Grifondoro - Tassorosso

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Il sabato era arrivato in un baleno e il fermento per la partita tanto attesa tra Grifondoro e tassorosso di quella mattina si stava facendo sentire prepotentemente. Hermione in quei giorni era riuscita a vedere Draco solamente di sfuggita nei corridoi, dove lui le aveva rivolto qualche occhiolino furbo facendola arrossire, mentre sogghignava compiaciuto. Una volta erano anche riusciti a baciarsi dopo una lezione di trasfigurazione, in un vecchio sgabuzzino striminzito. La riccia si era sentita mancare l'aria e aveva dovuto aspettare qualche minuto buono per riprendere pieno controllo delle sue facoltà mentali.

Non erano ancora riusciti a trovare una sera per rivedersi, per via dei vari impegni di entrambi. Draco doveva allenarsi a quidditch, mentre Hermione escluso lo studio nel quale era sempre avvantaggiata e più avanti di chiunque altro, aveva comunque le lezioni dell'Es e i vari impegni da prefetto che, negli ultimi tempi, difficilmente combaciavano con quelli di Draco.

Ci teneva però a rivederlo prima della pubblicazione dell'articolo. Sapeva che lui si sarebbe infuriato e, se possibile, voleva conservare un bel ricordo con lui prima di dover trovare il modo per riparare al caos che si sarebbe creato. Luna comunque non aveva accennato ancora niente riguardo a una possibile uscita imminente, se non il semplice fatto che suo padre avrebbe dato la precedenza a un importante articolone sui ricciocorni schiattosi e che quindi l'intervista di Harry sarebbe potuta slittare anche di una, due settimane.

A sua volta il moro aveva mantenuto la parola data e non aveva rivelato niente a Ron riguardo le confessioni dell'amica. Quest'ultima però lo aveva più volte trovato ad osservare con espressione dubbiosa un Cormac che parlava insieme ai suoi amici, e non aveva potuto fare a meno di arrossire e distogliere lo sguardo imbarazzata. Osservandolo meglio era un bel ragazzo che aveva sicuramente il suo fascino, ma studiandone meglio le mosse poteva sempre affermare ciò che aveva pensato fin dall'inizio: Ovvero che era un pompato.

Nel frattempo aveva anche trovato il modo di avvertire Ginny della sua decisione di fare cambio stanza e l'amica ne era stata entusiasta.

"Finalmente ti liberi di quelle due galline. Così d'ora in avanti potremo parlare liberamente e in santa pace." Aveva esultato non appena aveva appreso la notizia. La riccia aveva ridacchiato divertita, spiegandole anche del piano andato a buon fine con Harry, mettendola ancora più di buon umore.

"Ineffetti senza loro due starò molto meglio... Così potranno smetterla di fingersi amichevoli. Chissà quante me ne avranno dette dietro in questi anni." Aveva commentato Hermione. Come già aveva pensato, non credeva di star loro antipatica... Ma sicuramente si erano fatte qualche discorsetto alle sue spalle. Probabilmente la trovavano strana, rispetto a loro.

"Avrai praticamente un mini appartamento tutto per te, ti rendi conto? Sei così fortunata ad essere diventata un prefetto." Aveva sospirato Ginny. Probabilmente sarebbe piaciuto pure a lei ottenere quella piccola fortuna.

"Credo che mi ci ambienterò facilmente." Aveva commentato.
"Percy se ne vantava sempre... era diventato insopportabile." Aveva invece confessato Ginny, con una punta di amarezza nel nominare il fratello che aveva deciso di voltare le spalle alla famiglia per appoggiare il ministero.

Hermione aveva sussultato sorpresa nel sentir pronunciare il nome del fratello ma, sapendo ciò che era accaduto durante l'estate, per non urtare la sensibilità dell'amica, preferì non fare troppe domande a riguardo della loro situazione famigliare. Sapeva che era un argomento delicato per tutti i fratelli Weasley e sopratutto per i signori Weasley, in particolar modo per Molly.

Non poteva capacitarsi del suo comportamento. Percy era sempre stato molto ambizioso, e non si era mai vergognato ad ammetterlo o a pavoneggiarsene e in realtà loro due erano anche andati abbastanza d'accordo, sia quando era sempre ad Hogwarts, sia durante le vacanze estive alla tana. Entrambi studiosi e rispettosi delle regole e dai caratteri decisi e autoritari nel far rispettare le regole della scuola a chiunque osasse trasgredirle.

Il mio sangue è uguale al tuoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora