Capitolo 153

7.4K 487 31
                                    

Charter's POV

Asciugate le lacrime quella stessa sera ci ritroviamo intorno all'ultimo falò (e anche il primo, visto che il tempo non ci ha permesso di farne altri).

"Ed eccoci qui, intorno ad un fuocherello che dio solo sa quanto ci ho messo ad accendere, ad abbrustolire dolcetti, sperando che un orso non spunti dal nulla cercando di mangiarci, mentre raccontiamo storie di paura." ci fa ridacchiare Niall mentre fissa la sua sigaretta.

"Avete delle storie spaventose da raccontare?!" chiede Charlotte che gioca con la sua cicca. Trovo che non esista cosa meno igienica.

Tutti hanno dato il loro regalo a Sophia tranne me, non perché non ne abbia uno, ma perché voglio essere l'ultima a darglielo, così che gli resti più impresso..

"Oh io ne so parecchie." faccio un ghigno che dovrebbe risultare spaventoso mentre espello un po' di fumo e passo la mia sigaretta a Louis seduto accanto a me che sorride.

"Dio, no, non fatevi raccontare storie così da lei.." Gemma chiude le orecchie e io ridacchio.

"Oh si invece, io e Charter movimenteremo le vostre serate culi flacidi." sorride Louis. "Prima tu, poi io racconterò la mia." mi indica.

Guardo tutti i presenti. Dopo lo sfogo avuto con Sophia stamattina non riesco nemmeno a tenre lo sguardo fisso in quello di Harry che mi fissa in modo insistente.

"Poco tempo fa.." comincio con tutti gli occhi addosso.. il cerchio sembra attento, Sophia si fa un po' più vicina a Liam, Harry avvolge Gemma con la sua coperta e lei lo ringrazia con un sorriso, Niall beh è assalito da Charlotte e Taila, ma la cosa non sembra infastidirlo. "Una ragazza del college decide di non stare in camera per quella sera, vuole andare in giro, a fare festa." trattengo un ghigno mentre Louis mi porge la sigaretta. "Così.." alzo lentamente le palpebre guardando in modo inquietante Charlotte e Taila, divertita dentro di me. "Così.. una volta ritornata in stanza decide che non vuole svegliare la sua amica, e non accende la luce." Il vento fa muovere le foglie. "Il mattino seguente, quando si sveglia, la trova con un taglio alla gola, e sul muro solo una scritta" sghignazzo "col sangue" con voce lenta e calma. Adoro mettere il terrore alla gente. "Sei felice di non avere acceso la luce?"

"Che cazzo, è successo davvero?!" Niall ha gli occhi blu spalancati. Scoppio a ridere insieme a Louis, gli altri ci guardano con occhi paralizzati dalla paura.

"Tocca a me ora." sorride Louis schiarendosi la voce. "Questa è per Charlotte." ci fa ridacchiare. "Una volta c'era una donna, fissata con i suoi capelli, ci teneva che fossero in ordine anche di notte mentre dormiva.. e così." si guarda intorno. "Una sera prima di andare a dormire li lavò con acqua e zucchero e li lasciò avvolti in un asciugamano." sghignazza mentre tutti lo ascoltiamo attenti. "Il mattino seguente non si svegliò più.. e quando rimossero l'asciugamano dalla sua testa, vi trovarono un nido di ratti che le stava mangiando la nuca.."

"Io non vi voglio più ascoltare!" strilla Charlotte mentre si chiude le orecchie.

"Io ne ho una ancora più spaventosa." ridacchio. I miei occhi incontrano quelli verdi. Ho sentito che i ragazzi sono accorsi in camera sua stamattina, ma ero troppo occupata a piangere per capire che cosa fosse successo e troppo stufa dopo per chiedere se c'era qualcosa che non andava. Non distolgo gli occhi, guardo diritta nei suoi quasi a volerci sprofondare. "Gira voce che nel bosco di Hemberg, ovvero questo." tengo un'espressione seria mentre osservo gli occhi di Harry scrutare i miei. "Si aggiri una creatura di nome York.. è un bambino assassinato dalla madre all'età di 3 anni." sposto lo sguardo solo per un attimo su tutti gli altri. "Alcune persone quando sono qui sentono dei rumori, dei pianti.. così si addentrano nel bosco, e il loro cuore si intenerisce alla vista di un piccolo bambino rannicchiato su se stesso che piange, ma in realtà è York, che una volta in braccio alle persone riprende le sue sembianze.." mi guardano tutti con occhi fuori dalle orbite. "Ebbene quelle persone non sono più tornate indietro, si dice che pianga per attirare non solo gli adulti, ma anche i bambini." Mi ricompongo quando ho finito di raccontare.

Centuries 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora