Il giorno dopo mi svegliai e avevo un mal di testa allucinante.
Mi accorsi che accanto a me non c'era nessuno. Mi alzai con calma e andai in bagno a sciacquarmi il viso. Scesi di sotto e c'erano i ragazzi a fare colazione.
Io: giorno. *sbadigliai e mi sedetti a tavola*
N: noi dobbiamo parlare.
Io: non c'è bisogno.
N: Sharol mi stai solo facendo innervosire di più, ti conviene stare zitta. *mi guardò male*
Io: ti conviene stare zitta. *imitai la sua voce*
N: mi stai dando su i nervi.
Io: dai forza spara, che mi vuoi dire?
N: preferirei parlarne in privato.
Io: dai sono qui uccidimi.
N: l'hai voluto tu, sei tornata alle due ieri, eri ubriaca e poco vestita. Sono tornato qui alla velocità della luce per vedere te e quando sono arrivato qui i ragazzi mi hanno detto che non eri ancora tornata. Mi ero calmato ma tu stamattina sei insopportabile e mi hai solo fatto innervosire di più.
Io: lo sai da quanto non esco con le mie amiche?
N: non è quello il punto.
Io: e invece è proprio questo il punto, tu stai facendo il giro del mondo con il tour e quando puoi esci con i tuoi amici e non mi dire che almeno tre birre non te le fai, perchè io ti conosco. Non uscivo con i miei amici da tipo quest'estate e ieri dopo tanto l'ho fatto e mi sono divertita. È vero sono tornata ubriaca, ma non mi sembra un reato, mi sono divertita.
N: Sharol io ti sto dicendo che ieri ho preso un aereo per te.
Io: hai preso l'aereo perchè non eri qui con me.
N: non è colpa mia se il lavoro che faccio mi porta a stare fuori città.
Io: ma non è neanche colpa mia.
N: stiamo cambiando discorso.
Io: dimmi Niall, qual era la discussione? Che io sono uscita con le mie amiche e ho fatto la troia, perchè avevo un vestito troppo corto ed ero ubriaca?
N: non ho mai detto una cosa del genere.
Io: non esplicitamente, ma è quello che pensi.
N: penso che mi fa innervosire che la mia ragazza esca da sola mezza nuda, dato che è dannatamente bella. E diciamocelo tutti facciamo cazzate quando siamo ubriachi.
Io: io non ho fatto nulla, e lo sai perchè? Perchè ti amo e anche quando sono ubriaca questo non lo dimentico, non mi dimentico di avere un ragazzo.
N: stai alludendo a quello che ho fatto quando ero ubriaco?
Io: non alludo a niente, ti sto dicendo che ti amo e che ieri non è successo nulla.
N: ti amo anch'io. *mi mise le mani sui fianchi*
Io: e grazie per avermi detto che ieri ero dannatamente bella. *sorrisi*
N: lo eri davvero, e sono impazzito all'idea che qualcuno potesse anche solamente sfiorarti.
Io: mi sei mancato. *gli misi le braccia intorno al collo*
N: anche tu. *mi baciò*
L: ci voleva tutta questa discussione per arrivare a questo?
Io: scusate ragazzi.
Li: non vi preoccupate, siete la nostra serie tv preferita.
Io: grazie Liam. *risi*
N: adesso facciamo colazione. *si avvicinò ai fornelli*
Io: non mi lasciare. *lo seguii*
N: vieni piccola. *mi presi e mi appoggiò sul bancone*
Io: sei bellissimo. *lo abbracciai*
N: baby si bruciano i pancakes.
Io: d'accordo. *lo lasciai*
Niall mise i pancakes nei piatti e poi ritornò da me.
N: mi sei mancata. *mi prese il viso e mi baciò*
Io: ho fame.
N: è pronto piccola. *mi fece scendere*
Ci sedemmo a tavola e mangiammo.
Io: adoro i pancakes.
N: io adoro te.
Io: che facciamo oggi? *lo guardai*
N: io verso le sei parto.
Io: come già vai via?
N: si baby domani ho un concerto.
Io: d'accordo. *abbassai lo sguardo*
N: baby guardami. *mi guardò negli occhi*
Io: vorrei passare più tempo con te.
N: abbiamo tutta la giornata per stare insieme. *si alzò e mi diede un bacio sulla guancia*
Io: vogliamo chiamare Harry?
N: si, mettiamoci sul divano e lo chiamiamo tutti insieme si?
Prendemmo il computer e ci mettemmo sul divano. E poi chiamammo Harry.
H: giorno ragazzi. *sorrise*
Io: Harry mi manchi.
H: anche tu piccola.
Io: quando torni?
H: non lo so, ma spero il prima possibile.
Io: io non li sopporto più. *indicai i ragazzi*
H: lo so piccola, ancora un po' di pazienza. Ti salverò da questi. *rise*
N: sono offeso. *mise il broncio*
Io: no tesoro, non mi riferivo a te. *gli accarezzai il viso*
Li: ti riferivi a noi? *mi guardò a male*
Io: no, solo a Lou.
L: ehi io ti sto trattando meglio di tutti.
Io: sentite mi manca il mio Harry, ho bisogno di lui.
N: il tuo Harry? *mi guardò*
Io: il mio Harry.
H: dai ragazzi non litigate. Tesoro appena ho un attimo torno da te.
N: ma volete essere lasciati da soli?
H: Niall già abbiamo fatto questa discussione, non devi essere geloso di me, lei ti ama più della sua stessa vita e il fatto che abbiamo un bel rapporto non ti deve far stare male.
N: scusa.
Io: baby ma è Harry, non hai niente di cui essere geloso. *gli diedi un bacio sulla guancia*
N: ho una proposta da farti. *si girò verso di me*
L: oddio adesso le chiede di sposarlo.
N: che ne dici di venite in tour con me, per qualche giorno.
Io: sarebbe bellissimo. *sorrisi*
N: vieni con me a Bologna e a Milano e poi torniamo insieme qui.
Io: mi hai reso la donna più felice del mondo. *lo abbracciai*
N: è il mio dovere. *mi baciò il collo*
H: ragazzi io devo andare, ci sentiamo in questi giorni.
Io: ciao tesoro, fatti sentire.
N: ciao Harry.
Chiudemmo la chiamata e accendemmo la tv.
N: baby dobbiamo preparare le valigie.
Io: lo so, cinque minuti e andiamo.
N: d'accordo. Sono contento che tu venga con me.
Io: anche io baby, conoscerò Julia. *sorrisi*
N: sarà contenta di conoscerti, penso che andrete d'accordo.
Dopo un po' andammo di sopra e preparammo le valigie.
Il resto della giornata la passammo insieme sul divano e quando si fece ora di pranzo mangiammo. Dopo finimmo di preparare le ultime cose per partire e arrivò l'ora di andare in aeroporto.
Prendemmo le valigie e le caricammo in macchina e poi partimmo.
Io: ci mancherete ragazzi. *abbracciai Liam e louis*
Li: anche tu piccola, stai attenta.
L: e divertiti.
N: ciao ragazzi, ci vediamo presto.
Salutammo i ragazzi e facemmo il check-in.
N: pronta piccola? *mi prese la mano*
Io: si, anche se tutta questa gente mi mette un po' d'ansia.
N: non devi preoccupare ci sono io, e dietro ci sono le guardie del corpo. *cominciò a camminare verso l'aereo*
Salimmo sull'aereo e ci sedemmo al nostro posto.
N: adesso sei più tranquilla? *mi guardò*
Io: si anche se siamo su un aereo, che può cadere e farci morire.
N: tu non vieni mai più con me. *rise*
Io: ehi devi sempre prevedere tutto.
N: sei l'ansia.
Io: secondo te i fan diranno qualcosa che ci sono anche io?
N: saranno contenti, e adoreranno vederci cantare insieme seeing blind.
Io: no, io non canto davanti a tutta quella gente.
N: dai tesoro, l'abbiamo scritta e registrata insieme e non l'abbiamo ancora cantata dal vivo.
Io: ma loro sono venuti a vedere il tuo concerto, non gli piacerà questa cosa.
N: ma piace a me, quindi tu canterai con me.
Io: sbaglierò tutto, e se stono. No, non lo posso fare. *mi misi le mani sul viso*
N: non sbaglierai niente e sarai perfetta, come sempre. Fallo per me. *fece gli occhi dolci*
Io: te ne pentirai. *appoggiai la testa sulla sua spalla*
N: ti amo baby. *mi lasciò un bacio sui capelli*
Io: anche io.
Quando atterrammo scendemmo dall'aereo e trovammo una centinaia di ragazzine ad aspettarci.
M: Niall ci siamo io e due guardie, vi scorteremo in hotel.
Io: grazie mark.
Niall si fermò a fare qualche foto e qualche autografo e poi mi caricò sulle spalle ed entrammo in hotel.
N: mio Dio finalmente. *si stese sul letto*
Io: amore non hai fatto nulla. *mi misi a cavalcioni su di lui*
N: ehi ti ho portata in braccio fino in camera, tu non sei stanca vero?
Io: no, assolutamente no. *lo cominciai a baciare*
N: mio Dio.*mi sfilò la maglia*
Io: *gli tolsi la maglia e gli cominciai a lasciare baci sul petto fino a salire sul collo*
N: baby non segni visibili.
Io: ma non c'è sfizio.
N: lo so piccola, ma stasera ho un concerto e non vorrei dare scandalo.
Io: d'accordo. *lo ribaciai*
N: ora tocca a me. *invertì la posizione e cominciò a baciami dappertutto*
Finimmo per fare l'amore e poi andammo a farci una doccia.
N: mi eri mancata. *aprì l'acqua e mi trascinò con lui*
Io: oh anche tu piccolo. *gli accarezzai i capelli*
Uscimmo dalla doccia e ci asciugammo.
N: amore sei pronta? Dobbiamo andare a fare le prove. *bussò alla porta del bagno*
Io: prontissima. *uscii dal bagno*
N: ho di nuovo voglia. *mi mise le mani sui fianchi*
Io: Niall, tu sei pazzo. *gli diedi un pugno sulla spalla*
N: ehi. Non è colpa mia, ma tua, che sei sempre più bella. *mi diede un bacio sulla guancia*
Scendemmo dall'hotel e ci scortarono nell'arena.
J: oh mio Dio.
Jo: grazie per aver portato la nostra ispirazione.
N: si buonasera anche a voi.
Io: ciao ragazzi.
Salutammo tutti e poi i ragazzi iniziarono a provare.
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My hero
FanfictionMi chiamo Sharol brooks. Vivo a New York con mia mamma, Samantha e il suo nuovo marito, Rufus, visto che mio padre se ne è andato quando io ero piccolina e adesso non lo vedo spesso. Rufus ha un figlio di nome Riccardo, io lo considero come un frate...