"Cher" una voce sussurra il mio nome mentre un tocco delicato accarezza i capelli. "Lenson.. ho bisogno che tu apra i tuoi bellissimi occhi" la voce si fa sempre più chiara e roca, le labbra si appoggiano sulla mia tempia.
"Hai un bellissimo modo di svegliare le persone" Ridacchio mentre mi sollevo di poco dal suo petto per potermi alzare del tutto.
"Siamo già arrivati?" Gli chiedo quando non sento più il rumore dell'motore.
"Proprio così, ma c'è stato giusto un piccolo piccolo cambio di programma" lo vedo ridacchiare mentre si alza dalla poltrona e si stiracchia. Non deve aver dormito comodo come me..
"Spiegati" lo osservo mentre sposto gli occhi alla finestra del piccolo jet, non posso credere di essere in America. Insomma l'America è un po' il sogno di tutti. Eccetto degli americani perché loro qui già ci vivono, non so se rendo l'idea..
"Ehm.. ci sono state delle turbolenze e in questo momento non siamo proprio a Los Angeles." Si gratta la nuca. Come non detto, niente America?
"E dove siamo?" Chiedo con un pizzico di esitazione nella voce.
"International Ariport di Sacramento, a 523 kilometri da Los Angeles" ridacchia mentre prende il suo cappotto e lo infila con quanta più calma e tranquillità possibile.
Sgrano gli occhi per un attimo.
"Ook.. ti stai prendendo gioco di me non è così?" Sorrido non credendogli e cominciano a mettermi il giubbotto e a raccattare le mie cose.
"Non scherzo affatto" mi lascia un bacio sulla fronte prima che la Hostess entri di nuovo nella cabina.
"Signori siamo spiacenti del piccolo cambio di rotta, spero voi possiate capire e spero il servizio sia stato di vostro gradimento." Oh Dio.. quindi siamo per davvero a Sacramento?!Guardo prima lei poi Harry.
"Certamente, non si preoccupi, non abbiamo comunque usufruito molto dei suoi servigi" ridacchia mentre prende la mia mano e cammina verso l'uscita di questo mini aeroplano.
"Ok, dimmi che troveremo un modo per arrivare a Los Angeles.. dimmi che la tua testa riccioluta ha già pensato a qualcosa" non sono sicura di star pregando lui direttamente.
"Ovvio che no" mi smentisce e ride di me che alzo gli occhi al cielo.
"Fammi parlare un attimo con il capo di questo posto e vedrò di assicurarti una via per raggiungere la mia dimora e Ruth"
"Ruth?" Corruccio la fronte mentre quattro uomini della sicurezza ci aspettano alla fine della rampa di scale. Il vento è ancora più freddo qui e sta piovendo tantissimo.
"Vedrai.." è l'unica cosa che mi dice prima di affrettare il passo verso l'entrata (anche essa protetta da uomini della sicurezza) dell'aeroporto.
"Guarda il lato positivo, non ci sono fan perché non si aspettavano atterrassimo qui." Fa spallucce sistemando meglio il suo bagaglio a mano sulla spalla, una volta dentro.
A me piacciono i suoi fan, non sono sicura che io possa piacere a loro, ma di sicuro loro piacciono a me.
"Signor Styles, il signor Jackson sarà da lei da qui a pochi minuti." Sorride una delle tante donne in divisa che lavora qui.
Dal posto in cui siamo posso vedere la sala d'attesa per i voli.. e posso dire che è stracolma di persone. Alzo perciò gli occhi ai display che annunciano le partenze degli aerei.
Un forte tuono mi distrae per poco e stringo un po' di più la mano di Harry, poi porto di nuovo la mia attenzione agli schermi.
Su ognuno di essi sono proiettati venti voli che hanno come partenza o come destinazione questo aeroporto.. e dei venti diciotto sono stati sbarrati da una linea rossa con su scritto cancellato.
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Centuries 2
FanfictionL'improvviso rilascio di energia termica e meccanica creano un'esplosione. Questa può essere di diverse misure. Il fenomeno contrario è l'implosione: un po' quando esplodi dentro. Odio le lezioni di chimica, le ho sempre odiate, ma ora, questa pre...