Natale

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E dopo la stressante settimana di autogestione che alla fine era andata bene, arrivarono le nostre meritatissimo feste di Natale.
L'ultimo giorno di scuola facemmo una festa straordinaria. Tantissimi ragazzi cantarono, recitarono, suonarono e ballarono
Erano stati epici, ognuno aveva eseguito il proprio lavoro alla perfezione ed era andato tutto bene, per fortuna.
Dopo tutto ciò tornammo tutti a casa.
Io: mamma sono tornata. *dissi aprendo la porta di casa*
M: buongiorno amore.
N: buongiorno baby. *disse uscendo dalla cucina*
Io: che ci fai qui Nì?
N: che c'è non sei contenta di vedermi?
Io: certo che sono contenta, ma a quest'ora non ci sei quasi mai.
N: questo e altro per la mia bimba. *disse baciandomi*
M: *tossì* io sono ancora qui.
Io: scusa mamma. Noi usciamo un attimo che devo fare delle cose. *dissi prendendo Niall per mano*
Uscimmo e passeggiamo un po'.
Io: tesoro io dovrei andare a prendere una cosa a casa di Vincent.
N: proprio a casa sua?
Io: mi serve una cosa, non è colpa mia se ce l'ha lui.
N: andiamo.
Io: mi vuoi accompagnare?
N: certo.
Andammo verso casa di Vincent e bussai.
V: chi è?
Io: sono Sharol.
V: *aprì la porta con solo un asciugamano intorno alla vita e i capelli bagnati* ciao baby e ciao Niall.
Io: vin mi serve il raccoglitore di inglese.
V: certo, te lo vado a prendere subito, venite entrate.
Noi entrammo e Vincent andò a prendere quello che gli avevo chiesto.
Vincent scese vestito e col raccoglitore in mano.
V: tesoro ecco il raccoglitore. Ti volevo dire che il professore di musica mi ha detto che dobbiamo organizzare la festa quando ritorneremo, quindi tutti i preparativi, le canzoni, le coreografie e gli addobbi, i discorsi e tutto il resto.
Io: noi due, solo noi due. Tutto questo in mano a soli due ragazzi?!
V: si.
Io: e sai quando torno cosa gli faccio trovare, la scuola bruciata. Non è possibile ci sono quattro rappresentanti e ricade sempre tutto su di noi.
V: dai tesoro quando torniamo ci pensiamo, ora goditi queste feste e stai tranquilla.
Io: ciao tesoro, ci vediamo in questi giorni.
V: ciao baby.
Uscimmo da casa di Vincent e andammo a casa dei ragazzi.
Io: buongiorno. *dissi aprendo la porta*
Li: ciao tesoro.
N: ragazzi ma noi che facciamo a Natale. *disse sedendosi sul divano*
H: io vorrei stare con le nostre famiglie.
Li: è ovvio.
N: tu amore, che fai a Natale?
Io: io avevo proposto a mamma di andare in montagna.
Li: è da quando sono bambino che non vado in montagna.
Io: se volete potete venire tutti da noi, così festeggiamo insieme, dato che è anche il compleanno di Lou.
L: non faremo niente di speciale. Voglio stare solo con le persone a cui voglio bene.
Io: oh amore, staremo tutti insieme.
Li: che ne dite di mangiare adesso?!
Io: sono d'accordo.
Mangiammo e poi andammo a casa mia per decidere che fare a natale.
Io: mamma allora andiamo in montagna per Natale?
M: si, così sfruttiamo quella casa che è bellissima e che grazie ai soldi di tuo padre abbiamo comprato e adesso non possiamo dargli la soddisfazione di non usarla.
Io: sono d'accordo con te.
M: ragazzi venite anche voi a Natale?
N: si, se non diamo fastidio.
M: ragazzi siete benvenuti.
Io: mamma quando partiamo?
M: domani?
Io: allora andiamo a preparare le valigie.
M: non avevo contato che tu ci metti una vita.
Io: ehi, così mi offendi. *dissi andando sopra seguita dai ragazzi*
Andai di sopra e presi tutto quello che mi serviva. Quando arrivò la sera era tutto pronto.
I ragazzi dormirono a casa mia.
Io: buongiorno baby. *dissi accarezzandogli i capelli*
N: buongiorno tesoro.
M: ragazzi venite a fare colazione.
Io: arriviamo mamma.
Ci alzammo e poi andammo tutti in cucina.
Ru: ragazzi ma voi avete le valigie pronte?
H: si, noi le abbiamo sempre pronte.
M: non disfate mai la valigia?
N: si, la disfacciamo e poi ne facciamo subito un'altra.
M: comunque noi partiamo stasera.
Li: va bene.
L: io guido una macchina, vi avverto.
M: ma Sharol viene con noi.
Io: io vado in macchina con loro.
M: tanto con te non c'è niente da fare.
La giornata passò velocemente e poi partimmo.
*in macchina*
N: Lou va piano.
L: non sto andando tanto veloce.
N: ricordati che c'è Sharol in macchina.
Io: ma non sono una bambina.
N: e invece si.
Io: alzate la voce della radio.
H: subito. *disse alzando la voce*
Io: grazie tesoro.
Dopo una mezz'ora che eravamo in macchina mi squillò il telefono.
N: chi è?
Io: Vincent. *dissi rispondendo*
Io: ciao viin.
V: ciao tesoro, ma tu sei partita?
Io: si perché?
V: perché io sono appena arrivato in montagna.
Io: appena arrivo ti vengo a salutare.
V: va bene, ci vediamo dopo.
Io: ciao tesoro. *dissi chiudendo la chiamata*
N: che voleva?
Io: mi ha detto che è appena arrivato e dopo lo passo a salutare.
N: che palle! *disse sbuffando*
Io: Niall stiamo per litigare e non lo voglio fare in macchina, ma soprattutto con i ragazzi presenti, quindi è meglio che stai zitto.
N: perché non possiamo discutere ora, eh!
Io: perché sai che mi da fastidio.
N: io voglio discutere adesso. *disse incrociando le braccia*
Io: litighiamo adesso, sei un coglione, perché sai il rapporto che ho con Vincent, tu non ti puoi intromettere perché io non mi intrometto nei tuoi rapporti con le tue amiche.
N: e invece mi posso intromettere perché fino a prova contraria sono ancora il tuo ragazzo. E non puoi dire che non ti intrometti nei rapporti con le mie amiche.
Io: non mi sono mai intromessa e tu lo sai. Tutte le volte che esci non ti chiedo con chi esci e non faccio problemi, anche se a quanto pare dovrei.
N: con Natalia non ti sei intromessa?
Lo guardai con gli occhi pieni di delusione per quello che aveva appena detto, visto che Natalia mi aveva trattata malissimo e avevamo capito tutti che il suo intento era separarci.
Io: Lou ferma la macchina.
L: ma...
Io: ho detto di fermare la macchina.
Louis si fermò e io scesi, aprii la porta della macchina di mamma ed entrai.
M: amore ma che è successo?
Io: Niall ha fatto lo stronzo.
R: vieni qui. *disse abbracciandomi*
Rufus ripartì e io mi addormentai.
M: tesoro siamo arrivati. *disse mamma accarezzandomi i capelli*
Io: già siamo arrivati?
M: hai dormito tutto il tempo.
Scesi dalla macchina ed entrai in casa.
N: ehi. *disse avvicinandosi*
Mi girai dall'altra parte e me ne andai.
N: dai tesoro parliamone.
Io: io vado a salutare Vincent, ci vediamo dopo. *dissi prendendo il cappotto e andandomene*
Andai a casa di Vincent e bussai.
V: ah ciao tesoro. *disse facendomi entrare*
Io: Niall è un cretino!
V: che è successo?
Gli spiegai che era successo e poi andai a casa mia a mangiare.

SPAZIO AUTRICE
Scusate ragazze per tutto questo tempo, spero che questo capitolo vi piaccia.

Una ragazza ossessionata da Horan.

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