Centuries 2

Capitolo 164

"Felice di essere qui?" chiede con un sorriso Claus mentre mi passa un bicchiere di birra.

La casa del suo amico è un semplice appartamento, un po' più grande del nostro, e con questo intendo solo un paio di centinaia di metri in più, nulla di ché.

"Oh..ehm." mi guardo intorno un po' frastornata quando non vedo nessun viso a me famigliare. "Ti dispiace se andiamo di nuovo in salotto?!" chiedo nel modo più gentile in cui mi riesce. Non è una cattiva persona, lo so, ma non mi fido comunque a stare con gente a caso, e lui rimane pur sempre solo il mio vicino di casa.

"Certo." mi fa strada verso il salotto, dove, seduti sui divani bianchi trovo la testa lilla di Gemma e quella riccioluta di suo fratello minore, ed un enorme senso di sollievo mi pervade i polmoni.

"Sai.." Claus si avvicina al mio orecchio per potermi parlare mentre ci fermiamo in piedi davanti alle persone che hanno formato un cerchio. "Penso di aver trovato la persona che conosce tutti i tuoi segreti." sorride in modo alquanto amareggiato.

Quando seguo la traiettoria del suo sguardo mi rendo conto che quello che sta fissando è Harry, che a sua volta ci guarda. Non gli piace che io sia così vicina a questo tizio, e l'unico motivo pare essere il fatto del essere uscita con lui una volta sola.

"Non voglio metterti a disagio, volevo solo farti sapere che non riuscirò comunque mai a sapere i tuoi segreti." mi guarda prendendo un sorso di birra. Break Free di Ariana Grande rimbomba tra i muri di questa casa come se fossimo in una discoteca. "Avevi ragione, ho incontrato la persona che di te sa probabilmente tutto, ma pare essere una persona con la quale non riuscirò mai nemmeno ad avere una conversazione." ridacchia e io faccio lo stesso, solo perché mi sento in imbarazzo. "Sembri stare meglio da quando è venuto a stare da voi." nota mentre restiamo fermi con i nostri bicchieri rossi in mano.

"Sto meglio." annuisco con un mezzo sorriso. "Non ha mai smesso di avere questo effetto su di me." lo guardo per un attimo, distogliendo lo sguardo non appena noto che continua a guardarmi in modo insistente, bellissimo in quei vestiti, in quella camicia che se solo volessi raccontare la storia che c'è dietro sarebbe incredibile da credere.

"Non voglio impicciarmi, ma mi ha detto delle cose, una cosa in particolare mi ha colpito." parla guardando il liquido nel suo bicchiere. "Quando io gli ho rinfacciato che saresti uscita con me, mi ha detto che non ero ne il primo ne l'ultimo che cercava le tue attenzioni." sospira. "Sai spiegarmi questa frase troppo sintetica perché io possa capirla?"

Guardo Harry ancora una volta. Ha detto questo di me? Lo pensa per davvero? Ha ragione? Se c'è una cosa che non ho mai cercato (ad eccezione sua) è l'attenzione dei ragazzi, figuriamoci se mi sono mai messa a pensare al fatto che qualcuno di loro volesse le mie di attenzioni.

"Penso che Harry generalizzi troppo il fatto che prova un'attrazione verso di me. Certe volte, quasi sempre, è estremamente geloso, e crede che tutta la popolazione maschile mi voglia." ridacchio.

"Non ha tutti i torti. Penso lui sappia quanto è fortunato ad averti nel modo in cui ti ha, ma penso che tu, a differenza sua, non ti sia ancora resa conto di quanto una persona possa essere onorata di averti nella sua vita nel modo in cui ti hanno Harry o Gemma, o chiunque altro a cui tu voglia bene."

"Stai dicendo una delle cose più carine che qualcuno abbia mai detto su di me, in faccia intendo. Ma il fatto che tu me lo dica non cambierà il mio modo di pensare."

"Lo so.. volevo solo.. solo fartelo sapere." sorride mi congelo sul posto quando allunga una mano per poter sposare una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Non faccio nemmeno in tempo a scansarmi, allontanarmi da lui, che posso sentire la sua presenza alle mie spalle.

Lo capisco dall'espressione sul volto di Claus, e da quella delle persone dietro di lui.