dubbi e ronde

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"Hermione, aiutaci ti prego" supplicò Ron, seduto ad un tavolinetto rotondo insieme ad Harry, entrambi chini su pergamene e libri nella sala comune dei grifondoro. Harry alzò a sua volta la testa, speranzoso.

La ragazza invece strinse le labbra, mettendo da parte i ferri con i quali stava fabbricando altri indumenti per elfi, sbottando
" Ron, sono secoli che vi dico di studiare e di fare i compiti in anticipo!"
" O dai, per favore... solo qualche piccolo suggerimento" piagnucolò il rosso
" Non se ne parla, non posso sempre fare tutto io al posto vostro. Invece di perdere un sacco di tempo, vi sareste potuti avvantaggiare." sibilò Hermione
" Se non te lo ricordi, sono in punizione con la Umbridge." Rispose aspro Harry, ed era vero. Quella donna malvagia l'aveva punito per la seconda settimana di fila e ormai, la ferita sul dorso della mano, non si rimarginava molto facilmente e la frase
" Non devo dire bugie" stava diventando indelebile.

"Harry devi imparare a controllarti. E no, non fare quella faccia. Sai che ho ragione." disse Hermione, anticipando la risposta furiosa dell'amico.
" O ma certo, quindi lascerò che la gente mi reputi un pazzo e un bugiardo solo per non farmi punire." scattò Harry
" Harry rischi molto più di una punizione! Quella donna è malvagia... Hai sentito cosa ha detto felpato?" Sussurrò Hermione.

Sirius era apparso dentro il camino della sala comune qualche sera prima, dopo che Harry gli aveva inviato una lettera, e li aveva messi tutti e tre in guardia.
"Ho sentito Hermione, ma non posso stare in silenzio, facendo credere alla Umbridge che ho paura di lei. Io non la temo." Sbottò Harry rabbioso
"Harry...Forse qua Hermione ha ragione, quella donna è malvagia e non puoi farti torturare per tutto l'anno" disse piano Ron. Hermione gli lanciò uno sguardo grato e Harry li guardò tutti e due furioso
" Quindi cosa dovrei fare? Illuminatemi."
" Devi imparare a controllarti, agendo di furbizia e non d'impulso come tuo solito. Ron ha ragione, se non ti calmi ti torturerá per tutto l'anno. Guarda la tua mano, guarda di cosa è capace quella donna orribile Harry... E temo che questo possa essere solo un assaggio." sussurrò Hermione tremendamente preoccupata.

" La odio, vorrei starmene tranquillo, ma mi manda in bestia quando parla, per non parlare del fatto che dalla prossima settimana inizierà a fare delle stupide ispezioni durante le lezioni per valutare i professori. Si crede superiore a tutti." sibilò Harry, sentendo crescere dentro di sé quella strana rabbia che ultimamente lo assaliva da un momento all'altro.

"Lo so Harry, anche gli altri professori la odiano, nonostante non lo vogliano far vedere, ma non si sono ancora messi a urlarle in faccia, eppure ne avrebbero tutte le ragioni del mondo. Devi stare calmo, oppure penseranno davvero che sei pazzo." disse piano Hermione, per non farsi sentire da un gruppo di ragazzini che guardavano Harry di soppiatto, cercando di individuare comportamenti molesti.

Harry notò lo sguardo dei ragazzini e mormorò
" A che serve... Tanto mi reputano già un pazzo. Ho solo voi, l'ordine e felpato... Non c'è più nemmeno Hagrid, e chissà quando tornerà."
" Dai amico, vedrai che Hagrid torna presto. Felpato ha detto che Silente non è preoccupato, quindi non dobbiamo preoccuparci nemmeno noi." cercò di incoraggiarlo Ron.

Harry sentì la rabbia montare di nuovo, repentina. Silente...Silente che non gli parlava da giugno, Silente che lo teneva all'oscuro di tutto ciò che accadeva, Silente che lo aveva tenuto recluso a Privet Drive lontano dagli amici, ostacolandoli in ogni modo per non dargli informazioni, a lui, che aveva visto risorgere Voldemort e gli era sfuggito per ben quattro volte. A lui, che rischiava la vita ogni giorno e adesso era pure considerato un pazzo bugiardo per aver detto la verità, verità che quegli ottusi che lo giudicavano non volevano accettare, per paura di dover modificare la loro comoda vita agiata che si erano ricostruiti dopo la caduta di Voldemort, sempre grazie a lui!

Il mio sangue è uguale al tuoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora