Guariggione

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Uscii dal bagno e i ragazzi restarono a guardarmi con gli occhi spalancati.
Io: che avete? Non sto bene?
N: sei...sei...fantastica. *disse balbettando*
H: Niall asciugati la bava e andiamo.
Scendemmo e prendemmo la macchina. Io mi misi davanti seduta vicino a Lou che stava guidando.
Ad un certo punto Louis mi mise una mano sulla mia coscia, in quel momento scoperta per colpa dello spacco della gonna. A me non diede tanto fastidio, anche perché era Louis, ma c'era qualcuno a cui quel gesto aveva dato più che fastidio. Sentii Niall tossire, ma io non sapevo che fare. Per fortuna dopo poco arrivammo e Louis levò la mano dalla mia coscia e scendemmo tutti dalla macchina.
Entrammo in questo locale stupendo con una terrazza che affacciava sul mare e una scala dove si poteva scendere sulla spiaggia. Appena fummo dentro Niall mi prese la mano. Pian piano si avvicinarono molte persone, la maggior parte famose, loro cominciarono a parlare con i ragazzi. Dopo poco si avvicinò un ragazzo che ai ragazzi non stava tanto simpatico. Cominciò a flirtare con me, nel frattempo che i ragazzi parlavano con altra gente.
Josh: allora che ci fai qui?
Io: sono venuta con i ragazzi.
J: comunque piacere, Josh. *disse allungando la mano*
Io: piacere, Sharol.
J: che ne dici di andare a vedere com'è fuori! *disse prendendomi il polso*
Mi trasportò fuori anche se io non sapevo che fare. Dopo un po' che parlavamo sì avvicinò a me, ma per fortuna in quel momento arrivarono i ragazzi. Niall si avvicinò a Josh e lo prese per le spalle, lo mise con le spalle contro il muro e cominciò ad urlargli che non si doveva avvicinare.
N: È LA MIA RAGAZZA, MIA. TU NON TI DEVI AVVICINARE, NON LA DEVI GUARDARE, NON LA DEVI TOCCARE, NON LA DEVI NEANCHE PENSARE.
Lui senza dire una parola se ne andò. Niall si avvicinò a me, mi prese per il polso e mi portò in un posto isolato del locale. Cominciò a baciarmi con foga, non erano piú i baci che mi aveva sempre dato, erano dei baci con un doppio fine.
Ad un certo punto lo fermai. Gli presi il viso tra le mani e lo guardai negli occhi. Lui resistette 5 secondi e poi scoppiò, cominciò a piangere e io lo abbracciai.
Io: ehi, amore mio, per favore dimmi che hai, che è successo, per favore parlane con me.
Non sapevo che fare, non lo avevo mai visto così e mi spezzava il cuore.
N: io...io, avevo paura di perderti. Ti amo e quando ti ho vista con quello...oddio volevo spaccargli la faccia. Per favore non te ne andare. *disse piangendo*
Dopo quelle parole lo strinsi ancora di più al mio petto. Non avevo le parole adatte per descrivere quanto amavo quel ragazzo. E in quel momento pensavo solo che ero la ragazza piú fortunata al mondo. Lui è così fottutamente perfetto.
Io: amore io non ti lascerò mai, sei così importante per me.
N: vogliamo tornare di là?
Io: certo amore, andiamo dai ragazzi che saranno preoccupati.
Andammo di là e raggiungemmo i ragazzi.
H: va tutto bene Nì?
N: si, tutto bene.
Mi accoccolai vicino a Nì e misi la testa sul suo petto.
X: ciao Horan!
Quella voce fastidiosa proveniva da una ragazzina famosa, mezza nuda, che ci provava con Niall da sempre.
N: ciao Stacy.
S: che ne dici di andare a bere qualcosa?
N: io dico di no.
Quanto era fiera di quel ragazzo. Chiunque avrebbe voluto farsi quella ragazza, ma lui aveva preferito stare con me.
Lei se ne andò, tutta offesa, sculettando come se stesse sul red carpet.
Io: ti amo. *dissi sussurrando*
N: anche io.
Quella sera ci divertimmo davvero tanto, la spiaggia e il mare erano stupendi e le stelle...erano a dir poco incantevoli. Le avevamo guardate tutta la sera, io e Niall abbracciati a guardare le stelle. Era stata una bellissima serata. Ma dopo un po' dovemmo andare via perché io il giorno dopo avevo scuola.
Quando tornammo a casa mi affrettai a andare in camera, posare le stampelle e buttarmi sul letto. Ma, dopo esserci messi sul divano per guardare la TV, io mi alzai dal divano e solo dopo mi accorsi che non avevo utilizzato le stampelle. Andai in cucina, ancora senza accorgermi delle stampelle, a prendere un po' di latte e quando me ne accorsi diedi un urlo e corsi dai ragazzi.
Io: NON HO LE STAMPELLE, NON LE HO PRESE E SONO RIUSCITA AD ANDARE DI LÀ, ODDIO SONO GUARITA, IL GINOCCHIO NON MI FA PIÚ MALE.
N: tesoro calmati, siediti qui che non sappiamo se sei guarita del tutto.
Io: ma...ma...non mi fa male il ginocchio. *dissi quasi in lacrime*
H: hei tesoro non possiamo sapere se poi peggiorerai, quindi non sforzare il ginocchio. *disse venendo vicino a me*
Io: non toccarmi.
H: dai tesoro vieni qui, lo sai che lo facciamo per te. *disse abbracciandomi*
Io cominciai a piangere, ma non perché ce l'avevo con loro, ma perché volevo solo guarire, volevo ricominciare a ballare e a camminare autonomamente, senza quelle stampelle.
N: amore che ne dici di chiamare il dottore e vedere che ci dice?
Lui venne vicino a me, mi spostò i capelli e mi diede un bacio sulla guancia. Poi prese il telefono e fece il numero del dottore. Due squilli e rispose.
D: pronto?
N: dottore sono Niall Horan, il fidanzato di Sharol.
D: si, dimmi pure.
N: Sharol oggi si è alzata dal divano senza stampelle e dice che il ginocchio non le fa male.
D: capisco, io non ho ancora chiuso, potete venire per darle una controllata.
N: arriviamo subito.
Io: amore che ha detto.
N: che dobbiamo andare per controllarti il ginocchio.
Io: ok andiamo. Tanto già siamo vestiti, mi scoccio di cambiarmi.
Prendemmo la macchina e io e Niall andammo dal dottore.
Dopo dieci minuti arrivammo.
8:30
Io: buonasera dottore, scusate l'orario.
D: non preoccupatevi, Sharol entra così ti visito.
Entrai nello studio e mi stesi sul lettino.
Lui si avvicinò, mi controllo il ginocchio, mi fece fare tutti i movimenti ma a me non faceva male.
D: tesoro é tutto apposto. Sei guarita prima del previsto.
Io: quindi non devo piú usare le stampelle?
D: no Sharol sei guarita.
Io: oddio.
Mi alzai e saltai a dosso a Niall.
N: tesoro sei guarita!
Io: io te l'avevo detto.
N: si ma ero preoccupato.
D: Sharol non tornare più! Non ti voglio vedere per un bel po'!
Io: ok dottore, ci vediamo il piú lontano possibile.
Uscimmo e tornammo a casa. Aprii la porta e cominciai a gridare e a dire che ero guarita.
I ragazzi vennero da me e mi abbracciarono. Dopo che parlammo un po' andammo tutti a dormire e io mi addormentai subito.
Il giorno dopo la sveglia suonò alle 7:30 e io mi alzai cercando di non svegliare Nì.
Andai giù e feci colazione. Poi andai in camera e mi accorsi che Nì era sveglio. Lo salutai e andai in bagno a vestirmi e lavarmi. Dopo essermi lavata presi i vestiti e li misi. Ero pronta e presi lo zaino.
N: tesoro ricordati che oggi mi devi accompagnare a giocare a golf.
Io: ok.
Uscii di casa e c'era B che mi aspettava.
B: Sharol ma non hai le stampelle e riesci a camminare! *disse abbracciandomi*
Io: si, sono guarita.
Mi abbracciò un ultima volta e poi cominciammo a camminare e parlare e dopo poco arrivammo a scuola.
Entrammo in classe e cominciammo a sentire la lezione del professor canffrey, che passò in fretta e poi arrivarono le ore di matematica e lei non c'era.
Passarono in fretta le due ore di sostituzione e poi facemmo l'ultima.
Suonò la campanella e uscimmo tutti dalla classe. Arrivammo fuori l'uscita e...

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