Carta bianca

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Era stato un San Valentino intenso, carico di emozioni e colpi di scena. Una giornata che era partita male si era conclusa invece nei migliori dei modi, sia per Draco che per Hermione, sopratutto per Hermione. Quella notte non aveva chiuso occhio, troppo esaltata per ciò che era successo con Draco perché si, si sentiva esattamente così. Non le era mai successa una cosa del genere, nemmeno ci aveva mai seriamente pensato, forse perché lei nemmeno ci si era mai immaginata a fare quelle cose... Ma con Draco era diverso, lui aveva risvegliato il suo lato femminile che per tanti anni aveva represso.

Era riuscito a farla sentire più donna, più bella e sensuale ma soprattutto... Desiderata. Da lui, Draco Malfoy. Se mesi prima le avessero detto una cosa del genere sarebbe scoppiata a ridere e avrebbe affatturato il folle che avrebbe osato dirle simili sciocchezze ma per l'appunto, si trattava di mesi prima. Tutt'ora faticava a credere che fosse proprio lui, il ragazzo che per anni l'aveva insultata e odiata, adesso a farle provare simili emozioni, a farla star bene in sua compagnia e ad averle regalato il suo primo orgasmo...

Ripensando a quel momento a mente lucida si sentì arrossire, ma non seppe spiegarsi se per l'imbarazzo o per la nuova ondata di desiderio che la travolse al solo pensiero. Le tremavano le gambe a ripensare a quel momento così intimo e perfetto. Era stato qualcosa di unico ma poi, questa volta forse veramente imbarazzata, si rese conto di non aver ricambiato e che lei nemmeno aveva mai visto un pene dal vivo e quindi era totalmente inesperta, cosa che la faceva sentire terribilmente a disagio.

Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto ricambiare, perché dopo ciò che era successo era certa che Draco avrebbe voluto di più, che non avrebbero potuto fingere che non fosse successo niente e ritornare al punto di partenza. Ma lei? lei voleva di più, da un ragazzo con il quale nemmeno era fidanzata e che nemmeno sapeva cosa provasse per lei? Ma il bello era che nemmeno lei sapeva cosa provava o voleva da lui. Era semplicemente consapevole che in sua compagnia stava bene e che non voleva assolutamente smettere di vederlo.Quindi la risposta era ovvia... Anche lei voleva di più e alla fine che male c'era?

Era davvero così sbagliato e immorale concedersi a un ragazzo non suo fidanzato con il quale però stava bene e comunque conosceva avendoci creato, dopo tante difficoltà, una buona affinità? Alla fine non faceva niente di male... Anche se una vocina le suggeriva che quella non sarebbe stata una volta qualunque, ma bensì la SUA prima volta. Al momento però non le importava più. Voleva sentirsi ancora desiderata, apprezzata e soprattutto, pervasa da quel fuoco che l'aveva divorata quella notte. Al solo pensiero sentì una fitta talmente forte al basso ventre da doversi mordere la lingua per non lasciarsi sfuggire un gemito.

Doveva pur ricordarsi che condivideva il dormitorio con Lavanda e Calì. Ma a quel punto capì che era arrivato il momento di cambiare realmente. Avrebbe lasciato il dormitorio definitivamente... Tanto a Lavanda e Calì non sarebbe mancata e a lei, non sarebbero mancate loro. Avevano trascorso cinque anni nel più completo imbarazzo, dove si era sempre estraniata cercando di non ascoltare i loro discorsi che loro, di conseguenza, cercavano di non fare in sua presenza. Non credeva di stargli antipatica, anche perché nemmeno aveva mai dato loro modo di farsi conoscere, ma comunque non regnava nemmeno una semplice amicizia tra di loro. Molto semplicemente si ignoravano, se non giusto per scambiare qualche parola di tanto in tanto e un semplice ciao, buongiorno o buonanotte quando ce n'era occasione.

Per Ron invece era diverso. Lui aveva Harry, Neville, Dean e Thomas ed erano tutti quanti molto uniti. Ovviamente Harry e Ron essendo migliori amici avevano un motivo in più per voler stare insieme. Infatti Ron non avrebbe mai lasciato il dormitorio e poteva capirlo. Se solo Ginny avesse avuto la loro stessa età sarebbe stato tutto molto diverso. Avrebbero condiviso il dormitorio, la sua migliore amica sarebbe stata con lei e sarebbe stato tutto molto più semplice. Ma non avendo quella fortuna, se doveva stare sola per lo meno voleva fare le cose fatte bene.

Il mio sangue è uguale al tuoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora