Me ne andai in camera mia e cominciai a piangere. Avevo paura, avevo paura che mia mamma non mi avrebbe fatto piú vedere i ragazzi. Ma dopo qualche minuto bussarono alla porta.
Quella persona entrò senza che io gli dessi il permesso.
Ru: Sharol vieni giù, che questa cosa la risolviamo.
Io: no, Rufus. Mia mamma non mi impedirà di vedere i ragazzi.
Ru: tesoro ma secondo te tua mamma lo farebbe. Non è capace. E se lo facesse dopo due giorni si calmerebbe e ti farebbe ritornare da loro.
Io: io vengo giù se tu parli con mamma.
Ru: certo tesoro. *disse dandomi un bacio in fronte*
Scendemmo e tutti ci guardarono.
M: non avevi detto che avevo solo un figlio?
Mi ero un po' calmata, ma quella frase mi fece salire i nervi e la risposi a tono.
Io: si, infatti me ne sto andando.
M: tu non vai da nessuna parte, non puoi fare quello che vuoi.
Io: io faccio quello che voglio, e lo sai perché? Perché io una mamma non ce l'ho piú. Perché una madre quando vede la figlia felice non si fa domande sul perché o altro, la guarda e sorride, perché dovrebbe essere quello che ha sempre desiderato. Se il merito è del fidanzato, a chi importa quanti anni ha. No, non è così? Ti posso fare una domanda? Ti ricordi come stava tua figlia fino ad un anno fa? Lo ricordi o l'hai scordato.
M: me lo ricordo come stava mia figlia.
Io: e lo sai il perché? Perché c'è un ragazzo che mi picchia. Mi picchia e tu non te ne sei mai accorta. Tutte le volte che tornavo tardi da scuola era perché lui mi fermava e mi picchiava. E se non ci fosse stato Niall che un giorno passò di lì, io non so cosa avrei fatto. Ho cominciato a tagliarmi perché lui mi picchiava, e nessuno se ne è mai accorto.
Vidi mamma e Rufus che non riuscivano a parlare.
M: io...io.
Ru: tesoro perché non ce l'hai detto?
Io: perché sarebbe stato peggio, mi aspettavo che qualcuno lo avesse capito ma non è stato così.
M: mi dispiace Sharol. Mi dispiace di non essere stata presente e di non essermi accorta di tutto quello che stava succedendo, mi dispiace.
Io: mamma io non ti voglio incolpare, perché succede che non ti accorgi di qualcosa, però io sono felice solo se ci sono loro al mio fianco.
M: amore ma Niall è grande.
Io: mamma ma Niall non mi ha mai toccato con un dito.
M: lo so però...
Io: mamma ho capito che vuoi dire, Niall ha le sue esigenze, ma purtroppo deve risolvere da solo lì sotto, io non lo posso aiutare, e lui lo sa.
Vidi tutti arrossire di colpo dopo la mia affermazione.
Ru: Niall ti giuro che se la tocchi con un solo dito le tue esigenze le risolvo io piú velocemente, te lo taglio direttamente, chiaro?
N: cristallino. Allora signora posso continuare a vedere vostra figlia?
M: si.
N: vieni qui piccola.
Abbracciai Niall e lui mi baciò.
Ri: si ma quella lingua la vediamo anche noi, andateci piano.
Io: mio fratello è la finezza. Mamma digli qualcosa.
M: ragazzi ha ragione, l'ha vista anche il vicino di casa la vostra lingua.
Io: ok, mi arrendo. Adesso andiamo a mangiare che ho fame.
N: sappi che ti amo sempre di piú.
Pranzammo e poi io andai a casa dei ragazzi per prendere le ultime cose.
Io: ragazzi mi dispiace per oggi.
N: amore ma di cosa?
Lì: Sharol non puoi scusarti per ogni cosa, la colpa non è sempre la tua.
Io: si lo so, però mi dispiace coinvolgervi in queste cose.
H: tu fai parte della nostra vita e noi facciamo parte della tua.
L: e poi dai è bello il fatto che tu ti fidi talmente di noi da parlare così apertamente con noi davanti.
Io: ok questa volta non è mia la colpa, lo ammetto.
Lì: finalmente.
L: la colpa è tua solo il 90% delle volte, questa rientra nel 10%.
Io: vi voglio bene ragazzi.
Tutti: anche noi.
N: adesso sistemiamo che se ti scordi qualcosa è la fine.
Io: hai ragione tesoro.
Cominciammo a prendere le cose dall'armadio. Alcune felpe e maglioni e le magliette rimaste.
Io: tesoro mi dai una tua maglia? *dissi abbracciandolo da dietro*
N: certo tesoro, vieni!
Andammo a prendere due maglie e una felpa.
N: mi hai svaligiato un armadio. *disse ridendo*
Io: devo resistere un mese senza di te, non è poco! *dissi abbracciandolo*
N: amore ma che c'è oggi, mi abbracci di continuo? Non che mi dia fastidio ma...
Io: non voglio partire, non voglio stare senza di voi, non voglio dormire senza te...voglio restare con voi.
N: piccola ma non è tanto tempo e poi ti giuro che verremmo da te.
H: dai tesoro, adesso andiamo a casa che così finisci di preparare le valigie.
Andammo a casa e mettemmo le cose in borsa.
Io: le valigie sono pronte!
M: domani mattina prendi le ultime cose, che partiamo verso le 11.
Io: però io prima devo salutare i ragazzi!
M: facciamo una cosa, stasera falli dormire qui. Domani ci svegliamo, facciamo colazione, poi prepariamo le ultime cose, li saluti e ce ne andiamo.
Io: ragazzi per voi va bene dormire qui?
L: si, almeno per me.
H: anche per me.
N: va benissimo.
Li: dobbiamo solo prendere alcune cose a casa.
H: però adesso guida Louis.
N: grazie Harry.
Io: lasciatemelo stare.
N: grazie piccola.
Loro se ne andarono e io restai da sola a parlare con mamma.
M: tesoro mi dispiace se ti ho delusa.
Io: mamma tu non mi deluderai mai, sei mia mamma, sei la mia guida. Sei la persona che piú stimo al mondo, come puoi deludermi. Ho capito che stavi solo cercando di proteggermi.
M: amore sei la cosa migliore che mi sia capitata. Sono così fiera di te, mi dispiace di averti fatto crescere così in fretta, ma so che oggi sei abbastanza matura da prendere le tue decisioni da sola.
Io: ti voglio bene mamma e scusa se a volte non ti ascolto e ti faccio arrabbiare.
M: anche io ed è tutto apposto.
Dopo un po' che stavamo in camera mia, entrò Rufus.
R: eccole le mie donne di casa.
Io: grazie Rufus.
Ru: e di cosa piccola?
Io: di esserci sempre stato.
Ru: te l'avevo promesso quando sono entrato per la prima volta in questa casa e io mantengo le promesse.
Neanche il tempo di rispondere che entrò anche Riccardo.
R: ehi non mi avete invitato a questa riunione di famiglia?
Io: certo richy, vieni.
Dopo un po' che stavamo parlando suonarono alla porta.
Ru: vado io!
Quando andò ad aprire la porta capii che erano i ragazzi.
Dopo aver fatto posare le cose ai ragazzi in camera mia scendemmo tutti in salone.
L: abbiamo un'offerta da farti.
Io: spara Lou.
L: dopo l'estate devi farti il tatuaggio che tutti abbiamo.
Appena mamma sentì la parola tatuaggio sbiancò.
M: io avrei qualcosa in contrario.
N: si anche io.
Io: almeno siete d'accordo su una cosa.
N: Sharol non ti rovinare così la pelle, la tua è così bella perché sporcarla. E poi devi ricordare che è per sempre.
M: sono d'accordo.
L: ma è una cosa piccola.
H: e poi non si vede neanche.
N: voi siete pazzi, è piccola non le fate fare una cosa del genere.
M: allora qualcuno se ne è reso conto che è piccola.
Io: si, ma fate finta che io non sono qui.
N: ragazzi poi ne parliamo a casa. Tanto è no!
M: qualcuno che ragiona.
Io: ora smettetela, mi spaventa che la pensate allo stesso modo!
L: ti porto io a farlo!
N: William ti giuro che se lo fai ti caccio di casa!
L: poi vedremo.
Io: ma perché non chiedete la mia opinione? Sono qui anche io.
N: amore perché tu sei piccola e comunque senza l'assenso di un adulto non lo puoi fare.
L: io sono adulto.
N: solo sulla carta d'identità.
Io: ragazzi ne parliamo a settembre. Oggi è l'ultimo giorno che stiamo insieme, non litigate.
L: hai ragione.
Ru: ragazzi venite in cucina è pronta la cena!
Tutti ci alzammo e andammo in cucina.
Io: Rufus è buonissimo!
N: sono d'accordo!
Mangiammo e quando finimmo andammo in salone, mentre mamma e Rufus mettevano a posto.
Li: sei pronta per la partenza Sharol?
Io: si, me la posso cavare.
Dopo un'oretta che parlavamo ci raggiunsero mamma e Rufus.
M: ragazzi tutti a letto, che domani bisogna svegliarsi presto.
Io: ok.
Salimmo le scale e ci dirigemmo ognuno nelle proprie stanze.
Ci mettemmo i pigiami, ci lavammo e andammo a letto.SPAZIO AUTRICE
Ragazzi spero vi piaccia, non è il massimo, ma come sapete sono in vacanza e non ho molto tempo. Spero di poter aggiornare presto e ho deciso che a settembre continuerò anche l'altra storia: "se vivessi con i one direction"Una ragazza ossessionata da Horan.
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My hero
FanfictionMi chiamo Sharol brooks. Vivo a New York con mia mamma, Samantha e il suo nuovo marito, Rufus, visto che mio padre se ne è andato quando io ero piccolina e adesso non lo vedo spesso. Rufus ha un figlio di nome Riccardo, io lo considero come un frate...