Ginny non si era mai sentita così sciocca e umiliata. Aveva creduto di aver toccato il fondo quando si era lasciata incantare dal diario di Tom Riddle, aprendo la Camera dei segreti e arrivando quasi ad uccidere degli innocenti, tra i quali Hermione. Si era sentita in colpa per mesi, prima di riuscire a riemergere totalmente da quell'incubo, che a volte tornava a tormentarla nel sonno...Ma lì era una bambina di undici anni, troppo debole per potersi oppure e troppo fragile per potersi salvare da sola.
Ma adesso era diverso. Si era autodistrutta con le sue stesse mani. Aveva rovinato la sua reputazione per un maledetto idiota, egocentrico mucchio di sterco di drago...Per non essere ancora più volgare. Aveva buttato al vento la sua prima volta per un idiota che alla fine nemmeno amava. Le piaceva fisicamente, certo, ma niente di più e niente di meno. Le era bastato poco per iniziare ad ad odiarlo e in quel momento, sarebbe volentieri andata nella torre dei Corvonero per poterlo uccidere con le sue stesse mani.
Si era fidata di lui, aveva sbagliato e se ne sarebbe pentita per sempre ma purtroppo era tardi. Avrebbe dovuto aspettare, analizzare quella scelta con maggiore importanza e sensibilità e invece, aveva agito senza nemmeno pensare. Come aveva potuto? Ancora una volta si vergognò di sé stessa.Si sentiva sporca, in colpa verso sé stessa ma soprattutto versocoloro che si fidavano di lei, la sua famiglia, per prima sua madre che Godric solo sapeva quanto sarebbe potuta restare delusa se avesse scoperto una cosa del genere.
E i suoi fratelli...Non osava immaginare cosa sarebbe accaduto se avessero scoperto tutto. Per non parlare di suo padre... Voleva smettere di pensarci ma più ci provava, più otteneva l'effetto contrario. Avrebbe perso la loro fiducia e quello si che non se lo sarebbe mai perdonato. Ma cosa doveva fare, ormai? Le parole di Malfoy le tornavano in mente e la torturavano. Purtroppo era certa che non avesse mentito perché se sapeva quelle cose, che a regola solo Michael avrebbe dovuto sapere, era perché quest'ultimo aveva davvero sparso la voce.
Eppure a lei sembrava tutto normale, la sua vita non le sembrava cambiata di una virgola. Tutti i si rivolgevano a lei normalmente e nessuna voce le era mai giunta alle orecchie. Quindi, forse forse, con un barlume di speranza, pensò che le voci non dovevano essersi sparse poi così tanto, per fortuna. Ma restava sempre il pensiero amaro in bocca della consapevolezza che un passo così importante della sua vita l'avevo sprecato con un idiota. .
Le sarebbe piaciuto fare l'amore per la prima volta con Harry... Era certa che con lui sarebbe stato diverso. Ma era anche certa che lui non l'avrebbe mai voluta, lo dimostrava il fatto che andava dietro a Cho Chang. Inoltre, cosa avrebbe pensato di lei se avesse scoperto tutta quella storia? Probabilmente l'avrebbe passata per una poco di buono e avrebbe avuto una ragione in più per non volerla. E se lo sarebbe meritato.
Non credeva di essere troppo dura con sé stessa, perché se si trovava in quel casino era tutta colpa sua e si sentì ancora più in colpa perché stava per andare a implorare l'aiuto di Hermione, alla quale non aveva mai detto niente di tutto ciò mentre lei, aveva avuto così tanta fiducia in lei da raccontarle tutto di Malfoy... Dal primo bacio, alle prime esperienze. Si sentì anche una pessima amica oltre tutto... Poteva andare peggio di così? Adesso capiva quando Hermione diceva di sentirsi in colpa nei confronti di Harry e Ron. Ma per lo meno lei era ben giustificata per il suo silenzio e le sue bugie. Lei no... E avrebbe pure dovuto omettere di aver parlato con Malfoy. Ma quello era il male minore, al momento.
Corse a perdifiato per i corridoi che stavano iniziando a riempirsi di studenti, visto che era quasi ora di cena, ma lei andò in direzione opposta alla sala grande, verso la torre di Grifondoro, il suo rifugio sicuro. Sperava ardentemente che la riccia fosse ancora lì, perché seppur avesse sbagliato, voleva il conforto della sua migliore amica. Sapeva che Hermione avrebbe trovato una soluzione, sarebbe riuscita a tirarla su di morale e insieme, avrebbero elaborato un piano per farla pagare a Micheal e al tempo stesso mollarlo. Arrivata a quel punto, non voleva più averlo tra i piedi nemmeno per tutto l'oro della Gringott.
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Il mio sangue è uguale al tuo
Fanfiction-COMPLETA- -IN REVISIONE- IL SEQUEL SI INTITOLERA' "IL PIANTO DELLA FENICE" :) Draco si ritroverà a dover fare i conti con sé stesso, con quelle idee che fin da bambino gli erano state inculcate in testa, con la sua anima tormentata e con la consape...