In quel messaggio c'era scritto se per qualche giorno volevo andare a casa sua così sarebbe stato tutto piú facile, e avrei avuto anche i miei genitori vicino.
Io: Niall ti avevo detto di non leggerlo!
N: ops. Comunque tu non ci vai, capito?
Io: io faccio quello che voglio, va bene!?
N: no, non va bene.
Io: allora mi dispiace per te. Ma io faccio quello che voglio.
Mi alzai, presi le stampelle e andai di là. Mi buttai sul letto e cominciai a piangere. Non avevo un motivo preciso, ma non stavo bene. Quella situazione mi faceva stare male. Mi faceva male il ginocchio, le stampelle mi davano un senso di instabilità e poi ci si metteva anche Nì con le sue scenate di gelosia.
Dopo un po' bussarono alla porta.
X: toc-toc.
Io: voglio stare sola. *dissi con voce spezzata dal pianto*
N: tesoro, scusa, dai fammi entrare. Ti voglio solo chiedere scusa.
Io: no, Nì veramente voglio stare un po' sola. *dissi con voce tremolante*
N: per favore, non ti darò fastidio.
Io: entra.
Entrò e mi abbracciò. Io misi il viso nel suo collo e cominciai a piangere ancora piú forte.
N: amore non ti riesco a vedere così, dai lo so che ho sbagliato, però smettila di piangere che mi fai sentire in colpa.
Io: n-non è p-per te.
N: allora mi vuoi dire cos'hai?
Io: il ginocchio mi fa male, le stampelle le odio e... Ho bisogno di ballare e...di te.
N: amore io ci sono. Il ginocchio guarirà e le toglierai le stampelle.
Io: dai andiamo di là che ci stanno aspettando.
N: tu non ti preoccupare.
Mi prese il viso e mi asciugò le lacrime. Mi aiutò ad alzare e andammo di là.
Li: tutto apposto Sharol?
Io annui e mi sedetti vicino a Harry.
M. Di Lou: ragazzi noi dovremmo andare, se volete possono rimanere Gemma e lottie.
H: per noi va bene.
I ragazzi salutarono le loro mamme e io gli feci un cenno con la mano.
M. Di Niall: è stato un piacere conoscerti Sharol.
Io: anche per me.
Se ne andarono e ci sedemmo tutti sul divano a vedere la TV.
Io: ragazzi io mi vado un attimo a cambiare.
N: ti serve un aiuto?
Feci un cenno con la testa di sì. E andammo di là. Mi infilai un maglione lungo con un pantaloncino che non si vedeva e degli scalda muscoli per far stare al caldo il ginocchio.
Andai di là e mi accoccolai vicino a Harry.
H: ti fa ancora male il ginocchio piccola?
Io: un po'.
Io: allora ragazze raccontatemi qualcosa.
Gemma: io... Boh racconta tu lottie.
Lottie: io sono fidanzata, e... È la prima volta che non so che dire. Raccontaci tu qualcosa.
Io: io vado in primo liceo, faccio danza, suono chitarra e piano e adoro questi quattro idioti.
Lottie: io l'adoro questa ragazza.
L: si anche noi.
Gemma: noi rimaniamo qua per sempre.
H: e chi vi sopporta.
Dopo un po' bussarono alla porta e Liam andò ad aprire.
Era arrivata la mia pazza. B, non posso esprimere a parole quanto le voglio bene perché sminuire il sentimento che provo per lei.
Io: B che ci fai qui? *dissi con un sorriso da abete in faccia*
B: tu piccola stronzetta, ti fai male, te ne vai da casa tua, vieni a vivere con questi 4 bonazzi della madonna e non mi dici niente?!
Io: frena B.
B: ti amo lo stesso lo sai?
Io: si, e ora vieni qui e abbracciami.
Mi si buttò a dosso. E non me ne importava se mi stava schiacciando mi era mancata.
B: allora chi sono queste due ragazze?
Io: B sono Gemma e lottie.
B: si ovvio... No non ho capito ancora chi sono.
Gemma: io sono la sorella di Harry e lei è la sorella di Louis. *dissero divertite dalla scena*
B: ok ora è tutto piú chiaro.
B: allora mi vorresti dire come ti sei fatta male?
Io: sono caduta.
B: io lo dico che tu sei una polpetta, tu non mi credi!
Io: io non sono una polpetta. Uffa!
B: ho una sorpresa per te.
Io: voglio sapere.
B: allora una mia amica mi ha detto che ad Amici stavano cercando una ragazza che aiutava i ragazzi a cantare e che poteva entrare anche nei ballerini professionisti e io indovina il video di chi ho mandato?
Io: non il mio vero?
B: si proprio il tuo.
Io: io ti uccido. Blair Cornelia Waldorf come ti sei permessa?
B: è la prima volta che mi chiami col nome di battesimo, mi devo preoccupare?
Io: direi proprio di sì.
N: dai Sharol, è una cosa bellissima, tu sei bravissima a cantare e quando ti riprenderai potrai far parte dei professionisti.
Io: io...
B: te lo dico io cos'hai. Sharol brooks tu hai paura, hai paura di non farcela. Ma Sharol di ricordo che sei la ragazza migliore che io abbia mai conosciuto, hai la danza nel sangue e quando danzi tutti rimangono a bocca aperta, perché sei spettacolare, hai quella voce che anche ai sordi faresti venire la pelle d'oca, e con quella chitarra e quel piano fai miracoli. Quindi tesoro mio di cosa hai paura?
Io: ho paura di non essere all'altezza, sarebbe troppo per chiunque.
B: ma tu non sei chiunque e poi noi siamo qui con te.
N: secondo me dovresti almeno provare, sei speciale, ce la puoi fare.
H: facciamo una cosa, proviamo, cantaci qualcosa.
Io: ma sei pazzo, non canto neanche con mia mamma, lo faccio solo se mi accompagnate voi.
N: ti accompagnano noi.
Io: andata. Che cantiamo?
Li: scegli tu.
Io: little things va bene.
L: perfetto.
N: prendo la chitarra.
Si alzò e andò di là e dopo 2 minuti tornò con la chitarra in mano.
Cominciò a suonare e io cantai come se non ci fosse stato un domani. Dissi tutto quello che mi ero tenuta dentro in tutto quel tempo che non avevo ballato, ero solo io e la mia voce. Intorno non c'era nessuno.
Finimmo e vidi tutti a bocca aperta.
L: oh mio dio Sharol ma sei bravissima.
H: hai la voce di un angelo.
B: io ve l'avevo detto.
N: tu vai là e ti presenti come nuova professionista, perché hai una voce che può spaccare il culo a tutti.
Io: allora? Quando dovrei andare?
B: martedì.
Io: ok.
B: allora tesoro martedì ti passo a prendere alle 9 e andiamo là.
Io: va bene.
L: ma veniamo anche noi.
B: fate quello che volete, io la accompagno.
Io: ma quanto ti posso amare!
B: mai quanto ti amo io. Quindi ci vediamo martedì alle 9.
Io: ciao.
Ci abbracciammo e se ne andò.
N: è completamente fuori di testa, proprio come te.
Io: per questo stiamo bene insieme.
Li: allora sei pronta per entrare ad amici come professionista?
Io: piú o meno. Voi sarete lì con me vero?
N: ovvio.
Io: ragazzi ma io domani non voglio andare a scuola.
L: ok, domani resti qui.
Li: no no tu domani vai a scuola, senza fare storie.
H: dai lasciala stare, non sta bene.
Li: ma dovremmo avvertire i genitori.
N: Lì non rompere.
Io: ok Lì chiamo i miei, così stai piú tranquillo.
Li: grazie.
Chiamai mamma e mi disse che se volevo restare a casa, potevo farlo. Dopo la passai a Li così si tranquillizzò.
Nel frattempo che noi parlavamo e canticchiavamo si era fatta ora di cena.
Io: allora ragazzi che volete mangiare per cena?
N: io propongo pizza.
Io: io non diventerò una polpetta grassa con la cellulite, quindi vi ripropongo la domanda, che volete mangiare stasera?
Li: io propongo un insalata di pollo.
Io: adoro, si, sono d'accordo con te.
N: c-cosa i-ins-salata? What? Si mangia?
Io: Nì insalata. Guarda che fa bene e poi con il pollo è buonissima, te ne puoi mangiare quanta ne vuoi e non ti devi neanche sentire in colpa.
N: guarda che anche posso mangiare anche 10 pizze senza neanche sentirmi in colpa.
Io: in colpa no ma male si. Quindi deciso insalata di pollo?
H: per me va bene.
Io: Tommo?
L: a parte il fatto che sto sclerando perché mi hai chiamato Tommo ed è la cosa piú dolciosa del mondo. Comunque si per me va bene.
Io: ok Lì andiamo a preparare!
Li: ok.
Andammo a preparare e cenammo.
Io: allora Nì è commestibile?
N: si ma io volevo la pizza. *mise il broncio*
Io: smettila di fare il bambino.
Quando finimmo di mangiare andammo tutti a lavarci e poi ci mettemmo sul divano.
H: allora che facciamo?
Io: obbligo o verità?
Tutti: d'accordo.
L: comincio io. Sharol obbligo o verità?
Io: verità.
L: chi bacia meglio tra Niall e Damon?
Io: sei cattivo... Devo rispondere per forza?
L: si.
Io: Niall bacia bene ma... Damon, Damon bacia da dio.
N: come? Uff! Io bacio meglio di quello.
Io: smettila scemo. *dissi scompigliandogli i capelli*
Giocammo ancora un po' e poi andammo tutti a dormire. Ci demmo la buonanotte e andammo tutti nelle nostre camere. Dopo un po' che non riuscivo a prendere sonno andai in camera di Harry. E mi misi nel letto con lui.
H: che ci fai qua?
Io: non riesco a dormire, posso restare qui?
H: certo vieni.
Mi misi sotto le coperte con lui e ci addormentammo.SOAZIO AUTRICE
Ciao cucciole. Spero che il capitolo vi sua piaciuto. Se non fosse così ditemelo nei commenti.Una persona ossessionata da Horan.
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My hero
FanficMi chiamo Sharol brooks. Vivo a New York con mia mamma, Samantha e il suo nuovo marito, Rufus, visto che mio padre se ne è andato quando io ero piccolina e adesso non lo vedo spesso. Rufus ha un figlio di nome Riccardo, io lo considero come un frate...