Pompieri

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Dopo un po' mi squillò il telefono: era mia mamma. Aveva invitato tutti noi a pranzo, anche per parlare un po' visto che non ci vedevamo da qualche giorno.
Lo dissi ai ragazzi e loro accettarono. Mettemmo le cose che stavano in disordine a posto e poi uscimmo. Chiusi la porta a chiave e entrammo nella macchina di Harry.
Appena entrati i ragazzi misero la musica e tutti cominciammo a cantare. Ridemmo tantissimo e ci divertimmo.
Dopo una decina di minuti arrivammo a casa mia. Bussammo e mi aprì Riccardo.
R: sorellina! Come stai? È da tanto che non ci vediamo.
Io: sto bene richy, e tu?
R: io sto bene. Ciao ragazzi, entrate!
Io: ciao mamma!
M: tesoro mio! Venite sedetevi.
Ru: ciao piccolina!
Io: ciao Rufus!
M: allora come va il ginocchio? Non mi hai fatto sapere niente. Come ti trovi nella scuola di amici? Come sta andando a scuola? Stai bene? Stai mangiando?
Io: mamma, mamma frena. Oggi sono andata dal medico e mi ha detto che devo tenere un altro po' le stampelle ma il ginocchio sta bene. Ad amici mi trovo benissimo, sono tutti simpatici e bravissimi. E a scuola va bene, oggi sono stata interrogata e sono andata bene. Sto bene e non sto mangiando, di piú, loro mi hanno messo all'ingrasso. Ho risposto a tutte le tue domande?!
M: non ti far sentire mai. Ti ho dato il permesso di stare fuori casa e tu non mi chiami neanche!
Io: mamma ma sto bene.
Dopo un po' che stavamo parlando mamma si alzò e andò a controllare se il pranzo era pronto.
M: è pronto!
Ci alzammo tutti dal divano e andammo in cucina.
M: allora ragazzi vi piace il pranzo?
Io: si mamma è buonissimo, TUA FIGLIA è davvero felice di stare qui!
N: comunque è davvero tutto buono!
Io: ma Niall non conta, a lui piace tutto.
N: hei, mi offendi. *disse mettendo un finto broncio*
Io: il mio elfo! *dissi scompigliandogli i capelli*
N: sei tu quella piccola!
Io: io non sono piccola! *dissi incrociando le braccia*
H: si, sei piccola!
Io: ok, mi arrendo.
Quando finimmo di mangiare mamma e Rufus misero a posto mentre i ragazzi e Riccardo andarono in salone e io andai di sopra a prendere le chitarre.
Scesi e diedi una chitarra a Niall e una a Riccardo.
L: allora che cantiamo?
Io: drag me down?
Li: ok.
Cominciarono Riccardo e Nì e poi io e i ragazzi cominciammo a cantare. C'era un armonia di voci stupenda, sentire la voce dei miei ragazzi così vicino mi faceva sentire bene. Loro, la mia ragione di vita, così vicino a me, mi facevano venire i brividi. Era sempre stato il mio sogno sentirli così vicini, ma non mi sarei aspettata tutto ciò. La mia vita è cambiata in due giorni, due normalissimi giorni cambiati radicalmente. Il giorno prima pensavo solo ad una cosa: abbracciarli, anche solo per qualche secondo. Volevo sentire il loro profumo e stare fra le loro braccia. E il giorno dopo, li avevo in casa. Ed era la cosa piú bella del mondo avere 4 idioti in casa pronti a farti sorridere il qualunque momento.
Dopo qualche minuto ci raggiunsero anche mamma e Rufus che, come sempre, dissero che se per qualche giorno volevamo rimanere a casa perché loro sarebbero partiti.
Io guardai i ragazzi e loro mi accennarono un sì con la testa.
Io: yee party a casa brooks!
M: frena ragazzina, chi ha parlato di party, voi fate i bravi e tutti i giorni a scuola! Ci siamo capiti?
Io: sì capo!
Mamma e Rufus andarono di sopra a prendere le valigie e dopo una decina di minuti scesero.
M: allora ragazzi fate i bravi, non distruggete la casa e andate a scuola che il professor canffrey mi avvertirà se non fosse così.
Io: mamma non è la prima volta che andate fuori città, state tranquilli che non è mai successo niente di grave.
Ru: d'accordo, ragazzi noi andiamo che perdiamo l'aereo.
Ci diedero un bacio e se ne andarono.
Io: allora che si fa?
L: io e Niall andiamo a prendere delle cose a casa per questi giorni. Non penso che ci andranno i tuoi vestiti.
Io: sei proprio uno scemo. Andate e tornate presto.
N: certo amore. *si avvicinò e mi diede un dolce bacio sulla fronte*
Uscirono di casa e nel frattempo io e i ragazzi studiammo.
*dopo 20 minuti*
Io: non ho capito nulla.
Li: dai Sharol la facciamo domani con più calma. D'accordo?
Io: ok grazie Lì. *gli diedi un bacio sulla guancia*
Dopo qualche minuto sentimmo il rumore dell'ascensore, che saliva in casa mia, ma passarono piú di 2 minuti e l'ascensore non era ancora salita. Mi iniziai a preoccupare, ci metteva sempre pochissimo.
Poco dopo sentimmo sbattere vicino alle porte dell'ascensore, e delle urla.
L: RAGAZZI L'ASCENSORE SI È BLOCCATO!!
Io: oh mio dio, come si è bloccato. Niall, Niall è claustrofobico.
Era l'unico pensiero che mi era passato nella testa: Niall. Avevo tanta paura e non sapevo che fare.
Andai di corsa fino all'ascensore chiusa, mi accovacciai vicino alla porta e misi il viso vicino.
Io: ehi amore mi senti?
Sentivo il suo respiro affannato e sapevo benissimo la sensazione che si provava in quei momenti.
Io: amore per favore rispondimi. Concentrati sulla mia voce. È semplice, respira, su e giù. Appena sarete fuori ti do l'inalatore. Ma per favore Nì metti una mano vicino alla porta. Voglio solo sapere se stai bene.
Dopo pochi secondi che ebbi finito la frase sentii un tonfo da dietro la porta.
Niall non stava così tanto male, altrimenti non sarebbe mai riuscito a muovere il braccio.
Dopo un po' che ci parlavo mi venne un'idea per far aprire quel maledetto ascensore.
Chiamai Rufus e speravo solo che l'aereo non fosse già partito.
Ma dopo tre squilli rispose.
Io: Rufus, Rufus dove sei? *dissi ormai tra le lacrime*
Ru: hei calma piccolina che cos'è successo?
Io: l'ascensore si è bloccato e Niall sta dentro e non riesce a respirare, è claustrofobico. Non so che fare, devi aiutarmi.
Ru: allora Sharol calmati, adesso chiamo la nostra squadra e i pompieri arriveranno in poco tempo.
Staccai la chiamata e mi fiondai di nuovo vicino l'ascensore per rassicurare Nì.
Dopo un quarto d'ora fecero irruzione in casa i pompieri.
Pochi minuti dopo l'ascensore si aprì. E louis era davanti Niall per cercare di farlo respirare.
Io: Nì.
Mi avvicinai e gli portai l'inalatore. Cominciò a respirare.
Lo portai a sedere e si accovacciò vicino a me.
Io: amore va meglio?
N: adesso si.
I ragazzi si sedettero vicino a noi, quando ad un certo punto mi accorsi che una persona era rimasta in silenzio per tutto quel tempo...

SPAZIO AUTRICE
Ragazze dovete davvero scusarmi è passata quasi una settimana dall'ultima volta che ho aggiornato e mi dispiace davvero tanto. Spero che in questi giorni avrò un po' piú di tempo per scrivere.

Una ragazza ossessionata da Horan.

My heroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora