Capitolo 174

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'Il buongiorno si vede dal mattino'

Oh si, cavolo, chiunque abbia detto tutto ciò era un fottuto genio. Magari non è così, di certo però non ti lamenti se ti svegli nel letto del ragazzo della tua vita, che dorme beato mentre cerca di coprirti come meglio può con la trapunta dopo averti in precedenza spogliata. Ecco, svegliarsi accanto ad Harry è la mia definizione personale di 'buongiorno', nel senso che non potrebbe esserci un inizio migliore per le mie giornate, solitamente, di merda.

"Continua a fare fottutamente freddo." si lamenta con gli occhi chiusi mentre mi stritola tra le sue braccia tatuate come se potessi essere l'unica fonte di calore su tutto il pianeta terra.

"Buongiorno anche a te Harry.." alzo gli occhi al cielo.

"Andiamo.. ma senti che freddo, pensavo che mio padre pagasse le bollette, come mai il riscaldamento non va?" sbuffa di nuovo lasciando un dolce bacio sul mio collo.

"Magari è semplicemente rotto." gli faccio notare.

"Sarà.." fa spallucce guardandomi poi, finalmente negli occhi, con i suoi verdissimi. Un sorriso sghembo, che ha da quando è bambino, gli dipinge il volto, facendomi leggermente arrossire. "Non ho ancora detto nulla e già arrossisci, sei così imbarazzante." mi prende in giro prima che io gli faccia la linguaccia. "Come ti senti?" chiede continuando a tenere su quel fottuto sorriso sornione.

"B-bene." arrossisco ulteriormente. "Solo un po' indolenzita." spiego e sorride di più.

"Mi dispiace." dice a un centimetro di labbra.

"Non è vero." sorridiamo entrambi prima che io lo spinga via da me. "Ho bisogno di una doccia. A che ora partiamo oggi?" gli chiedo tentando di coprirmi come meglio posso con uno dei tanti lenzuoli sparsi sul letto.

Sorride avvolgendosi nel caldo delle coperte mentre mi guarda andare in giro come se fossi un fantasma.

"Penso dopo pranzo, giusto perché ieri mio padre mi ha detto che Margaret ci teneva molto a non farci andare via a pancia vuota." sospira mentre raccolgo i miei vestiti, i miei pochi vestiti.

"Beh, gentile da parte loro. Non è stata poi così terribile la permanenza qui. No?" chiedo sperando che non dica nulla di offensivo verso la sua nuova famiglia.

"Non mi interessa molto sinceramente. Sono venuto qui solo per papà, Margaret non la sopporto, e Natalia uguale."

Nel frattempo mi cambio, mettendomi le mutande e la mia t-shirt bianca. Avanzo fino a sedermi sul bordo del letto, lui appoggia la testa sulle mie gambe e io accarezzo i suoi capelli.

"Come mai questo astio nei loro confronti?" gli chiedo con cautela.

"Non so.." circonda le mie gambe con le braccia. "Penso sia per il fato che l'unica donna con cui ho visto mio padre fino ad adesso è mamma. Con Robin è diverso perché è entrato nella nostra vita da tanto.. so che è incoerente ma è così. E poi lui non mi ha dato il dono di orrendi fratellastri o sorellastre per fortuna."

"Capisco quello che dici ma non sono pienamente d'accordo." alza di poco la testa per guardarmi. "Insomma Harry, i tuoi genitori sono felici, tu sei felice, Gemma lo è a sua volta, la vostra famiglia è una famiglia felice, non per forza bisogna essere uniti e vivere sotto lo stesso tetto, o amare determinate persone per essere felici.. siete una delle famiglia più belle che abbia mai visto, e questo forse perché siete un po' la mia seconda famiglia, e certe volte siete state anche la prima." prendo un grande respiro. "So che per me è facile parlare, che magari, nonostante quello che ti ho detto non riuscirai a cambiare il tuo atteggiamento nei confronti di Margaret.. ma credo solo che tu debba darle una chance. Non è cattiva, e ho visto che ti vuole bene, anche se non ti ha mai visto tanto." faccio spallucce. "è di questo che dovrebbe importarti, dell'amore che ricevi, e tu ricevi amore da tutti e due i tuoi genitori, incondizionatamente, e dovresti approfittare di questo.. perché non restano per sempre con noi."

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