Punizione esemplare

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"Draco, non puoi farlo sul serio." Gemette Blaise, continuando a prepararsi nel dormitorio maschile dei serpeverde. Il biondo sbuffò
" Te l'ho già detto Blaise, non cambierò idea." Rispose secco, annodandosi con un gesto fluente la cravatta verde argento. In qualche modo riusciva ad essere elegante anche di prima mattina. Il moro roteò gli occhi, tentando una nuova tattica.

" Non è detto che funzionerà, magari la McGranitt finirà con il punire solo te, oppure ci toglierà soltanto un sacco di punti." Draco strinse le labbra, sapeva che c'era questa possibilità, ma non l'avrebbe data vinta a Blaise.
" Lei non è parziale, non fa sconti a nessuno. Ricordati che fu lei a togliere centocinquanta punti alla sua casa. Piton non sarebbe stato così stronzo." Si impuntò
" Ma è anche vero che la Granger è una studentessa modello, non so se arriverà a punirla per una sciocchezza qualsiasi." Disse Blaise dubbioso. Draco gli lanciò un'occhiataccia. Quando l'amico non aveva intenzione di collaborare, era tempo perso.

" E chi te lo dice che sarà una sciocchezza?" Ghignò Draco perfido. Blaise inarcò un sopracciglio scettico
" E cosa vorresti mai fare?"
" La provocherò al punto da farla sclerare. La McGranitt resterà scandalizzata da un simile comportamento nella sua classe da parte della diligente, studiosa Hermione Granger."
" È furba, sa trattenersi." Obiettò il moro
" Con me non ce la fa... Non riesce a trattenersi in mia presenza." Sorrise beffardo
" Non fare sciocchezze." Lo ammonì Blaise.

Dall'altra parte del castello, nella torretta dei dormitori femminili, Hermione stava finendo di allacciarsi la camicetta, ripassando mentalmente tutti gli appunti di trasfigurazione. L'aiutava a distrarsi dai discorsi da galline che facevano Calì e Lavanda, dai quali veniva sempre esclusa. Aveva buone ragioni per pensare che spesso e volentieri loro si beffassero di lei alle sue spalle, ma in mancanza di prove concrete non poteva sparare sentenze nei loro confronti.

Raccolse in fretta le sue cose e dopo un breve saluto rispettoso alle compagne, scese le scalette del dormitorio, raggiungendo la sala comune bazzicante di studenti assonnati e frettolosi. Di Harry e Ron non c'era ancora ombra. Come al solito lei era in anticipo, mentre loro come al solito avrebbero ritardato. Sbuffò contrariata, lanciando di tanto in tanto sguardi furiosi all'orologio, scambiando qualche parola con alcuni membri dell'ES e scampando uno scherzo da parte dei gemelli appena in tempo. Quando ormai stava per perdere la pazienza e scendere da sola a colazione, ecco che due missili dai capelli neri e rosso fuoco, si fiondarono accanto a lei.

" Sempre in ritardo voi." Disse aspra, lanciando ai due amici un'occhiata severa.
" Ci dai sempre un bel buongiorno te, vero?" Si lagnò Ron
" Scendiamo a colazione dai, Hermione ha ragione, finiremo per ritardare." Borbottò Harry assonnato. Quella era stata un'altra nottata dedicata agli incubi. Hermione guardò Harry soddisfatta, mentre Ron guardò i due immusonito, senza però obiettare.

La sala grande era affollata e chiassosa come al solito, anche se sempre più tranquilla rispetto all'ora di pranzo e di cena. Stormi di gufi planavano avanti e indietro per la stanza, lanciando ai destinatari la propria posta personale. Hermione, dopo essersi comodamente seduta, ricevette da un grosso allocco la gazzetta del profeta e dopo averlo pagato con uno zellino, aprì il giornale e ci si immerse dentro, continuando a mangiare il suo porridge mattutino. Harry invece, guardò cupamente il giornale
" Leggi ancora quelle porcherie?" Chiese, rabbuiandosi. La riccia alzò lo sguardo.
" Dobbiamo documentarci su ciò che succede Harry, e la gazzetta è l'unico giornale che riporta i fatti." Mormorò la riccia
" I fatti distorti dal ministero e soprattutto quelli che gli fanno comodo." Borbottò aspro Harry.

" Adesso che gli articoli non li scrive più la cara, vecchia Rita, le cose sono decisamente migliorate, sotto alcuni aspetti" rispose Ron saggiamente
" resta un giornale spazzatura." Mugugnò Harry
" Questo non lo metto in dubbio... Ma comunque non possiamo affidarci ad altri giornali, come ad esempio il cavillo." Rispose secca Hermione. A lei Luna piaceva come persona, un po' strampalata e con idee assurde che non condivideva, ma comunque una brava amica. Però restava il fatto che non potevano fare affidamento al cavillo, il giornale che apparteneva a suo padre, dove di cose sensate ce n'erano ben poche, se non punte.

"Andiamo, mancano dieci minuti." Disse Harry a un tratto.
" O cielo, ci prenderanno i posti migliori." Squittì Hermione orripilata. Harry e Ron alzarono gli occhi al soffitto divertiti, sbrigandosi a seguirla. Arrivarono all'aula con il fiato corto, proprio quando gli altri compagni Grifondoro e non iniziavano ad arrivare. I tre ragazzi si affrettarono ad occupare la prima fila, come di solito facevano. Hermione si rilassò, non appena vide che erano arrivati puntuali.

" Perfetto, sono già seduti." sussurrò Draco all'orecchio di Blaise.
" E quindi?" Sussurrò il moro in risposta
" sediamoci dietro di loro." Bisbigliò il biondo, con un ghigno perfido stampato in faccia. Senza aspettare risposta si sedette in seconda fila, in modo da essere seduto dietro a Hermione.
"Buongiorno ragazzi, la lezione è appena iniziata, fate silenzio." Disse immediatamente una voce asciutta e severa, non appena varcò la soglia dell'aula.

" Buongiorno professoressa." risposero in coro gli studenti.
"Il divertimento sta per iniziare." Sussurrò Draco, ricevendo uno sguardo preoccupato da parte dell'amico. La professoressa iniziò con il chiedere gli esercizi, quel giorno avrebbe interrogato. Draco sperò di non essere chiamato, o il suo piano sarebbe fallito. Con sua fortuna la professoressa chiamò Seamus Finnigan e Dean Thomas, lasciandogli campo libero.

Ovviamente Hermione era concentratissima sulla lezione, ascoltando attentamente ogni risposta, pronta ad intervenire se avessero sbagliato.
"Granger." Sussurrò Draco, abbastanza forte da farsi sentire. Hermione, seppur piano lo sentì, ma decise di ignorarlo. Draco strinse le labbra, sapeva che la Granger avrebbe opposto resistenza. Ma ovviamente non le avrebbe dato pace.
"Granger, girati." Sussurrò di nuovo. Blaise gli lanciava occhiate ammonitrici, ma lui lo ignorò. Hermione lo sentì di nuovo, irritandosi. L'aveva distratta, facendole perdere la domanda che aveva appena fatto la professoressa. Non aveva alcuna intenzione di voltarsi, sicuramente non aveva nulla di buono da dirle o chiederle. Continuò dunque ad ignorarlo.

Il biondo assottigliò lo sguardo. Non la stava provocando abbastanza
"Topastro da biblioteca." sussurrò perfido. Hermione si voltò infuriata, non la chiamava così da secoli.
"Cosa vuoi, stupido furetto." Sussurrò velenosa, scoccando uno sguardo alla professoressa. Draco ghignò soddisfatto.
" Niente." Rispose, con una scrollata di spalle. Sapeva che così l'avrebbe fatta infuriare ancora di più
" E allora per quale diavolo di motivo mi chiami. Mi hai fatto perdere le domande della professoressa." Sibilò furiosa.
" Paura di non essere la solita secchiona?" Ghignó Draco. Hermione strinse le labbra, Malfoy la stava provocando.
" Non ti riguarda." Rispose asciutta, decisa a voltarsi.

Draco si preparò a darle il colpo di grazia, sapendo che non avrebbe retto alla provocazione.
" l'astinenza sessuale ti fa male, Granger." Sibilò Draco con occhi scintillanti. Hermione arrossì furiosamente
"Finiscila Malfoy." Sibilò aspra
" Ma dopo tutto... È normale, cosa vuoi aspettarti da lenticchia. Magari soffre di impotenza erettile." Sibilò. Hermione diventò paonazza
"Adesso basta Malfoy!" Sibilò più forte
"Forse, dovresti provare con qualcun'altro." Ghignò Draco
"Adesso basta, Malfoy." Abbaiò Hermione, fin troppo udibile
"Io...Non ho di questi problemi." Soffiò infine
" Malfoy fai schifo, sei un pallone gonfiato e un maledetto IDIOTA!" Strillò rossa in faccia. Nell'aula Calò il silenzio.

"Signorina Granger!" strillò la professoressa indignata, guardando Hermione sconvolta.
"Professoressa mi dispiace." strillò Hermione livida
"Questo comportamento osceno nella mia classe."
"Professoressa non volevo".
"Questo linguaggio volgare da parte sua."
" Professoressa, Malfoy..."
"Non posso tollerarlo."
" Ma non è colpa mia, la prego professoressa"
"E lei signor Malfoy, come osa."
" La Granger mi ha insultato."
"Inaccettabile, vergognoso."

Tutti guardavano lo scambio di battute con occhi sgranati
" Non posso tollerarlo. Dieci punti in meno sia a Grifondoro che a serpeverde." "NO, professoressa per favore" gemette Hermione sconvolta
"E punizione per entrambi. Dopo vi fermerete in aula e decideremo la vostra punizione."
"No! Professoressa la prego, mi lasci spiegare" Strillò Hermione disperata.
"Non sento scuse, e adesso silenzio!" Abbaiò la professoressa.
"Sarai contento, immagino." Sibilò Hermione furiosa, livida in faccia.
"Molto." Ghignò Draco

-Questo capitolo è diviso in due parti ;). Spero che vi piaccia. Al prossimo capitolo, presumo che abbiate già capito di cosa tratterà il prossimo :D. Malfoy è una vera e propria serpe. Grazie mille per le 9000 e passa visualizzazioni, vi adoro ❤❤❤-

Il mio sangue è uguale al tuoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora