Rita,
Ti scrivo per invitarti a pranzo il 14 febbraio, ai tre manici di scopa. Sono certa che non rifiuterai una chiacchierata tra donne, non dopo tanto tempo che non ci vediamo e soprattutto, non in memoria dei vecchi tempi. Con me porterò una mia amica, sarà sicuramente divertente incontrarci. Abbiamo tante cose da raccontarci; spero che tu non ti sia dimenticata di me. Ti asptto a mezzogiorno e mezzo.
A presto,
Hermione j. Granger
7 febbraio 1995Dopo averla riletta più e più volte Hermione era arrivata alla conclusione che la lettera andava bene. Era breve, semplice ma chiara e aveva una punta di ironia. Era certa che Rita avrebbe accettato. Aveva troppa paura che lei spifferasse al ministro il suo segreto se solo non avesse assecondato le sue richieste e quest'ultimo, le sarebbe costato a caro prezzo.
Essere un animagus non regolarmente registrato nell'elenco magico del ministero rappresentava infrangere la legge e ciò, poteva compromettere la pedina penale a caro prezzo, con il rischio di fare una visitina ad Azkaban e dissennatori.
Avrebbe significato la perdita della reputazione e la fine della carriera della giornalista che, come giustificazione per la sua scomparsa, aveva fatto credere di essersi voluta prendere una pausa di sua spontanea volontà. Ma Hermione sapeva quanto la Skeeter tenesse al denaro e alla carriera e non le avrebbe di certo permesso di comprometterle ulteriormente l'immagine.
Questo dava a Hermione un gran potere. Sapeva di avere la vittoria in pugno. Rita era rimasta a Londra e non era stato difficile inviare la lettera. Aveva optato per un gufo reale messo a disposizione dalla scuola e seppur non sapesse l'indirizzo esatto la bestiola non avrebbe avuto difficoltà a trovarla.
Rita Skeeter era furba e astuta e la riccia sapeva che tra quelle brevi righe avrebbe colto il suo messaggio. Era una donna intelligente e non poteva essere così sciocca da credere che una ragazza così giovane la cercasse per un'amichevole uscita tra donne. Che poi, tra loro, non regnava esattamente pace e amore.
Ma purtroppo la posta in entrata e uscita da Hogwarts era costantemente controllata e a quel punto non poteva di certo scriverle esplicitamente che voleva incontrarla per fare un'intervista illegale ad Harry Potter. Si sarebbe scavata la fossa da sola.
Erano già passati due giorni da quando il gufo era partito per consegnare la sua missiva e quella mattina, per colazione, un grosso barbagianni era atterrato davanti al suo piatto consegnandole una lettera scritta in un elegante inchiostro verde acido e una calligrafia raffinata e tutta ghirigori che Hermione aveva riconosciuto per quella della giornalista. La sua soddisfazione era stata evidente.
Solo più tardi, quando era riuscita ad allontanarsi da Harry e Ron, era corsa a cercare Ginny e insieme avevano aperto e letto con trepidazione la risposta di Rita.
Cara so tutto io,
Come potrei scordarmi della miss perfettina signorina Granger. Seppur la tua richiesta mi risulti assurda, temo di non avere altra scelta se non quella di accettare, giusto? Inoltre sono quasi certa che non mi sia nemmeno concesso sapere chi sarà questa tua fantomatica accompagnatrice. Ma per lo meno spero che tu abbia una buona ragione per aver deciso di scomodarmi con così poco preavviso.
Sono certa che il pranzo sarà uno spasso,
Rita Skeeter, inviato speciale della gazzetta del profeta.
9 febbraio 1995."Miss perfettina." Aveva letto Ginny ridacchiando. Seppur la Skeeter l'avesse apertamente punzecchiata, Hermione aveva sogghignato divertita, sapendo di averla dalla sua parte a suo piacimento.
"Te l'ho detto che avrebbe accettato." Le rispose compiaciuta, ripiegando la lettera con cura per assicurarla nella tasca interna del mantello."Adesso cos'hai intenzione di fare?" Le chiese l'amica, pendendo dalle sue labbra. Seppur quella situazione non la facesse impazzire non poteva negare la sua ammirazione nei confronti dell'amica. Riusciva sempre a caversela nelle sitiazione difficili, sapendo sempre come uscirne vittoriosa.
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Il mio sangue è uguale al tuo
Fanfiction-COMPLETA- -IN REVISIONE- IL SEQUEL SI INTITOLERA' "IL PIANTO DELLA FENICE" :) Draco si ritroverà a dover fare i conti con sé stesso, con quelle idee che fin da bambino gli erano state inculcate in testa, con la sua anima tormentata e con la consape...