Qualche giorno dopo tornammo a casa e Niall pian piano si riprese del tutto.
Mentre stavamo a casa sul divano bussarono alla porta.
Io: chi è?
M: mamma.
Io: ciao mamma. *dissi aprendo la porta* vieni accomodati.
Ci sedemmo sul divano.
M: sei pronta per partire?
Io: si mamma ho tutto pronto.
M: alle 6 abbiamo l'aereo quindi per le 5 dobbiamo stare all'aeroporto.
Io: mamma lo so, stai tranquilla.
M: ragazzi voi ci raggiungerete?
N: si assolutamente.
Li: prima dobbiamo andare in ospedale a fare un altro controllo e poi partiremo.
N: non è necessario, io sto bene.
H: Niall la smetti di fare il bambino, devi fare il controllo, non lo puoi decidere tu.
Io: adesso calmiamoci, tutti. Niall farà il controllo e poi partirete.
M: ragazzi io vado, tu non fare tardi.
Io: va bene mamma, ci vediamo oggi.
M: ciao tesoro. *disse uscendo da casa*
Io: ragazzi ma che vi è preso?
H: non può fare così, non ha piú 14 anni.
Io: non sono d'accordo. Io avrei il terrore di rientrare in quell'ospedale dopo l'ultima volta. *dissi abbracciando niall*
Li: si ma è importante, se poi succedesse qualcosa?
Io: non lo dite neanche.
L: io non capisco perché lo dobbiate spaventare così.
H: Louis perché io non rientrerò un'altra volta in quell'ospedale seguendo un'ambulanza.
L: vi posso assicurare che è piú brutto stare lì tenendo la mano al tuo migliore amico sperando che non muoia, anche perché te lo rimpiangeresti per tutta la vita.
N: si ma io sono qui, perché state parlando della mia morte?
Io: non dire mai piú quella parola. *dissi stringendo niall*
N: ehi ma tu mi avevi detto che mi avevi scritto una canzone?
Io: te lo sei ricordato, io ho fatto di tutto per cambiare discorso.
N: l'ho notato, ma la voglio sentire.
Io: io te la volevo cantare al tuo compleanno.
N: dai io la voglio sentire.
Presi la chitarra e gli cantai la canzone che gli avevo scritto.
N: amore mio! *disse abbracciandomi*
Io: per favore giurami che non mi lascerai mai. *dissi piangendo*
N: giuro che non ti lascerò mai, finché i miei polmoni non mi abbandoneranno.
H: perché non la registri e la mettiamo in vendita.
Io: no, ma poi chi accetterebbe di vendere una canzone di una ragazzina.
N: lo sai che mi da fastidio quando parli così di te stessa. Anche noi il nostro primo album l'abbiamo registrato a 16 anni e tu sei molto piú brava di noi a quei tempi.
Io: si ma per voi era diverso.
N: domani parliamo con Julian se dice che non si può fare non fa niente, ma se si può fare mi devi promettere che farai del tuo meglio per riuscirci.
Io: va bene. Tu mi prometti che domani andrai a fare questa visita?
N: te lo prometto.
Io: ti vorrei accompagnare ma devo partire. Tutti gli anni quando devo partire tu non stai bene.
N: il pensiero della tua mancanza mi fa stare male.
Prima che riuscissi a dire qualcosa suonò il campanello.
Io: chi è?
X: Lottie.
Io: ciao Lottie, che ci fai qui? *dissi aprendo la porta*
Lo: ho portato Freddie al papà.
L: perché ce l'hai tu?
Lo: perché Briana è venuta a casa e quando non ti ha trovato lo sai che ha fatto mi ha dato il bambino e ha detto portalo a tuo fratello.
H: molto simpatica.
L: ciao amore mio. *disse prendendo il bimbo*
Lo: ci vediamo Lou, ciao ragazzi. *disse andandosene*
Lottie se ne andò e noi rimanemmo con Freddie.
L: questo piccolino ha fame, vado a farlo mangiare.
Nel frattempo che i ragazzi stavano con Freddie, io e Niall ci mettemmo sul letto.
Mentre ci stavamo facendo le coccole gli squillò il telefono.
Io: no Niall basta, non stiamo mai insieme e quando stiamo insieme tu stai a telefono.
N: *rispose a telefono* Julian ti richiamo tra poco, scusami.
J: non ti preoccupare. *disse staccando*
N: Sharol chi ti ha messo in testa questa cosa?
Io: nessuno.
N: Sharol!
Io non risposi.
N: Sharol davvero, mi sto innervosendo.
Io: se te lo dico ti innervosisci ancora di piú.
N: è la stessa cosa, quindi è meglio che me lo dici.
Io: *scossi la testa*
N: Sharol me ne sto per andare.
Io: Niall...
Niall si alzò e scese giù e io lo seguii correndo.
Io: Niall per favore.
Niall continuava a camminare verso la porta.
Io: per favore, non prendere la macchina. Te lo dico, ti dico chi è stato. *dissi piangendo*
In quel momento Niall si fermò e io mi bloccai a pochi centimetri da lui.
N: chi é stato? *disse girandosi verso di me*
Io: Vincent.
N: c'è sempre bisogno di fare queste scenate? C'era bisogno di piangere e innervosirsi? Non era piú facile dirmelo e basta?!
Io: scusa.
L: ragazzi ma che sta succedendo? *disse entrando in salone*
N: la gente mette delle cose stupide nella testa della mia ragazza.
Li: ragazzi perché gridate?
N: perché Sharol pensa che io stia sempre a telefono e non stia mai con lei.
Li: dai ragazzi fate pace.
N: io non sono arrabbiato con lei.
L: ma lei non lo sa.
N: amore mio io non sono arrabbiato con te. Lo sai con chi sono arrabbiato. *disse abbracciandomi*
Io: scusa, mi dispiace. *dissi mettendo il viso nel suo collo*
N: é tutto apposto tesoro.
Io: mi aiutate a preparare le ultime cose?
N: certo baby, andiamo.
Andammo di sopra e presi le ultime cose.
Io: che ore sono?
L: le 5.
Io: é tardissimo.
N: non ci mettiamo niente ad arrivare all'aeroporto.
Io: andiamo che è già tardi.
Prendemmo la macchina e dopo 10 minuti arrivammo all'aeroporto.
M: siete arrivati.
Io: mamma sono le 5:10.
M: io ti avevo detto di arrivare alle 5.
Io: va bene hai ragione tu.
Quell'ora passò molto velocemente e arrivò il momento di salutare i ragazzi.
Io: amore io devo andare. *dissi mettendogli le braccia intorno al collo*
N: baby noi ci vediamo presto, d'accordo?
Io: tu mi prometti che domani vai a fare la vistata?
N: te lo prometto.
Io: ciao amore. *dissi baciandolo*
Li: piccola noi veniamo il prima possibile. *disse abbracciandomi*
Io: vi aspetto.
L: ciao tesoro, divertiti. *disse dandomi un bacio*
Io: ciao Lou. Ciao piccolo Freddie. *dissi dandogli un bacio sulla fronte*
H: stai attenta e non fare cazzate. *disse abbracciandomi*
Io: certo hazz.
M: sei pronta?
Io: si.
N: ciao amore. *disse baciandomi*
Io: ciao baby.
Arrivò l'aereo e partimmo.
Dopo 4 ore arrivammo a destinazione e da lì prendemmo un taxi per arrivare nella nostra villa.
Io: mamma io e Riccardo andiamo in spiaggia a salutare.
M: va bene, noi vi raggiungiamo tra un po'.
Noi andammo in spiaggia e salutammo i ragazzi.
B: Sharol sei arrivata finalmente, ti stavamo aspettando.
Io: ciao Benny, mi sei mancato un sacco.
B: i ragazzi dove sono?
Io: vengono tra un po', perché Niall deve fare un controllo.
B: sta bene?
Io: si ma un po' di tempo fa ha avuto un incidente.
B: oh, mi dispiace.
Io: adesso andiamo a salutare gli altri.
B: guardate chi è arrivata. *disse portandomi dagli altri*
F: ciao tesoro. *disse abbracciandomi*
Io: ciao Frank.
M: ti stavamo aspettando. *disse dandomi un bacio*SPAZIO AUTRICE.
La canzone ch Sharol ha dedicato a Niall è "say you won't let go" di James Arthur. Spero che vi piaccia questa idea e anche il capitolo.Una ragazza ossessionata da Horan.
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My hero
FanfictionMi chiamo Sharol brooks. Vivo a New York con mia mamma, Samantha e il suo nuovo marito, Rufus, visto che mio padre se ne è andato quando io ero piccolina e adesso non lo vedo spesso. Rufus ha un figlio di nome Riccardo, io lo considero come un frate...