Botte

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Il giorno dopo cominciarono i corsi. Tutto era al proprio posto.
V: finalmente è tutti in ordine. *disse abbracciandomi da dietro*
Io: tutto in ordine.
V: sei bellissima stamattina.
Io: grazie vin. Lo sai che senza di te non so come avrei fatto! *dissi abbracciandolo*
V: anche io non ce l'avrei fatta senza di te. *disse mettendo il viso nel mio collo*
N: avevo detto che non mi piaceva. *disse ai ragazzi*
H: calmati Nì. Sono solo amici.
N: col cazzo. *dissi dirigendoci verso di noi*
N: non provare mai piú a toccarla. *disse prendendolo per le spalle e sbattendolo al muro*
Io: Niall.
Niall cominciò a picchiarlo e, Marc, il migliore amico di Vincent, cercò di aiutare l'amico.
N: di solito non picchio i piú piccoli, ma con voi farò un eccezione.
Io: basta Niall, fermati, per favore. *dissi in lacrime, ormai nel panico*
Io: fate qualcosa ragazzi, vi scongiuro.
Li: basta Nì, basta. *disse prendendolo*
N: lasciami Liam.
Li: sono piccoli e minorenni, basta.
Io: stai bene tesoro? *dissi andando verso Vincent*
V: si.
Io: dai vieni andiamo in infermeria, anche tu Marc. Con voi faccio i conti dopo. *dissi guardando i ragazzi e dirigendomi in infermeria*
Lasciai Marc e Vincent lì e tornai dai ragazzi.
Quando tornai vidi Niall con le mani nei capelli, accasciato per terra.
L: Sharol...
Non gli feci finire la frase che lo interruppi.
Io: adesso parlo io, primo siete esterni nella mia scuola, secondo vi permettete anche di picchiare degli alunni, minorenni e in generale piú piccoli di voi e terzo che cazzo vi è passato per la mente?
Li: perché coinvolgi noi, è una cosa tra te e Niall.
Io: no Liam, non è una cosa tra me e Niall, è una cosa tra me, voi, Vincent e Marc. Tu Niall James horan, mi vuoi dire che ti è passato per quella testa di merda che ti ritrovi?
N: quello stava azzeccato a te e io non ci ho visto piú e poi dovrei essere io quello arrabbiato.
Io: tu quello arrabbiato? Ma veramente fai Niall. È un mio amico, non penso che per abbracciarlo devo chiedere a te. Ve ne dovete andare adesso. Non vi voglio piú vedere per il resto della giornata.
N: ma non torni a casa?
Io: non so se vado da mamma.
H: dai Sharol, scusaci.
Io: ragazzi ma avete capito la gravità di quello che avete combinato? Quest'autogestione è in mano nostra, i professori non ce la volevano dare perché pensavano che noi non saremmo stati capaci di gestire tutto ciò e con due alunni in infermeria gli daremo la prova di ciò che pensavano.
Li: ci dispiace, ma noi non possiamo essere responsabili di quello che ha in testa il tuo ragazzo.
Io: avete ragione, sei una testa di cazzo, ma ora dovete andare via, tutti.
H: ciao tesoro, ci vediamo dopo.
Se ne andarono e io andai dai ragazzi in infermeria.
Io: come state?
V: bene, davvero bene.
Io: scusa tesoro.
V: non è colpa tua, lo sai.
M: te lo giuro se lo prendo gli spacco la faccia.
Io: ehi, stai sempre parlando del mio ragazzo.
V: si, ma devi mettere che è una testa di cazzo.
Io: lo ammetto, ma lo amo, amo quella testa di merda, non è colpa mia.
M: come ti è venuto di innamorarti di quello?
Io: ehi Niall avrà sbagliato, ma è una persona fantastica, non scherziamo proprio.
V: vabbè poi lo constateremo.
Restammo a parlare ancora un po' e poi andammo fuori. Facemmo i corsi che dovevamo fare e poi ce ne andammo.
Io: ragazzi volete venire a casa?
V: per me va bene.
M: anche per me.
Arrivammo a casa mia e bussammo.
M: chi è?
Io: mamma sono io.
M: amore che ci fai qua? Ciao ragazzi.
V: buongiorno signora.
Marc: buongiorno.
M: ma che avete fatto, venite entrate.
Entrammo e ci sedemmo sul divano.
Ru: ciao piccola.
Io: ciao Rufus.
Ru: ragazzi con chi avete fatto a botte?
V: con il fidanzato di Sharol.
M: con Niall?
V: si.
Ru: perché che è successo?
Io: Niall si è ingelosito e ha picchiato Vincent, e Marc ha cercato di aiutarlo ma ha colpito pure lui.
M: io l'avevo detto che non andava bene.
Ru: va bene, cambiato discorso.
Io: grazie Rufus. Mamma noi andiamo di sopra.
M: va bene ragazzi.
Andammo di sopra e ci sedemmo sul letto in camera mia.
Parlammo un po' di tutto e alla fine si fece ora di cena.
V: tesoro noi andiamo a casa.
Io: va bene vin. Ci vediamo domani.
M: ciao tesoro.
Io: ciao Marc.
Li salutai e se ne andarono.
Ru: tesoro è pronta la cena.
Io: scendo Rufus.
Scesi e cenammo.
M: amore che vogliamo fare per Natale?
Io: non lo so, che ne dici di andare in montagna?
M: sarebbe una bella idea, non ci andiamo da tanto.
Io: io e niall siamo andati lì al suo compleanno. Siamo andati a casa e mi sono ricordata che passavamo tutti i natali là e poi non ci siamo piú andati.
Ru: mi piacerebbe andare in montagna.
M: potremmo restare lì fino a capodanno.
R: io a capodanno ho una festa.
M: mi dispiace ma quest'anno si sta in famiglia.
R: si e scommetto che Sharol potrà portare i suoi amici e io a 18 anni devo stare a casa con voi.
Ru: abbassa i toni, se vuoi andare alla festa te ne scendi un giorno prima e a capodanno vai a questa benedetta festa.
R: grazie della gentilezza. *disse andandosene*
Io: io posso invitare i ragazzi vero?
M: certo.
Io: mamma io vado a letto, che domani devo svegliarmi presto.
M: buona notte bimba.
Ru: notte tesoro.
Andai di sopra e mi spoglia, misi il pigiama e lavai i denti.
Mi buttai sul mio letto e dopo aver letto il messaggio della buonanotte di Niall, mi addormentai.

SPAZIO AUTRICE
Scusate ragazze per questo capitolo, è corto e ci ho messo un sacco di tempo. Mi farò perdonare.

Una ragazza ossessionata da Horan.

My heroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora