Affronti

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"Sei proprio strano Draco, mi spieghi a cos'è dovuto il sorrisetto che hai sulle labbra da sabato mattina?" Blaise inarcò un sopracciglio, mettendo da parte il libro che stava leggendo per rivolgersi al suo migliore amico, seduto comodamente su una poltrona di lucida pelle nera nella sala comune dei serpeverde. Draco lo guardò per un momento in silenzio, senza mettere da parte il suo ghigno. Ci aveva pensato in quelle ore, ci aveva pensato veramente a lungo a quello che aveva fatto alla mezzosangue ed era giunto alla conclusione che la sua espressione scandalizzata e al tempo stesso umiliata fosse la cosa più divertente che avesse visto negli ultimi tempi. Però, al tempo stesso, si sorprendeva di sé stesso. Era stato divertente, ma aveva pur sempre toccato una mezzosangue. La mezzosangue, per esattezza. La sua presenza lo disgustava, dover condividere la stessa stanza con lei, ma con un qualsiasi mezzosangue, lo irritava terribilmente. Lui, un fiero purosangue, che si doveva mescolare alla plebe. Eppure il sabato mattina ormai passato, si era spinto ben oltre. L'aveva toccata, aveva interagito con lei provocandola senza nemmeno insultarla. Ciò da una parte lo aveva divertito ma dall'altra, lo aveva anche turbato. Pur quanto le avesse dato una degna lezione, le parole della Greengrass a volte gli tornavano in mente. Era davvero così evidente che qualcosa era cambiato nei confronti della Granger? 

"Ho fatto una cosa Blaise, ieri mattina. Sono stato ben attento a non farmi notare da nessuno sai...Le voci girano. E doverle mettere tutte a tacere sarebbe un compito piuttosto fastidioso." Mormorò lentamente, facendo inarcare un sopracciglio all'amico.  Aveva scoperto che gli piaceva avere qualcuno dotato di intelligenza con cui parlare, che lo sapesse ascoltare e perché no, pure consigliare. Qualcuno che non fosse un emerito idiota a cui dare ordini per farsi servire e riverire. Praticamente qualcuno che sostituisse il lavoro degli elfi domestici. E Blaise si stava dimostrando un ottimo candidato, un eccellente amico, a dirla tutta. E ciò gli piaceva parecchio.

*

Erano ancora in dormitorio e per fortuna erano soli, quindi sussurrò
" Blaise, voglio fidarmi di te... Io raramente dò fiducia, quindi non sprecare questa occasione, non sopporterei questa delusione" il moro lo fissò e poi seriamente disse
" Draco non sono per i sentimentalismi esagerati, ma voglio esserti amico. Io mi fido di te, tu fidati di me. Cos'è successo?" Draco lo guardò un po' incerto, ma sentì un fiotto di calore invadergli il cuore... Era questo che si provava ad avere un vero amico?

Prese coraggio e iniziò a dire " Blaise io sono sempre stato uno stronzo, sono cresciuto e sto crescendo in una famiglia con dei certi ideali da seguire e da tramandare." Prese una piccola pausa
" Con il ritorno del signore oscuro questi ideali si sono rinforzati ancora di più... Ovviamente i più credono che sia tutto un brutto scherzo di Silente e Potter, ma prima o poi la verità verrà a galla." Prese un' altra piccola pausa e sospirò
" Il punto è Blaise, che io mi sento... diciamo...diverso ultimamente. Penso a delle cose alle quali non dovrei pensare e mi faccio quasi schifo da solo. Ma è più forte di me. Seguo l'istinto e non dovrei."

Blaise lo guardò e tranquillamente chiese
" c'entra la Granger vero?" Draco sussultò e sgranò gli occhi
" Blaise... i-io provo attrazione fisica per la Granger e...e ieri l'ho palpata per farle diciamo un dispetto, ma morivo dalla voglia di farlo ed è dannatamente sbagliato!" Sussurrò angosciato e orripilato di sé stesso allo stesso tempo. Blaise lo fissò un po' sorpreso e poi con un sorrisetto disse
" Davvero hai palpato la Granger?" Draco lo fissò disperato e disse
" Blaise non c'è nulla di divertente... Il mio cervello deve aver subito dei danni, hai capito l'assurdità che ti ho appena detto? Come fai a non provare orrore ?" Blaise smise di sorridere e disse
" Sei troppo duro con te stesso e forse anche con quella ragazza, alla fine sta diventando piuttosto bella e non trovo così strano provare dell'interesse."

Draco lo fissò come se fosse un pazzo e sibilò
" È una mezzosangue... È la mezzosangue! Ci odiamo da praticamente il primo giorno di scuola e non ho mai tentennato su questo aspetto... e adesso provo attrazione per lei, continuo ad odiarla... ma provo attrazione e questo è assurdo per uno come me!" Blaise sospirò, capiva il punto di vista di Draco, era cresciuto con quelle convinzioni e la sua famiglia non aveva mai ammesso eccezioni. Non le condivideva, ma non poteva fargliene una colpa... doveva aiutarlo almeno a capire
" Draco non puoi fartene una colpa e non puoi comandare a bacchetta i tuoi ormoni."

Il mio sangue è uguale al tuoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora