Capitolo 94

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Sono passati troppo velocemente i 15 giorni successivi alla nostra tregua. È stata una vera e propria tregua adesso che ci penso.. non abbiamo litigato più.. Niall ci ha anche definiti sdolcinati, ma non penso che noi lo siamo, quel trono lo detengono Sophia e Liam..

"Benvenuta nel mio regno piccola" ridacchia Harry mentre appoggia la sua borsa su una delle due poltrone della "piccola" cabina del suo "piccolo" jet privato..

Eh già.. dopo che ha saputo per cosa in realtà mi avesse contattato Russell ha deciso che poteva benissimo accompagnarmi a LA, perché, caso del destino, a detta sua, hanno un intervallo di circa 10 giorni prima che ricomincino il tour. Sono stata più che Felice di questo a dirla tutta non mi piace stare da sola e tantomeno mi piace stare da sola in un posto in cui non conosco.

Lo so, sono spesso contraddittoria, ma che volete.. Sono fatta così, quando la solitudine incombe su di me in certi momenti è anche ben accolta, in altri preferirei stare con la persona peggiore al mondo pur di non passare nemmeno un attimo in solitudine.

Questa cabina è davvero magnifica, il lusso la ricopre come uno strato di sudore coprirebbe la pelle di un vecchio obeso in una giornata afosa d'estate.. che orribile paragone.

Appoggio la mia borsa in uno degli altri tre seidili restanti e mi do all'esplorazione mentre Harry parla con la hostess e poi con il capitano di bordo.

"Lei è.." mi indica e io mi avvicino.

"Charter Lenson" do loro la mano. Dagli sguardi sembra che si aspettino la mia nomina, ovvero il perché sono sul jet privato del signor Harry Styles. "E basta" aggiungo con un sorriso mettendo in visibile imbarazzo i due dell'equipaggio.. Harry trattiene una risata.

"Ok.. penso che dovremmo darci una sbrigata, prima arriviamo a quel aeroporto meglio sarà" sfrega le mani l'una all'altra e il braccialetto d'argento che porta nella mano sinistra emette un suono così piacevole da provocare in me un sorriso.

"Bene signori.." sorride il 'capitano' "Penso ci siano delle turbolenze, visto il pessimo tempo che ci regala Cardiff" se sta tentando di rassicurarci ci sta riuscendo malissimo, parlo per me almeno. "Dovremmo essere a LA per i tempi prestabiliti comunque" si rimette il cappello mentre la ragazza di prima sparisce dietro una piccola porta. Quando anche il capitano va via rimaniamo soli, lì dentro, ad aspettare che questo piccolo aereo ci porti via da tutto.

"Dio non sono mai stata in america." dico super entusiasta, talmente entusiasta da saltare al suo collo ed abbracciarlo.

"Devo ricordarti che non è merito mio, sei stata tu ad avere il lavoro con Russell James.. io ti faccio solo da tassista ed Hotel." sorride mentre mi prende la mano e ci andiamo a sedere sulla sua poltrona. "Sai ho una piccola sorpresa per quando arriveremo a casa mia."

Mi alzo dalle sue gambe e vado verso la mia borsa. Tolgo il giubbotto e lo metto lì poi tiro fuori il telefono e un elastico per legarmi i capelli.

"Devi sapere che la casa che ho ad LA è quella che considero più propriamente casa mia, perché ci passo davvero davvero molto tempo; è il mio rifugio e di conseguenza è anche la casa più abitata per così dire." ridacchia un po' nervoso.

"Wow.. mi aspetto grandi cose signor Styles." lo faccio ridere mentre prendo il telefono e guardo l'ora. Sono le 21:00 adesso qui, considerando che da cardiff a Los Ageles c'è un fusorario di circa otto oro.. la dovrebbero essere le 5 di mattina; quindi se metto in conto che il viaggio durerà almeno 10 ore abbondanti, sappiamo che quando arriveremo lì saranno.. le 3 del pomeriggio si. Diavolo non sapevo che le lezioni di calcolo mi sarebbero tornate così utili.

"Devi aspettarti grandi cose piccola." ridacchia appena prima che la hostess entri nella piccola cabina e dica di allacciarci le cinture per il decollo.

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