte di Michael sarebbe già stato più spiegabile. Rancore nei confronti di Ginny e voglia di vendicarsi. Invece Marietta perché mai avrebbe dovuto raccontare tutto quanto alla Umbridge? Non aveva alcun senso...

"Quella stupida di Marietta non si è mai fidata né di Harry né di noi. Probabilmente alla prima occasione buona ha ben pensato di fare la spia alla Umbridge per paura che se la storia fosse in qualche modo venuta fuori, ci sarebbe andata di mezzo pure lei. E' stata la Chang a convincerla a venire e sicuramente la sua codardia l'ha portata a fregarsene anche della sua migliore amica." Sbottò rabbiosa. Ce l'aveva con Cho, con Michael, con Marietta, con la Umbridge, il ministero, la squadra d'inquisizione e con sé stessa.

Voleva che Harry stesse bene, che non gli fosse successo niente. Avrebbe voluto abbracciarlo e proteggerlo tra le sue braccia, fargli capire che su di lei avrebbe potuto sempre contare e non solamente come amica. Ma per lui c'era Cho in quel momento e lei, Ginny Weasley, non era nient'altro che la sorella del suo migliore amico, motivo in più per il quale probabilmente non l'avrebbe mai considerata. Sbuffò esasperata, e Hermione la guardò comprensiva.

"Coraggio Ginny, andrà tutto bene. Sicuramente la Umbridge avrà già convocato anche Silente e la McGranitt e loro troveranno una soluzione per toglierci dai guai, anche se sicuramente saranno furiosi con tutti noi, soprattutto la Mcgranitt. Ma in ogni caso, se la colpa è di qualcuno, la colpevole sono io." Rispose la riccia decisa. Ginny la guardò incredula.

Il mio sangue è uguale al tuoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora