Il mio eroe

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Quella mattina non sentii la sveglia ma sentii una persona che mi accarezzava i capelli e mi diceva di alzarmi, era Riccardo e quando mi svegliai del tutto vidi che mi aveva portato la colazione a letto. Lo ringraziai e feci colazione, dopo mi andai a lavare e vestire. Mi misi un maglione lungo con delle calze doppie sotto e un pantaloncino che sotto al maglione non si vedeva. Mi truccai con un po' di mascara e presi il mio zaino con il telefono e le cuffie. Io e Riccardo scendemmo e entrammo in macchina. Il nostro autista ci portò a scuola e lì scendemmo. Fuori i cancelli vidi B che mi venne incontro, io l'abbracciai e andammo in classe. Quando ci sedemmo all'ultimo banco mi suonò il cellulare e vidi che Twitter che mi avvisava che i One Direction erano a casa loro a New York. Avvertii B di questo e le comunicai che il pomeriggio saremmo andate sotto casa loro. Le prime tre ore passarono in fretta ma le ultime due furono l'inferno, perché c'era fisica che ci portò giù e ci fece correre come degli animali. Quando suonò l'ultima campanella tutti uscirono dai cancelli e a quel punto vidi klaus che veniva verso di me, io cercai di accelerare ma lui mi raggiunse e mi portò dietro la scuola.
K: bambolina volevi scappare, lo sai che non ti conviene.
Io: p- per favore n-non farmi d-del male.
K: lo sai che odio quando mi supplichi.
Quel giorno era piú incazzato del solito, lo vedevo dai suoi occhi. All'improvviso cacciò dalla tasca del pantalone un coltello e lì sbiancai. Lo prese, mi alzò le maniche e cominciò a passarmi il coltello su tutte le cicatrici che ormai si erano formate sulle mie braccia. Bruciavano e dopo cominciò a darmi schiaffi e pugni ma quel giorno stranamente lui non se ne andò, voleva vedermi crollare davanti ai suoi occhi. Ad un certo punto sentii il rumore di una macchina, questa si fermò e da lì scese un ragazzo, che io non vidi in faccia. Lui cominciò a correre e si fiondò sopra klaus, cominciandolo a picchiare. Lui se ne andò senza neanche riuscire a fargli un graffio. Questo ragazzo si avvicinò a me e quando alzai la testa per vedere chi era, cominciai a piangere, non era possibile il mio idolo era davanti a me. Lui mi abbracciò e mi chiese cosa era successo. Io gli dissi che quel ragazzo, klaus, mi aveva picchiato, come al solito e lui era il mio bullo da ormai un anno ed era tutti i giorni così. Lui mi prese in braccio e mi portò nella sua macchina, anche quella profumava di Niall Horan. Mi portò sotto casa sua e prima che scendesse gli chiesi se fosse sicuro, e lui mi rispose che non dovevo neanche pensare che mi avrebbe lasciata da sola da qualche parte. Scese, mi aprì la portiera e mi aiutò a scendere. Arrivammo davanti alla porta di casa e entrammo e lì trovai una scena che mi fece abbastanza ridere. Harry sul divano solo con le mutande, Louis che giocava con la play e Liam che stava in cucina a preparare il pranzo. Niall si schiarì la voce.
N: abbiamo un ospite.
Tutti mi guardarono e io cominciai a piangere ed ad arrossire come un'idiota. Loro mi guardarono e mi vennero ad abbracciare.
N: Scusa non ti ho ancora chiesto il nome. Come ti chiami?
Io: Sharol, Sharol brooks.
N: che idiota non mi sono presentato sono
Io non lo lasciai finire.
Io: so perfettamente chi siete. *lo guardai
N: che carina. *rise*
Io: oh mio dio quella risata. Oddio l'ho detto ad alta voce.
Io diventai rossissima. I ragazzi ci raggiunsero e si presentarono.
Io: è un onore conoscervi. *sorrisi*
N: vuoi mangiare con noi?
Io: io non vorrei dare fastidio.
N: quale fastidio. Rimani pure.
A quel punto mi squillò il telefono. Era Riccardo.
Io: pronto richy sto bene, quando torno a casa ti spiego a dopo, ciao.
Niall mi guardò e mi disse di andare a sedermi e lui andò a prendere la valigetta dei medicinali e mi medicò le ferite.
I ragazzi ad un certo punto mi chiesero che era successo.
Io gli spiegai tutto, tutto quello che succedeva da un anno a questa parte. E loro rimasero scioccati. Nel frattempo che continuavamo a mangiare, suonarono alla porta e andò ad aprire Niall. Quando aprì la porta sentii un ragazzo urlare e quando andai in salone vidi Riccardo. Gli spiegai cos'era successo e lui si calmò e quando capì chi aveva difronte si scusò e si presentò.
R: piacere sono Riccardo, il fratello di Sharol.
Quando i ragazzi sentirono fratello tirarono un sospiro di sollievo.
Dopo Riccardo mi chiese se volevo andare a casa e io gli risposi che forse era meglio così mi sarei cambiata. Salutai i ragazzi e me ne andai ringraziandoli di tutto.
Quando arrivai a casa mia accorsi che nella mia giacca che, lì mi ero tolta, per la prima volta davanti a qualcuno, c'era un biglietto con scritto il numero di Niall. Io lì cominciai a sclerare per almeno un'ora e Riccardo mi chiese cos'era successo e io gli dissi che Niall mi aveva dato il suo numero.
Dopo un po' mi arrivarono dei messaggi sul telefono e vidi che Niall mi aveva aggiunto in un gruppo, dove c'erano i ragazzi.
"All the love"
My hero: ti ho aggiunto, spero non ti dia fastidio.
Io: no, assolutamente no, ho il numero dei one direction, perché mi dovrebbe dare fastidio.
Il riccio del mio cuore: ma quanto sei bellina.
Il mio nano: piano con le mani che Nì diventa geloso.
Payno mio: ma è troppo dolce.
My hero: lei è dolce e bellina ma l'ho vista prima io.
Il riccio del mio cuore: si ma Sharol? Dove sei?
Io: vi stavo stol... Stavo leggendo i vostri messaggi 😊.
Il mio nano: Sharol che ci stolkera 😏😏.
Io: sbaglio o è Harry il pervertito qui?
Il riccio del mio cuore: non ti sbagli piccola e poi vedrai.
Io: OMG Harry Edward styles mi ha chiamata piccola.
Tutti: hahaha
Io: ragazzi io vado, devi andare a studiare.
My hero: buono studio tesoro.

Quando ebbi finito di studiare si erano fatte le 6. Andai a prepararmi per andare a danza. Mi accompagnò Riccardo lì e quando ebbi finito mi venne a prendere.

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