Spero sia una cosa veloce, non mi è mai piaciuto, e mai penso mi piacerà, stare in giro per negozi per più di un'ora, e a quanto ha detto Harry ci toccherà patire per almeno tre se non quattro ore di fila. Quello che andiamo a fare al Rosamunde Atelier è strettamente collegato ai Fashion Awards che si terranno a distanza di due settimane. Sono molto emozionata, mi tocca dirlo, so che questa volta Harry avrà un ruolo principale, che è quello di presentare il Best Look, e io non vedo l'ora di vederlo nelle vesti di un quasi presentatore.
"Spero che quell'idiota non ci metta un'eternità." sospira mentre parcheggia la macchina. Si sta riferendo a Russell, che, essendo anche lui invitato agli Awards, ha decido che poteva benissimo rompere i cosiddetti gioielli di famiglia a me ed ad Harry, venendo con noi.
"No, gli piace essere puntuale, penso che lo sarà anche questa volta." ridacchio per la sua espressione infastidita. Fuori il sole splene alto, ed infondo questo bel tempo porta un po' di sereno anche in me. Stare qui a Los Angeles si rivela essere parecchio rilassante, insomma, questa città è un po' il centro della vita, il mio lavoro con Russell si orienta da queste parti, la maggior parte delle cose che è Harry a dover fare si trovano qui.. ed infondo penso che abbia scelto di vivere qui proprio per questo: è un po' un centro di controllo.
"Non essere così imbronciato Harry.." ridacchio quando siamo scesi e lui ha chiuso la macchina. "Non sarà poi così orribile, questa è la prima volta che ti accompagno a scegliere il tuo vestito." intreccio le mie dita alle sue.
"In teoria, sono io ad accompagnare per la prima volta te, tu sei già stata con me a Londra.." sorride. Si riferisce a quell'atelier in qui andammo perché lui scegliesse uno dei tanti vestiti che gli sarebbero serviti per un evento più che mondando, ma come mi ricordo di questo, mi ricordo anche che io non fui proprio lì quando lui scelse il suo vestito, poiché la famigerata Kendall ci raggiunse ed io me ne andai.
Non voglio comunque stare qui a ripetere alle nostre menti qui momenti poco piacevoli, così decido di lasciar stare."Sei ansioso di vedermi indossare un sacco di vestiti per te.." sorrido in modo malvagio alla sua espressione leggermente accigliata.
"M-molto." balbetta, aumentando, a dismisura, il mio divertimento.
Mi faccio più vicina a lui mentre finalmente lasciamo l'affolato parcheggio per poterci avvicinare sempre di più al negozio pieno di vestiti costosissimi, con delle vetrine imponenti, manichini delle marche più rinomate del mondo; alta sartoria italiana e francese, capolavori spediti qui direttamente dalle capitali della moda: Milano e Parigi.
Harry sembra irrigidirsi leggermente e io mi ritrovo a scrutare il punto che lui stesso sta fissando così intensamente. Purtroppo, non riesco a mettere a fuoco distintamente, visto e considerato che mi trascina velocemente via da li, verso il negozio, a un passo più felpato e veloce.
"Harry, ma che diavolo hai?" ridacchio.
"Giornalisti Cher, ci stanno dietro da Bunker Hill.." sbuffa mentre io finalmente riesco a vedere i tre uomini muniti di macchine fotografiche; solo ora mia accorgo dell'assordante rumore dei loro continui scatti.
"Non li avevo visti.." sospiro seguendolo con passo veloce.
"Beh, loro hanno di sicuro visto noi." cerca di rassicurarmi, di farmi capire che è tutto ok, che la nostra giornata non andrà a monte a causa loro, con un sorriso; e ci riesce magnificamente.
Spinge la grande porta di vetro con facilità e non appena siamo dentro, mi sento leggermente più al sicuro da tutti gli scatti di quelle odiose persone. Mi assale l'angoscia pensare che Harry viva costantemente con questo.. Vedere la tua privacy essere ridotta a nulla deve fare proprio schifo.

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Centuries 2
FanfictionL'improvviso rilascio di energia termica e meccanica creano un'esplosione. Questa può essere di diverse misure. Il fenomeno contrario è l'implosione: un po' quando esplodi dentro. Odio le lezioni di chimica, le ho sempre odiate, ma ora, questa pre...