Il rumore di un insistente bussare alla porta mi sveglia dal sonno tormentato in cui ero caduta. Quando apro gli occhi mi ritrovo sull'amaca del soggiorno, la tv spenta, e i raggi deboli del sole che penetrano in salotto. Bene, tutti felici oggi.. che palle.
Mi alzo a fatica, rischiando di cadere solo per poter andare ad aprire la porta e urlare in faccia a chiunque vi sia dall'altra parte.
"Arrivo porca miseria." sbuffo mentre apro per poi trovarmi davanti Claus, talmente sorridente che mi fanno male gli occhi a guardare i suoi denti così bianchi.
Mi strofino con il dorso della mano un'occhio per scacciare via del tutto il sonno.
"Buongiorno" la sua voce è troppo acuta e felice.
"Fanculo." bofonchio mentre gli do le spalle e chiamo a gran voce la mia amica. "Gemma alza il tuo culo schifoso dal letto, c'è l'ebete della porta accanto." lascio aperto perché possa entrare mentre mi dirigo verso il piccolo ripiano della cucina per potermi fare un bel caffè, talmente amaro che mi rimarrà il gusto in bocca da qui all'eternità.
"Di buon umore anche oggi vedo." si mette seduto su una delle sedie della cucina.
Solo in quel momento noto che ho addosso, ancora, solo, la maglia di Harry. Ma mi veste come un vestito quindi non mi preoccupo molto, e poi non mi interessa nulla se c'è questo idiota qui.
"Non rompere di prima mattina Claus." sospiro stanca appoggiandomi al bancone.
"Non devi aver dormito molto."
"Tu dici?" sgrano gli occhi per un attimo. "Magari la colpa è di un deficiente che pensa di andare a bussare alla porta dei vicini come se non avesse una cazzo di vita." Mi sorprende che non si offenda mai. Dopo un po' perdi anche il piacere di dargli contro se questo non reagisce.
"Sii gentile." parlotta Gemma entrano in cucina perfetta nel suo pigiama rosa con i coniglietti. "Buongiorno gente." sorride dandomi un bacio sulla guancia. "Ciao Claus. Ormai potresti addirittura trasferirti qui, passi più tempo con noi che nella tua modesta dimora. "
Il mio telefono vibra sul ripiano della cucina, e non appena vedo il nome scritto sul display alzo gli occhi al cielo ridacchiano.
"Principessa!" urla talmente forte che sono costretta ad allontanare il telefono dall'orecchio. Devono averlo sentito anche i due.
"Buongiorno anche a te."
"Ohh.. quanto mi era mancata la mia Charter."
"A me tu non molto devo dire."
"Non offendere i miei sentimenti, so che sotto sotto mi vuoi bene." mi fa sorridere. "Come stai?" diventa subito più serio.
"Vuoi davvero sentire questa risposta?" ridacchio amareggiata appoggiandomi al bancone, Gemma mi lancia delle piccole occhiate rassicuranti, Claus mi guarda in modo curioso. "Diciamo che fisicamente, l'incidente non ha lasciato danni permanenti. Ma qualcun'altro lo ha fatto eccome.." parlo lentamente girando il cucchiaino nel caffè.
"Ci credo che qualcuno ti ha lasciato dei danni permanenti, insomma Niall ti ha tirato una pallonata assurda.. come può non averti lasciato dei segni permanenti?!" mi fa ridere. "Eccetto gli scherzi, so che non è facile, non lo è nemmeno per noi." sospira.
"Per lui è più che facile ne sono sicura. Ma non è di questo che voglio parlare, non più ormai." Sospiro prendendo un sorso di caffè. "Mi hai chiamata per..?" lo faccio ridere.
"Perché.." allunga la parola. "So che Sophia te ne ha già parlato, del suo compleanno intendo, ma devi sapere che sarò io ad organizzare... e volevo avere la certezza che ci sarai anche tu, e Gemma ovviamente."
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Centuries 2
FanfictionL'improvviso rilascio di energia termica e meccanica creano un'esplosione. Questa può essere di diverse misure. Il fenomeno contrario è l'implosione: un po' quando esplodi dentro. Odio le lezioni di chimica, le ho sempre odiate, ma ora, questa pre...