Neve

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La mattina dopo mi svegliai nel mio letto, cosa che non succedeva da tanto tempo.
Guardai dalla finestra e vidi che stava nevicando, ormai a New York succedeva solo a natale e una nevicata fuori stagione mi ci voleva proprio.
R: buongiorno tesoro. *disse entrando dalla porta*
Io: giorno ricky. *continuai a guardare fuori*
R: ti ho portato la colazione. *poggiò la colazione sul letto*
Io: grazie mille tesoro, ma non dovevi.
R: certo che dovevo, sono tuo fratello e tu hai bisogno di me.
Io: è vero, ho bisogno di te.
Riccardo si mise accanto a me e dopo aver fatto colazione scendemmo di sotto.
M: giorno tesoro. *sorrise*
Io: giorno mamma.
Ru: hai visto nevica!
Io: si.
Ru: va bene io vado a lavoro ragazzi.
Io: ma nevica.
Ru: appunto, i vigili del fuoco serviranno più degli altri giorni.
Io: va bene rufus, buona giornata.
Ru: grazie tesoro. *uscì di casa*
Appena Rufus uscì io e mamma ci mettemmo in cucina a parlare un po', ma fummo interrotte dal campanello della porta.
M: vado io tesoro. *si alzò e andò ad aprire*
Sentii mamma parlare con qualcuno e andai a vedere.
D: che ci fai qui tesoro? *mi abbracciò e mi sollevò da terra*
Io: ogni tanto devo tornare a casa. *ricambiai l'abbraccio*
D: farò finta di crederci.
M: Damon queste sono le tue chiavi. *disse porgendogliele*
Io: sei rimasto chiuso fuori? *risi*
D: si, ma sono sempre sexy. Torno tra poco. *prese le chiavi e se ne andò*
Io e mamma ci sedemmo sul divano e ricominciammo a parlare.
M: allora tesoro mi vuoi spiegare bene quello che è successo?
Io: si, è cominciato tutto ieri mattina, sono andata a scuola e Blair mi ha fatto vedere tutte le foto che giravano di Niall e questa ragazza Hailee, stavano ad un concerto e si vedeva palesemente che flirtavano, soprattutto lei. In ogni caso dopo un po' che ero tornata a casa decisi di preparare tutto per andare a Los Angeles a parlare con Niall. Arrivai in aeroporto e quando fui a Los Angeles andai verso casa di Niall, aprii e mi sembrava non ci fosse nessuno, lasciai la valigia giù e salii in camera di Niall, mi accorsi che dentro al letto c'era la ragazza delle foto con una mia maglia a dosso.
M: tesoro mi dispiace così tanto, se non vuoi continuare non fa niente.
Io: no mamma, lo devo sentire uscire dalla mia bocca. Appena la vidi scesi subito giù e uscii da quella casa. Dopo un po' arrivò Niall che mi volevo convincere che tra loro non fosse successo nulla, ma io gli dissi che mi aveva fatto troppo male, gli ho ridato l'anello e sono tornata a casa.
M: mi dispiace piccola. *mi abbracciò*
Io: anche a me mamma.
Dopo cinque minuti Damon bussò alla porta.
Io: ciao tesoro. *aprii la porta*
D: allora mi vuoi dire il motivo del perchè sei qui?
Io: si, ma andiamo fuori. *chiusi la porta alle mie spalle e ci sedemmo fuori*
D: è successo qualcosa con Niall giusto?
Io: questa volta è un po' più grave.
Gli spiegai tutto quello che era successo e lui rimase a bocca aperta.
D: praticamente l'hai lasciato.
Io: si, più o meno si.
D: come stai?
Io: non lo so.
Mentre parlavamo arrivarono i ragazzi e quando li vedi mi irrigidii.
H: ehi tesoro sembra che tu abbia visto un fantasma. *mi diede un bacio*
Li: non c'è, non ti preoccupare.
D: va bene tesoro, io ti lascio, ci vediamo dopo. *mi diede un bacio*
Io: ciao Damon.
L: vogliamo entrare?
Io: d'accordo.
Entrammo in casa e ci sedemmo sul divano.
M: buongiorno ragazzi. *sorrise*
H: buongiorno Samanta.
M: che ci fate qui?
Li: siamo venuti a vedere come stava sharol.
M: ragazzi per caso volete rimanere a pranzo?
L: ci farebbe piacere.
Io: ragazzi che ne dite di andarci a fare un bagno in piscina?
H: ma noi non abbiamo i costumi.
Io: ve li presto io.
Andammo in camera e gli prestai dei costumi di Riccardo.
Io: forza andiamo. *scendemmo giu*
L: wow, ma è spettacolare.
Io: oggi si vede anche tutta la neve.
Entrammo in piscina e ci rilassammo.
Io: posso chiedervi una cosa?
H: certo tesoro, che c'è?
Io: Niall è tornato a casa?
Li: no tesoro.
Io: ah bene.
L: avrà delle cose da fare.
Io: aveva detto che voleva darmi delle spiegazioni, ma non si è fatto ne sentire ne vedere.
H: non so che pensare.
Io: scusate se vi ho messo in questa situazione.
L: non è colpa tua tesoro.
Dopo un po' che parlavamo ci asciugammo e andammo di sopra a mangiare.
M: ragazzi è pronto.
Ci sedemmo a tavola e pranzammo.
Mentre mangiavamo bussarono alla porta.
M: vado io tesoro. *si alzò e andò ad aprire la porta*
Passò un po' di tempo da quando mamma era andata ad aprire la porta e non era ancora tornata.
Andai verso la porta e rimasi paralizzata.
N: sharol...
Mi guardò negli occhi e io sentii il cuore andare in frantumi.
M: ora l'hai vista, puoi anche andartene.
N: no, io devo parlare con lei. *provò ad entrare*
M: tu non entri. *lo fermò*
H: ma che sta succedendo?
I ragazzi ci raggiunsero in salone e videro la situazione.
N: voglio solo parlarle.
Mia madre mi guardò e io le diedi il permesso di farlo entrare.
Io: andiamo di sopra. *salii le scale*
Niall mi seguì ed entrammo in camera mia.
Io: vieni siediti. *mi sedetti sul letto*
N: io ti devo delle spiegazioni.
Io: direi proprio di sì. *incrociai le braccia*
N: tra me e Hailee non è successo nulla.
Io: era nel tuo fottuto letto con una mia maglia addosso.
N: non sapeva dove andare e io l'ho ospitata.
Io: va bene allora facciamo così io da domani dormo con Vincenzo o con Damon mezza nuda. *alzai la voce*
N: non è la stessa cosa.
Io: e invece sì, avete dormito insieme Niall, nel letto dove noi abbiamo fatto l'amore per la prima volta.
N: è un posto speciale, ma che dovevo fare farla dormire sul divano?
Io: si, e non farle indossare una mia maglia.
N: era l'unica cosa che c'era. *urlò*
Io: non provare ad urlarmi in faccia, sei tu quello che ha torto. *gli diedi un pugno sulla spalla*
N: non è facile discutere con te quando hai solo una maglia addosso. *rise*
Io: non fare lo stupido, tu mi hai tradito.
N: ma non ci siamo neanche baciati.
Io: avete dormito insieme, e tu non ti sei fatto ne sentire ne vedere per tutto il tempo.
N: io volevo farlo ma non ho avuto tempo.
Io: non hai avuto cinque minuti per chiamare la tua ragazza e rassicurarla che non fosse successo niente con quella?!
N: ho sbagliato lo ammetto, ho fatto una cazzata, ma ti amo più della mia vita è quando mi hai ridato l'anello ho sentito il mio cuore andare in frantumi.
Io: Niall quando ho visto quella ragazza nel tuo letto non sapevo che pensare, avevi buttato i tre anni insieme in 48 ore.
N: non c'è stato niente. *si avvicinò*
Io: non puoi vincere così. *misi una mano sul suo petto per fermarlo*
N: non opporre resistenza. *mi baciò*
Io: no Niall. *dissi tra le sue labbra*
N: shh...mi sei mancata. *mi fece stendere sul letto*
Io: io sono ancora arrabbiata con te.
N: mi farò perdonare. *mi cominciò a baciare il collo*
Io: no, non puoi cavartela con del sesso. *mi alzai*
N: dai baby, pensavo avessimo risolto.
Io: non abbiamo risolto, tu mi hai fatto stare male.
N: lo so, e mi odio per questo, ma dicevo davvero quando ti ho detto che mi farò perdonare.
Io: sarà dura.
N: ma io ce la metterò tutta. *si avvicinò di più a me*
Io: e io ti darò filo da torcere. *mi allontanai e scesi di sotto*
H: allora? *mi guardò*
Io: gli ho dato una possibilità.
N: e non la sprecherò. *mi guardò*
H: prova a fare un'altra cazzata del genere e giuro che non te la faccio più vedere.
N: farò il bravo.
Li: l'hai fatta stare male Niall, non ti permettere più.
N: okay ragazzi, ho capito.
Alle parola dei ragazzi sorrisi, mi faceva piacere che stavano dalla mia parte anche se questo comportava stare contro uno dei loro migliori amici.
N: allora io vado.
Io: ciao.
H: ciao Ní.
Se ne andò e noi continuammo a mangiare.
Quando finimmo i ragazzi se ne andarono e io e mamma ci mettemmo sul divano a vedere la tv.

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