Capitolo 169

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Harry's POV

Niente sole, nemmeno oggi. Il fottuto meteo aveva detto che ci sarebbe stato il fottuto sole, ed invece un cazzo.. niente, pioggia anche oggi. Dio quanto odio l'Inghilterra per questo. Vorrei potermene andare subito, a Los Angeles, da Ruth, dai miei amici, dai miei compagni di band (i quali non si risparmiano di spiaccicarmi in faccia il fatto che si stanno godendo tutto quanto prima dell'inizio dell'ultima parte del tour, prima della pausa). Cosa faccio per riportare l'equilibrio in me? Ricordo a me stesso che ho accanto una delle donne più emozionanti e carismatiche del mondo, e che la amo, e che probabilmente se c'è lei accanto a me, ogni posto del mondo è accettabile. Anche questo schifo di cittadina sperduta in mezzo ai boschi.

Beh, dormire con Charter ha come al solito i suoi pro e i suoi contro. La cosa confortante che i pro sono molto più dei contro, a dire il vero l'unico contro è solo uno, e anche quello potrebbe essere più un pro, ma non voglio ancora farlo passare da quella parte.. nel senso, il fatto che lei tenga la sua gamba nuda, in mezzo alle mie, precisa come un chirurgo ad appoggiarla sull'inguine, è davvero stressante per me..
Non so se avete afferrato il punto.

Prendo una grande boccata d'aria. Non so che ore siano, e sinceramente nemmeno mi interessa, ma fuori è ancora quasi buio, ma suppongo sia più per via del tempo di merda che per l'orario. Charter mi è sembrata decisamente stanca, fottutamente troppo stanca, lo ha notato mio padre che l'avrà vista si è no 3 volte nel giro degli ultimi 20 anni.. e l'ho notato anche io, purtroppo o per fortuna. Ho notato che è dimagrita, troppo, che non mangia come dovrebbe. Ovvero, magia quando è felice e si rifiuta categoricamente di mangiare quando è stressata, cosa che è parecchio in questo periodo, tra il fottuto ciclo di merda e io che le chiedo di fare la mia fidanzata per mio padre.

Accarezzo la pelle lattea delle sue gambe lisce, con gli occhi chiusi, beandomi dei suoi respiri sul mio collo e del suo profumo sulle mie lenzuola, non voglio che vada via, per nulla al mondo. Il momento più felice della mia vita è stato quando una volta, non ricordo dove stessimo andando, Niall entrando in macchina con me, non appena ha appoggiato il suo culo irlandese al sedile, ha detto: "che diavolo amico, hai addosso il profumo di Charter perché ti ci lavi come se fosse acqua, o è lei che ti sta addosso a tal punto da appiccicartelo?". Mi ha semplicemente migliorato la giornata.

Adoro il profumo di Cher, ed adoro averlo addosso, adoro avere addosso anche lei.. ma questi sono dettagli.

Si fa più vicina, cercando calore sul mio petto, appoggiando una mano su di esso, e strofinando il suo viso sul mio collo.. muove i piedi, cosa che non dovrebbe fare vista la loro posizione, ma di questo è ignara quindi posso anche perdonarglielo.

"Buongiorno H." sorride contro la pelle dell'incavo in cui ha nascosto il suo viso assonnato. Sorrido.

"Buongiorno Charter." Mi abbraccia, avvolgendo le braccia attorno al mio busto. "Non mi hai sporcato le lenzuola di rosso, giusto?!" ridacchio.

"Sei disgustoso.." ride con me. "Ma a che cosa diavolo pensi di prima mattina?"

"Considerando che a) non penso e b) non è prima mattina.. aggiungerei che c) la cosa a cui sto pensando è la tua bellissima gambe tra le mie, più precisamente sul mio..-"

"Non dirlo ti prego.." ride esasperata.

"Cazzo."

"Oh mio Dio Harry sei ingestibile." ride di più e io la avvolgo tra le braccia più forte che posso, perché lei possa restare con me anche quando non ci sarà per davvero.

"Spero che Natalia non dica a sua madre che non ho dormito con lei." sbuffa nel mio abbraccio.

"Non dovrebbe importati molto. Margaret e Natalia sono due molto casa chiesa, per il periodo in cui avrai a che farci preparati a commenti super casti." ridacchio.

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