Capitolo 157

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"Sei felice di essere qui?" mi chiede Claus mentre ci addentriamo un po' di più nella folla di bambini, adolescenti e persone come noi, che non hanno mai nulla di davvero interessante da fare e che preferiscono scappare dai problemi.

Ecco a dirla tutta, non so nemmeno perché ho accettato questo invito al Luna Park, ma nel momenti in cui me l'ha chiesto, sembrava più alettante di stare a casa da sola con Harry, che a quanto pare non mi ha mai detto tutto quello che io dovrei sapere invece. Ho sempre odiato che mi nascondesse le cose, e se c'è una cosa che non ha mai smesso di fare, anche dopo che mi ha lasciata, è stata nascondermi le cose. So che è meglio non sapere tutto, ma perché nascondermi che hai dormito per 2 settimane su una sedia accanto al mio letto d'ospedale? Perché cercare il mio odio?

Ho così tante domande, che quando lo vedo mi sento di nuovo come quando l'ho rivisto dopo 5 anni, piena di domande come una bambina, ecco come. Ma questa cosa mi imbarazza, lui mi imbarzza, arrossisco anche se è solo presente, non posso farci nulla, ha sempre avuto questo effetto su di me e credo che non smetterà mai di averlo.

"Ehm.. si." faccio un sorriso tirato. "Però Claus, solo come amici." ci tengo a precisarglielo.

Mi guarda con un po' di delusione.

"Sai, poco prima che tu arrivassi a casa, ho avuto una piccola discussione con Harry." ridacchia grattandosi la nuca.

"Hai avuto una discussione con lui?!" chiedo accigliandomi. Annuisce. "Su che cosa?"

"Non è per davvero importante, è solo che è così fastidioso, ma riesce sempre a dire l'ultima parola. Chiude con certe frasi d'effetto che non riuscirai mai a battere." sembra stressato ma io invece sorrido sotto i baffi, perché conosco Harry, so come può essere cocciuto, è stato cocciuto con me così tante volte, che Dio.. nessuno può immaginare quanto possa essere testardo, ed è vero, ha sempre l'ultima parola.

"Si, credo che sia parte di lui." ritorno seria.

"Non voglio parlare di lui comunque." sospira poi. Sembra quasi infastidito a nominarlo, e la cosa mi fa piacere per un certo verso perché non ho per nulla voglia di parlare di lui o anche solo di ricordarmene.

"Ok, che vogliamo fare?" sorrido guardandolo.

Harry's POV

Che schifo di città. La odio così tanto, ogni volta che mi ricordo di essere qui, mi viene voglia di spaccare un muro a fora di pugni. O forse sono solo molto incazzato.

Non posso crederci che lei abbia per davvero accettato di uscire con un pallone gonfiato simile. Quella che conosco io non lo avrebbe mai fatto, poco ma sicuro. Com'è che le persone tendono così tanto a cambiare? Cos'è che gli affascina così tanto da arrivare a questi repentini cambi di personalità? Sembra che io nemmeno la conosca.

Mi ritengo davvero un idiota anche solo per aver litigato con quel ragazzo quando la resposabile di tutto è lei e nessun altro. So che l'ho lasciata, me ne ricordo ogni volta che la guardo, ma come cavo lo fa a non capire che questo non significa che io ho smesso di amarla?

Parcheggio in un posto abbastanza periferico, un piccolo bar, da fuori sembra abbastanza squallido, si è quello che mi ci vuole, assolutamente.

Sono un incoerente del cazzo, mi sono fatto non so quante ragazze in questo periodo, eppure me la prendo con lei se decide di uscire con un ragazzo.

Il problema è che noi usciamo con altre persone per due motivi diversi: io mi scopo altre ragazze perché mi manca lei, lei esce con un altro ragazzo perché vuol dire che è diventata forte abbastanza da mettermi da parte e magari dimenticarmi.

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