Capitolo 135

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"Sei sicura di quello che fai?" mi deride Sophia.

"Ringrazio mio padre per avermi quasi costretta a prendere sia la licenza per le moto che quella per la macchina.. Non potrei fare tutto questo altrimenti." ridacchio mentre chiudo la cerniera davanti della tuta.

"Posso ancora decidere di non venire con te, giusto?" ride mentre si sistema il casco.

"Sali in sella, portiamo questa bella Harley ad Harold, cercherò di andare piano, promesso." la derido.

La situazione è questa attualmente: io che decido di tornare in America dai ragazzi facendo una sorpresa un po' a tutti, tranne che a Louise che è l'unica a sapere quello che sto, o stiamo, per fare. Dopo aver comprato il portachiavi, ho deciso che finalmente era arrivato il momento di mettere in pratica tutti gli insegnamenti della scuola guida.. Ho già montato su una moto prima d'ora, ma mai una così maestosa e bella. Perciò, ho deciso che invece che raggiungere i ragazzi direttamente dov'erano, ovvero a Washington, potevo tranquillamente passare io a ritirare la moto, e Sophia, così che potessimo portarla noi ad Harry.

Solo papà ed Aileen sanno che sono partita, Gemma ne è all'oscuro, perché evito accuratamente di parlarle, non mi va sinceramente di sentire le sue solite scuse, so che la sua vita è sua, e so che sono alquanto patetica a dirle di non stare con un ragazzo che la fa star male quando la prima a farlo sono io.. Ma mi sento semplicemente arrabbiata con lei, quindi per ora non abbiamo ancora avuto un dialogo, a distanza di circa 3 giorni.

Sistemo il casco, controllo che anche Sophia lo abbia infilato come si deve, visto che non voglio vite sulla coscienza, e poi faccio un cenno di saluto al tizio che ci ha rilasciato la Harley, prima di partire ed immettermi in strada.

Sophia si tiene a me e mi fa ridacchiare quando la sento invocare il cielo mentre continua a nascondere il più possibile la testa sulla mia schiena.

"Ad Harry piacerà questa sorpresa." parla poi.

"Lo spero tanto."

Harry's POV

"Mi porterai a fare un giro non è così?" chiede Lux, in braccio a me, con i suoi soliti auricolari di protezione rosa, mentre facciamo il giro dello stadio. Consuetudine..
"Certo che si, bisognerà vedere se tua mamma te lo lascerà fare.. sai sembra davvero incavolata nera con me." ridacchia.

"Non si dice quella parola.." mi rimprovera mentre passiamo tra i posti ancora vuoti, quasi pronti per il concerto di stasera. Ci sediamo in uno dei posti più lontani dal palco e lo osserviamo con attenzione.

"Ho detto incavolato, non in-"

"La la la la.. non voglio sentirti." mi fa ridere mentre appoggia le mani sopra gli auricolari per non ascoltarmi. Glie li ho comprati io quegli auricolari di protezione, è piccola, ed è quasi sempre con noi, e quasi sempre c'è molto casino, quindi meglio non rovinarle il giovane udito.

"Dov'è Cher?" chiede guardandomi.

"In Inghilterra." le sorrido.

"Perché non è qui con te? Mamma mi ha detto che state insieme, però io lo sapevo da sola che state insieme, vi ho visti sulla tv." parlotta con un espressione seria mentre gioca con la sua gonna blu.

"Ha delle cose da fare, penso." sospiro mentre guardo alcuni ragazzi sistemare delle luci.

"Ma verrà a trovarti?"

"Lo spero."

Resta in silenzio per un po'. "Mi sembri triste ultimamente, ti manca?"

Annuisco semplicemente. A lei posso dirlo, perché so che è brava a mantenere i segreti e a farsi i fatti suoi, senza andare in giro a spifferare le mie cose, perché infondo ha solo 5 anni.

"Vuoi una Digol?" mi porge una caramella. "A me fanno bene quando sono triste, però le mangio di nascosto perché mamma dice che fanno venire le carie." alza le labbra in modo da farmi vedere i denti, la mano ancora a porgermi le caramelle.

"Tua madre è troppo protettiva, sarai una gran ribelle da grande." rido. Poi penso a Cher, anche lei era una bambina così dolce prima che l'odio di sua madre la trasformasse in un enorme ammasso di insicurezza? Anche lei era così?

"Harry!" mi richiama una delle guardie.

"Dimmi Paul." rispondo e l'eco che si forma, visto che siamo più o meno ai poli opposti dello stadio, diverte Lux che toglie gli auricolari per sentirci meglio.

"Devi mangiare qualcosa prima del concerto, e Louise rivuole sua figlia."

"Scendiamo tra un attimo."

"Bene"

"Ok"

Non la smettiamo più perché vedere Lux così felice, fa felici un po' tutti, è la nostra mascotte per così dire.

"Allora vogliamo andare a vedere che vuole tua madre?" faccio roteare gli occhi al cielo.

Annuisce divertita e mi viene in braccio.

"Tra un po' è il mio compleanno, mi canti 'Tanti auguri' dal palco come hai fatto con Owen?" gioca con i capelli.

Si, è nostra consuetudine che durante le pause tra una canzone all'altra, ci perdiamo per fare auguri a persone tra il pubblico e quelli del nostro staff. Qualche volta li facciamo anche salire sul palco, e a Louis è venuta la geniale idea di farli sedere su di me mentre gli cantiamo la canzone..

"Certo che ti canto 'tanti auguri'.." le lascio un bacio sulla fronte prima di lasciarla a terra perché vada da sua madre.

"Qualcuno sa dov'è il mio deodorante?" Liam mi passa davanti in topless cercando vestiti e quant'altro prima dell'inizio del concerto.

"L'ultima volta lo aveva preso Niall"

"Lui ha detto che lo avevi tu" mi guarda.

Liam è l'unico a portare il deodorante, noi altri ci dimentichiamo sempre, e quindi spesso capita che qualcuno se ne impossessi senza permesso.

"Sono sicuro che ti ha mentito." rido mentre continuo a camminare fino ad arrivare da Piter, che mi sistema il microfono lo ringrazio prima di andare a cercare qualcosa da mettere sotto i denti.

Charter's POV

Quando arriviamo è troppo tardi, il concerto è già iniziato e addio sogno di sfrecciare davanti ad Harry con la sua moto.

"Uffa.." sospira Sophia mentre si sistema i capelli. "Pensavo che tutto questo sarebbe almeno servito a qualcosa.."

"Non ci rimane che aspettarli qui" sbuffo lasciandomi andare su una panca di legno.

"Oppure.." il suo sorriso diventa più malvagio di quanto io abbia mai visto.

"Oppure?"

"Oppure possiamo andare a goderci un concerto gratis" sorride prima di afferrare il mio polso e trascinarmi con lei.

"Sophì" cerco di fermarla mentre non fa altro se non aumentare il passo. La gente ci guarda in modo strano per come siamo vestite e per come stiamo correndo.

"Scusate, permesso, e fateci passare.." La facevo una tipa più paziente.

Quando arriviamo dietro al palco la musica si sente davvero troppo forte per i miei gusti, ma a quanto pare non per Sophia che si mette comoda seduta per terra.

"Non ero mai stata su una moto così prima d'ora." parla guardandomi con un luccichio negli occhi. "Voglio prendere anche io una licenza come te."

Ed è in quel momento che passa affianco a noi Lux, sta per sorpassarci ma torna indietro per osservarci meglio, la invidio così tanto per queli auricolari rosa che ha sempre, ne avrei bisogno anche io.

"Ciao!" esclama buttandosi addosso a me ed abbracciandomi. "Ciao!" ripete di nuovo e va ad abbracciare Sophia.

Si siede per terra come noi. "State aspettando Liam ed Harry?" chiede poi guardandoci.

"Si." risponde Sophia per tutte e due.

La bimba tenta di nascondere un sorriso.

"Che succede?" le faccio il solletico.

Ride e si dimena.. "Harry sarà così felice di vederti."

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