Capitolo 142

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Harry's POV

"Abbiamo bisogno solo di un minuto, puoi andare a prendere un caffè, non saremo così orribili con lei, te lo prometto." Gemma mi accarezza la spalla mentre osservo mia mamma e Domenic come per accertarmi che non accadrà seriamente nulla a Charter se io decido di lasciarla sola con questo branco di imbecilli. Annuisco sollevandomi non poco.
"Ok, ma pochi minuti, torno tra poco, il tempo di prendere qualcosa da bere."

Due settimane e tre giorni, migliora, fuori pericolo, hanno detto.. non è possibile spiegare quanto io mi sono sentito sollevato una volta sentite quelle parole.

Un caffè al bar, giusto per lasciare un po' di privacy alla sua famiglia di vederla senza me tra i piedi e potrò tornare dentro.

Gemma's POV

"Ok.. Charter, questa è la quarta volta che cambiamo i fiori della tua stanza, farai meglio a darti una svegliata prima che l'ospedale dichiari bancarotta a causa delle spese per te." ridacchia una delle infermiere più gentili che io abbia mai incontrato, Doni, è simpatica e si prende cura di Cher come se fosse sua figlia e secondo me, infondo infondo, anche Cher si sente sua figlia.

"Sta meglio, ve lo ha detto il dottore?" ci sorride l'infermiera con addosso un sorriso quasi contagioso, il lavoro che fa deve aiutarla ad essere ottimista. "Anzi ha detto che è fuori pericolo e io sono sicura che si riprenderà, è una ragazza forte e cambierebbe l'opinione che molti hanno di lei se si lasciasse andare così." ci fa ridacchiare, Domenic, tra un sorriso e l'altro, si asciuga gli occhi.

"Vi lascio stare, avete cacciato con la forza anche Harry non è così?" continua a far ridere mia madre prima di uscire definitivamente dalla stanza.

"Quel ragazzo è talmente disordinato.." parla mamma mentre si affretta a sistemare le cose che Harry ha lasciato in giro, chitarra, manoscritti, auricolari, Cd, magliette, scatole di biscotti (unica cosa che mangia) e cose varie.

"Ah, cavolo, sto passando il momento peggiore della mia vita." ridacchia Domenic sedendosi accanto a lei, nella poltrona che di solito è Harry ad occupare. "Quando se n'è andata Rossalie, un po' mi ero anche preparato, perché sapevo da tempo che avesse un cancro, ma adesso.. è successo tutto così, dal nulla." sospira facendo un debole sorriso alla figlia.

Sembriamo tutti di un umore migliore questa mattina, che sia il sole che splende nel cielo per la prima volta da quando siamo qui? Non scarterei di certo l'idea.

"Ti siamo tutti vicino Dom, siamo vicini a tutti voi.. seriamente, per qualsiasi cosa voi abbiate bisogno, tu, Aileen, Charter, saremo sempre qui, te lo assicuro. Siete sempre stati parte della nostra famiglia e questo non cambierà mai." sorride mamma mentre gli appoggia una mano sulla spalla per confortarlo.

"Questo è poco ma sicuro." annuisco io avvicinandomi a loro. "Lei" indico Charter "è la sorella che Anne non mi ha mai dato." li faccio ridere.

Sospiro. Penso che a Cher faccia bene avere intorno qualcuno che sorride, può darsi che la metta il buon umore, non si sa mai.

"Sono passate più di due settimane, non ho idea di come andranno le cose a questo punto." parla di nuovo suo padre abbassando la testa.

Passano interminabili minuti si silenzio.. e io sto per scoppiare in uno dei miei soliti interminabili discorsi che rimproverano Charter per qualcosa che sta, o meglio, non sta facendo..

Charter's POV

"Questo devi deciderlo tu piccola mia, devi decidere se diventare invisibile agli occhi di tutti, provando nient'altro se non il vuoto, o se tornare ad essere la solita te stessa, con tutti i sentimenti e le difficoltà che questo comporta."

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