Hermione era pensierosa, pensava da giorni alla mancata, per un soffio, cattura di Sirius da parte della Umbridge, al piano che lei, Harry e Ron avevano in progetto e meditava sulle parole e sui consigli che Sirius aveva dato loro a proposito.
Qualcosa la turbava. Non era sicuramente un periodo roseo, quello. Amava lo studio più di qualsiasi altra cosa, la immergeva in un mondo tutto suo, ma in quelle ultime settimane qualcosa non s'incastrava perfettamente con gli altri pezzi del puzzle della sua vita quotidiana. In quel momento si trovava in sala comune, con Harry e Ron, che erano impegnati a fare i compiti. Si mordicchiò il labbro nervosamente, non sapendo se parlare oppure no, voleva in qualche modo dire la sua, come aveva sempre fatto, ma era certa che Harry se la sarebbe presa.
Come al solito, dopo qualche minuto, la sua lingua lunga ebbe la meglio.
" Pensate che stiamo facendo la cosa giusta?" Chiese titubante. Le piume smisero di grattare sulla pergamena e sia Harry che Ron alzarono la testa, guardando Hermione perplessi.
" A proposito del gruppo di difesa, intendo." Aggiunse, mordendosi il labbro nervosamente.
" Hermione, è stata una tua idea." Disse Ron, guardando l'amica incredulo
" Lo so, però ecco..." tentennò la riccia
" Hai insistito un sacco per far si che io accettassi di fare da insegnante, e adesso mi stai dicendo che ti vuoi tirare indietro?" Chiese Harry con voce piatta.La ragazza lo guardò preoccupata
" No Harry, non dico questo è solo che..."
" Andiamo Hermione, ci sono persone che credono in noi, non possiamo deluderle." Aggiunse Ron sconcertato
" Esatto e poi, anche felpato ha detto che è una buona idea." Disse Harry piccato, scrutando l'amica esasperato.Hermione sospirò, era inutile girarci intorno.
" È anche per questo che non so più se è una buona idea." Rispose piano, guardando Harry attentamente. Come previsto vide attraversare il volto dell'amico da emozioni contrastanti. Sorpresa, incredulità e anche rabbia.
" Cosa vorresti dire, felpato non è uno stupido." Sbottò Harry arrabbiato. Ron guardava l'amica come se fosse impazzita, ma quest'ultima non si fece intimorire.
" Ascolta Harry, non è necessario che ogni volta ti arrabbi."
" Stai dicendo che Felpato è stupido!" Abbaiò quest'ultimo." No Harry, sto ragionando razionalmente, come dovresti provare a fare anche tu." Scattò in risposta
" Se magari ti spiegassi." s'intromise Ron.
"Quello che sto cercando di dire, è che non penso che felpato sia stupido, anzi. Penso solo che non so se possiamo ritenere tutti i suoi consigli affidabili." Mormorò
" Non capisco Hermione, spiegati. Se non pensi che Sirius sia uno stupido, ci vuoi dire qual è il tuo problema?" Borbottò Harry. Hermione si mordicchiò di nuovo il labbro.
" Andiamo, non pensate, vista la sua situazione, che ci assecondi solo perché preso dall'euforia di poter in qualche modo partecipare a questa avventura?" Disse tutto d'un fiato." Continuo a non capire." Ammise Ron, mentre Harry aggrottava le sopracciglia
" Prova ad immaginarti al suo posto Ron. Costretto a stare chiuso in casa, ricercato per crimini orrendi mai commessi, impossibilitato nel fare qualunque cosa. Non ti sentiresti più esaltato e meno prudente del solito se ti venisse offerta in qualunque modo, la possibilità di aiutare a realizzare un piano?"
"Forse...Però questo cosa c'entra adesso?" Chiese Ron accigliato." In pratica ci stai dicendo che felpato ci asseconda solo perché in preda all'entusiasmo? Hermione ci credo che è felice di rendersi utile, non puoi capire cosa si prova ad essere prigionieri in una casa che odi con persone che odi, senza poter far niente per fuggire." S'infervorò Harry, pensando alla sua vita a Privet Drive dove gli zii e il cugino lo odiavano fin da quando ne aveva memoria. Sapeva cosa significava desiderare andar via ma non poterlo fare, come anche l'estate che aveva appena trascorso.
" Nel suo caso con un elfo terrificante mezzo pazzo" aggiunse Ron, beccandosi un'occhiataccia da Hermione che sibilò
" Ron, non è pazzo! Ha solo bisogno di..."
" Adesso non cominciare con la tua solita ramanzina sugli elfi domestici Hermione. Tu non puoi capire cosa si prova." Sbottò Harry, sentendo di nuovo la rabbia pulsare dentro di lui. Sapeva di star esagerando, ma qualcosa dentro di lui gli impediva di fermarsi.
" Vorrei solo farti capire il mio punto di vista." Disse Hermione, mantenendo la calma, seppur ferita dal comportamento scontroso dell'amico.
" continui a girarci intorno, dillo e basta!" Sbottò Harry scorbutico.
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Il mio sangue è uguale al tuo
Fanfiction-COMPLETA- -IN REVISIONE- IL SEQUEL SI INTITOLERA' "IL PIANTO DELLA FENICE" :) Draco si ritroverà a dover fare i conti con sé stesso, con quelle idee che fin da bambino gli erano state inculcate in testa, con la sua anima tormentata e con la consape...