Ho solo bisogno di starmene un po' per i fatti miei, poi tutto questo passerà ne sono sicura. Tutto passa alla fine.
Quando sto male, costringo me stessa a pensare al fatto che c'è gente che sta peggio.. anche se ho seri dubbi che sia possibile; per quanto povera, malata o quello che sia, io sono un miscuglio di problemi talmente grande che supero tutti quanti su questo piano.
Qualcuno di tanto in tanto bussa alla mia porta, non so se sia Sophia o chi vorrei che fosse, ma non apro a nessuno, per il fatto che io non voglio nessuno adesso.
Ho passato una notte in bianco a pensare a come Harry abbia potuto farmi questo e poi sono arrivata alla conclusione di non conoscerlo come dovrei.. Mi fa male il petto, e probabilmente il labbro inferiore sta sanguinando per tutte le volte in cui l'ho morso nel tentativo di non urlare o scoppiare a piangere in singhiozzi disperati. Non ha nemmeno fatto nulla per entrare in camera mia, non mi ha nemmeno detto di aprirgli la porta.. molto probabilmente non si è nemmeno degnato di pensarmi.
Mi sento in trappola, sono qui, anche se vorrei andarmene, ma non posso perché è il mio lavoro. Avevo ragione quando dicevo di non mischiare lavoro e vita privata..
L'ennesimo bussare alla porta, mi alzerei per andare ad aprire se non fossi così impegnata ad abbracciare il mio cuscino e a fissare il soffitto, non voglio nessuno, mi manca la mia solitudine, mi manca quello che di più personale qualcuno possa avere. Essere soli non è una brutta cosa, essere soli ti aiuta a conoscere quello che hai dentro, a conoscere se stessi, e a quanto pare io non avevo sfruttato bene tutta la solitudine che avevo prima perché non mi conosco affatto.
"Charter..Sono Sophia, dai ti prego apri." la voce della ragazza arriva dolce e confortante.. come sempre lo è stato.
"No, lasciami sola."
"Sei sola da ieri sera e non so ancora che cosa stia succedendo, smettila di comportarti da bambina e fammi entrare." questa volta è più decisa, per quanto riesce ad esserlo, tanto da farmi spuntare un debole sorriso. Mi alzo e apro la porta di poco quanto basta per farla entrare.
Non ho bisogno di dirle nulla perché mi salta al collo abbracciandomi.. cosa che non le nego.
"Hey smettila di piangere." ridacchia. Sto piangendo? Di nuovo? Oh cazzo.. Lenson dacci un taglio, per amor divino.
"S-scusa.." ridacchio mentre mi vado a sedere di nuovo sul letto, con lei a seguito.
"Che cosa è successo? me lo dici?"
Harry's POV
"James le ha detto che gli ho impedito di parlare con lei, ecco cosa è successo." sbuffo passando una mano nei capelli.
"Che diavolo amico, non riesci proprio a stare senza fare cazzate tu." mi rimprovera Liam sbuffando.
Qui con me ci sono Liam, Grimmy e Charotte.. Non so perché quest'ultima sia con noi, ma non mi da fastidio.
"No aspetta.." parla poi Grimmy alzandosi in piedi e camminando per la stanza. "Tu hai detto a Russell di non dire a Charter di lavorare per lui?"
"Si."
"Perché?" chiede poi.
Glie lo dovrei dire? Dovrei raccontare loro di questa cosa squallida che ho fatto? La cosa peggiore che possa succedere a Cher è quella che le sta succedendo ora: credere di sapere senza in realtà saper nulla. E tutto per colpa mia.
"Ve lo dirò.." sospiro quando si sono seduti di nuovo. "Ma se anche una sola cosa di quello che sto per dirvi esce da questa stanza, vi trovo e vi uccido, e sono serio. Liam, guai a te se dici qualcosa a Sophia, è tipo diventata la migliore amica di Cher, quindi bada." lo avviso. "E voi due.." indico gli altri.."Bocce sigillate."
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Centuries 2
FanfictionL'improvviso rilascio di energia termica e meccanica creano un'esplosione. Questa può essere di diverse misure. Il fenomeno contrario è l'implosione: un po' quando esplodi dentro. Odio le lezioni di chimica, le ho sempre odiate, ma ora, questa pre...