Assemblea

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Louis ormai aveva fatto l'esibizione a x-factor in onore della mamma ed era andato tutto bene finché non si erano intromessi i paparazzi, e lì era scoppiato il caos.
Ma ormai erano passate due settimane. Tra poco sarebbe arrivato Natale e poco tempo prima era stato il mio compleanno, ovviamente non festeggiato, vista la situazione.
Mentre stavamo tutti sul divano mi arrivò una telefonata.
Risposi e quando staccai restai un attimo scioccata: la scuola di amici mi aveva richiamata per lo stesso ruolo dell'anno scorso.
N: che c'è baby, ti vedo sconvolta.
Io: la scuola di amici mi ha richiamata per lo stesso ruolo dell'anno scorso.
N: ma è fantastico, dovresti essere felice.
Io: io sono felce, ma non so se accettare.
N: perché baby?
Io: io vorrei stare vicino a Lou e i fratelli e non so quanto tempo prenderà.
L: tesoro è un'occasione per te, non puoi rinunciare per me. E poi puoi parlare con loro e chiedergli di dormire a casa.
Io: hanno detto che domani posso andare e parlare un po'.
N: domani ti accompagnano noi.
L: saremo con te.
La giornata passò velocemente e arrivò la sera.
Li: che volete mangiare ragazzi?
N: pizza.
Io: basta pizza per favore, facciamo della carne o un po' di pasta.
L: io direi di prendere il pollo.
Io: si, per favore, non mangio il pollo da un sacco.
H: che pollo sia.
Mentre mangiavamo io spiegai i piani per il giorno seguente.
Io: allora ragazzi, visto che io sono una rappresentante d'istituto, domani facciamo assemblea, dato che non ci vogliono dare l'autogestione.
H: Sharol possiamo assistere all'assemblea?
Io: si, l'assemblea è aperta a tutti.
Dopo aver mangiato andammo tutti sul divano a vedere un po' di TV e poi andammo tutti a letto.
Io: ho un po' di paura per domani.
N: sarai la miglior rappresentante di tutti i tempi, sei la piú piccola che sia mai salita ma hai già messo tutti d'accordo, e lo hai fatto nel modo piú democratico possibile.
Io: buona notte baby.
N: notte amore.
La mattina seguente ci svegliammo tutti presto, facemmo colazione e andammo a lavarci e vestirci.
Ero nervosa quella mattina, soprattutto nel tragitto per andare a scuola.
Arrivammo e radunammo tutti gli alunni e cominciò l'assemblea.
Io: ragazzi come sapete oggi siamo riuniti qui perché i professori non hanno voluto darci l'autogestione e tutti sanno i motivi.
Io volevo dirvi che non ci fermeremo qui, noi faremo valere i nostri diritti.
La scuola senza di noi non è niente, noi la rappresentiamo.
Poi nel consiglio si è parlato di non avere il coraggio di esprimere la propria opinione e mettere in gioco il proprio pensiero, ma penso che abbiate sbagliato persone. Noi rappresentanti abbiamo sempre accettato pensieri e le idee di tutti.
Dopo aver finito il discorso ci riunimmo nel consiglio docenti.
Quando tornammo, piú o meno, un'ora dopo, riferimmo ai ragazzi cos'era successo.
Io: allora ragazzi il consiglio non ha cambiato idea e quindi l'autogestione non si fa.
Ma come ho detto prima, noi siamo qui per far valere i nostri diritti, nessuno può impedirci di fare quello che abbiamo sempre fatto. L'autogestione è un momento bellissimo, di responsabilità e nuove esperienze. Quindi detto ciò con tutti i docenti e gli alunni presenti NOI CI DICHIARIAMO IN AUTOGESTIONE. *partì un boato*
Io: ragazzi ora calmatevi ci sono delle regole da seguire durante l'autogestione, perché lo stiamo facendo "abusivamente" e se succedesse qualcosa sarebbe finita prima per noi e poi per voi.
Spiegai cosa avrebbero dovuto fare e i vari corsi.
Finimmo l'assemblea e tornammo a casa.
Io: allora come vi è sembrata?
H: mi è sembrato che sei un po' una boss, però solo un po'. *disse ridendo*
Io: forse un po'.
L: sei stata fantastica, quando hai detto che l'autogestione non si sarebbe fatta c'era un silenzio tombale, hai preso l'attenzione di tutti.
N: a me non piaceva quel Vincent.
Io: ma Vincent è un rappresentante d' istituto insieme a me, vuole solo aiutarmi.
Il resto della giornata la passammo un po' in giro e poi passammo prima a casa mia e poi a casa di Lou.
Io: ciao ragazze.
Lo: ciao Sharol. Come mai qui?
Io: siamo venuti a fare gli auguri a Tommy.
T: grazie tesoro.
Lo: abbiamo saputo che sei stata grande all'assemblea d'istituto.
Io: grazie. Ragazze siete felici dell'autogestione? Domani cominciano i corsi.
F: lo sappiamo ma noi non sappiamo se veniamo.
Io: va bene Felicite se avete bisogno di qualcosa chiamatemi e qualsiasi cosa Vincent è nel servizio d'ordine.
F: grazie.
L: allora noi andiamo sorelline.
Lo: ciao tesoro. *disse dandogli un bacio*
Io: ciao ragazze. *dissi uscendo, seguita dai ragazzi*
Tornammo a casa e dopo un po' si fece ora di cena.
Io: allora ragazzi pizza?
N: si.
Io: vai ad ordinare la pizza baby. *dissi dandogli un bacio*
L: allora domani cominciano i corsi?
Io: si e voi mi aiuterete a quello di canto, di chitarra e quello di basso elettrico.
H: solo Niall di può aiutare con quelli di chitarra e basso elettrico.
Io: ma voi assisterete, tanto potete entrare e poi voi siete i one direction.
N: amore le pizze arrivano tra una ventina di minuti.
Io: va bene.
Dopo un po' arrivò la pizza e la mangiammo.
Io: Stavo dicendo ai ragazzi che domani venite ad aiutarmi con i corsi e tu devi portare una chitarra e un basso elettrico, piú la mia chitarra. Quindi domani vi dovete svegliare di nuovo presto.
N: per te questo ed altro.
Io: oh baby. *dissi baciandolo*
Li: si, ma noi siamo qui.
Io: invece di fare i gelosi, vogliamo andare a letto?
N: certo baby.
Andammo di sopra, ci lavammo e mettemmo il pigiama e ci mettemmo tutti nel letto.
Io: speriamo che domani vada tutto bene.
H: andrà tutto bene, i ragazzi hanno avuto quello che volevano, non combineranno guai, sanno quello che li aspetterebbe.
N: e poi è tutto a posto, i corsi, i ragazzi, il servizio d'ordine, tutto perfetto.
Io: il servizio d'ordine mi fa paura.
Li: perché baby?
Io: perché ho paura che non facciano il loro lavoro.
L: penso ti stia preoccupando per niente. Sarà tutto in ordine.
Io: cambiando discorso, tra un po' è Natale e anche il compleanno di Lou Lou.
L: si ma io non voglio fare niente, festeggeremo la vigilia in modo normale.
Io: si sì...
L: Sharol!
Io: come vuoi tu Lou!
Dopo un po' che parlavamo ci addormentammo.

SPAZIO AUTRICE
Ragazze scusate per il ritardo ma ho avuto un sacco da fare. Spero che mi perdonate. Vi amo e spero che vi piaccia.

My heroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora