Capitolo 125

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Come rimisi piede dentro quella strafottuta stanza di hotel sentì la testa cominciare a scoppiarmi per tutte le persone che vi erano dentro. Nella mia testa avevo cercato di non lasciare all'idea di Harry e Kandall insieme, di farsi strada, anche se ammetto, Russell ha dovuto richiamarmi più volte per farmi prestare attenzione. La cosa positiva dell'essere andata lì prima? Ho potuto ammirare tutto il posto in cui si terrà l'evento, ed ora sono più sicura di dove e come muovermi, per il resto, solita merda, solita vita.

So che tra i due sono io quella ad avere un problema, un problema che lui stesso mi ha creato, ma non posso nascondere di certo il fatto che ho qualcosa che non va. Non c'è nulla di più brutto che sentirsi in questo modo credetemi, sentirsi troppo poco per la persona che si ha accanto, perché ci pensi, 'Diavolo Harry Styles lo vorrebbero tutte' e poi dici 'e io? chi vorrebbe me? che cosa ho da offrirgli?'.

"Porca miseria ma cosa diavolo pensate di fare voi due?" Louise mi afferra per l'avambraccio e mi trascina in un angolo. "Quanto hai fumato?" continua senza fermarsi un attimo. Assumo un'aria annoiata.
"Ascolta.. io non so che cosa sia successo, ne perché sei sparita con così largo anticipo, ma consiglio ai vostri culi inglesi del cazzo di adeguarsi alla situazione, tra sei ore hai l'evento più importante della tua vita, vedi di toglierti quell'aria da teppista inglese dalla faccia per amor di Dio." mi fa ridere e mi segue.

"Non so che cosa sia successo prima tra te e Harry, ma penso che costerà più l'acqua che ha sprecato stando ore sotto la doccia inutilmente, che tutta questa baracca.." continua a ridacchiare mentre cammina da una parte all'altra del soggiorno e io mi metto semplicemente seduta in un posto libero del divano, tirano fuori una sigaretta e cominciando a fumarla. Non importandomi di far scattare l'allarme anti incendio, sarebbe proprio figo anzi, vedere tutte le persone raffinate con la puzza sotto il naso che frequentano questo schifo di posto, lasciare l'hotel terrorizzati avvolti nelle loro preziose sete d'oriente e immersi nella loro merda.

Di Harry nemmeno l'ombra, e nemmeno di Kendall.. Per un momento l'idea che nella doccia ci siano entrambi, mi passa per l'anticamera del cervello. Sono di un'insicurezza cronica, ne sono consapevole in minima parte.. ma lo sono. Non mi importa tutte le cose che Harry dirà per potermi far stare meglio, io resterò sempre indecisa su di lui, su di noi, su tutto quello che può finire, perché la vita mi ha insegnato solo una cosa fino ad ora: che le persone se ne vanno.

"Ok gente, fuori da questo posto ora, non voglio nessuno tra i piedi se non Hanna e Eleen." Louise batte le mani in modo frettoloso per invitare tutti ad uscire e finalmente la mia testa comincia a fare meno male, comincio a sentirmi un po' più rilassata mentre lascio che il fumo invada i miei polmoni.

"Grazie." le sussurro con gli occhi quasi chiusi. Vorrei tanto fare un pisolino e mangiare qualcosa, non mi sono nemmeno capacitata di quello che mi aspetta e penso che mai riuscirò a rendermene del tutto conto. Tra pochissimo tempo, sarò data in pasto a giornalisti affamati, pronta a dare loro qualcosa su quei scrivere e sparlare.

Non sento nemmeno i passi del ragazzo che entra in stanza con occhi assonnati, capelli in tutte le direzioni, una mano chiusa a pugno a fregare contro l'occhio per scacciare il sonno e io lì a cercare di non perdermi troppo nei suoi occhi. Mi volto di nuovo agitata verso Louise seduta davanti a me che ci osserva in modo strano, si chiede perché siamo così, si capisce quando qualcosa tra di noi non va, ed è uno di quei momenti. Non sono sicura di volere delle scuse, non sono nemmeno sicura di volergli parlare.. se devo avere un atteggiamento di merda meglio essere acida fino in fondo, no?

Harry si siede nella poltrona accanto, io non lo guardo, non gli parlo, non parlo a nessuno dei due ad essere precisi.. perché non voglio, non mi sento di avere qualcosa da dire, e se non hai nulla di intelligente o particolarmente interessante da dire, beh allora fai meglio a stare zitta. Questo è un altro dei miei tanti principi di vita.

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