Colloqui

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Ma come sempre mi sbagliavo. Mentre stavo uscendo da scuola, mi sentii prendere il polso, come non succedeva da un po'. Con fatica mi portò dietro la scuola e si mise davanti a me.
K: bambolina pensavi che fosse tutto finito. Non basta chiudermi in un collegio in un'altra città per non rivedermi piú.
Io: klaus p-per favore, lasciami andare.
K: ho visto che ti sei fatta male e non sono stato io. Chi ti ha fatto male il tuo ragazzino?
Io: lui non mi toccherebbe mai con un dito!
K: si, non ancora! Arriverà il giorno che comincerà a picchiarti e a quel punto ti mancherò.
Io: lui non mi picchierebbe mai. E tu, tu non mi mancherai mai.
Lui si era arrabbiato davvero e io me ne ero accorta. Prese le stampelle e le buttò per terra. Mi cominciò ad insulare e picchiare. Ma quel giorno ero pronta a tutto perché sapevo che non c'era nessuno che mi venisse a salvare.
Mi lasciò là, dolorante come non mai, con lividi ovunque e con gli occhi offuscati dal pianto. Non sapevo che fare, i ragazzi erano partiti e io non sapevo chi chiamare.
Cercai di chiamare Riccardo ma ovviamente non mi rispose quindi mi rimaneva solo una possibilità: chiamare Damon. Lo chiamai e lo pregai di venire.
Dopo poco arrivò e mi corse subito incontro.
D: oddio Sharol che ti è successo?
Io: klaus, è stato klaus.
D: vieni andiamo a casa.
Io: no, non voglio. Accompagnami nella scuola di "amici".
Damon mi accompagnò e arrivammo fuori la cassetta dei bianchi. Bussammo e mi venne ad aprire Lele.
L: Sharol che è successo?
D: l'hanno picchiata.
L: oddio. Venite entrate. Vado a chiamare Emma ed Elisa.
Arrivarono ed erano preoccupate.
Emma: che è successo Sharol? Chi è stato?
Io: il mio bullo. Come sempre.
Elisa: hai chiamato Niall?
Io: no, i ragazzi sono partiti. *dissi con le lacrime agli occhi*
Lele: oh piccola vieni qui.
Mi abbracciò. Damon si alzò e disse che lui doveva fare delle cose, ma che mi avrebbe chiamato per sapere come stavo. Lo salutai e se ne andò.
Eravamo tutti sui divani, tranne elodie e Daniele che erano andati a provare.
Alessio: ma chi è questo? Da quando ti picchia?
Io: si chiama klaus, sta al liceo con me. Lui sta in quinto ma è stato bocciato piú volte. Mi picchia dall'anno scorso.
Lele: oh amore. *disse stringendomi*
Emma: vogliamo chiamare i ragazzi così glielo dici, lo devono sapere Sharol.
Io: no, perché si preoccuperebbero e tornerebbero qua per colpa mia.
Emma: dai sharol li chiamiamo insieme.
Io: ok...
Presi il cellulare e chiamai Niall.
N: pronto.
Io: ciao nì, come va?
N: a noi bene. Tu come stai?
Io: io bene. Oggi...ho visto Damon.
Emma: sharol!
N: ah e che voleva?
Io: no niente.
N: sharol mi devi dire qualcosa? Ti sento strana.
Emma: per fortuna il ragazzo è intelligente! Dai sharol diglielo.
Io: Nì io...oggi ho incontrato k-klaus.
N: cosa? Che ti ha fatto? Stai bene?
Io: si adesso sto meglio.
N: oh mio dio amore mio mi sento così in colpa, io non c'ero e tu eri lì da sola.
Io: nì non ti devi sentire in colpa, non è tua la colpa.
N: ma come ha fatto a tornare? Mio dio io lo uccido appena lo vedo.
Io: amore tu stai tranquillo e non stare in pensiero che io adesso sto ad amici.
N: ti giuro che appena torno vengo subito da te.
Io: ti amo.
N: anche io piccola. Ci sentiamo dopo.
Io: ciao Nì.
Mi salutò e attaccò.
Io: vogliamo mangiare?
Lele: certo.
Andammo a preparare e poi mangiammo. Lele, vedendomi un po' triste, mi chiese se c'era qualcosa che nona andava.
Io: no, Lele sto bene.
Alessio: sicura?
Io: si...solo mi mancano i ragazzi.
Finimmo di mangiare, mettemmo a posto e andammo tutti in camera mia e di Lele.
Emma: vogliamo fare una videochat con i ragazzi, così ti senti meglio?
Io: si. Aspettate prendo il computer.
Presi il computer e chiamai i ragazzi su Skype.
N: tesoro!
Io: ragazzi mi mancate.
H: piccola anche tu.
Parlammo un po' e poi staccammo perché da loro era molto tardi.
Elisa: ragazzi andiamo a provare che domani c'è il serale.
Andammo in sala e arrangiammo di nuovo tutti i brani e li provammo, era tutto prefetto. Ormai si erano fatte le 6.
Tornammo in casetta e io mi ricordai che il giorno dopo ci sarebbero stati i colloqui.
Io: oh mio dio, domani ci sono i colloqui.
Elodie: qual è il problema? Vai bene a scuola, no?
Io: sì ma dovrò andarci con mio padre!
Elodie: e qual è il problema?
Io: non vado d'accordo con mio padre.
Elodie: ah.
Parlammo un po' e quando si fece ora di cena mangiammo e poi ci mettemmo tutti nella mia camera, dopo esserci lavati e messi il pigiama.
Elisa: Sharol ma non hai freddo solo con la felpa a dosso?
Io: no, sto bene.
Emma: ti fa ancora male il ginocchio?
Io: oggi piú del solito, forse perché l'ho sforzato un po' di piú.
Emma: oh. Speriamo che ti rimetta presto.
Io: voglio Niall! *dissi mettendo il broncio*
Lele: a quest'ora ti viene un po' di nostalgia, vero?
Io: si.
Si mise vicino a me e mi abbracciò.
Dopo un po' tutti andarono a dormire e noi ci addormentammo subito, perché eravamo stanchissimi.
Ma verso le 4 mi svegliai perché non riuscivo a dormire.
Io: Lele, Lele sei sveglio? *cercai di svegliarlo*
Lele: adesso si. *disse assonnato*
Io: scusa ma non riesco a dormire. Posso venire nel letto da te?
Lele: si, ma non ti alzare vengo io da te.
Si alzò e si stese nel letto vicino a me. Ci addormentammo così.
La mattina dopo mi svegliai con delle urla. Erano arrivati i ragazzi.
N: TU CHE CAZZO CI FAI NEL LETTO CON LA MIA RAGAZZA?
Lele era già sveglio.
Lele: no, Niall non è come pensi, lei non riusciva a dormire e quindi le sono venuto a fare compagnia.
Niall: mi fai parlare un attimo con lei?
Si mise vicini a me e cominciò a toccarmi il braccio per svegliarmi.
N: amore svegliati.
Dopo un po' mi svegliai e appena riuscii ad aprire gli occhi per vedere chi era, gli saltai a dosso.
Io: oh mio dio Niall che ci fai qui? *dissi piangendo*
N: sono venuto a farti una sorpresa.
Lo baciai e in quel momento entrarono i ragazzi.
H: scusate il disturbo, ma vorremo salutare la nostra piccola.
Io: Harry!
Mi staccai da Niall e vennero da me ad abbracciarmi perché con le stampelle non era il massimo.
Io: voi siete pazzi!
N: si di te.
Andammo di là e gli altri erano svegli.
Emma: giorno Sharol.
Io: giorno Emma.
Ci salutammo e poi feci colazione.
Elisa: sei pronta per stasera?
Io: si...penso.
Lele: dai che sei bravissima e poi ci sono io con te.
N: abbiamo tolto di mezzo Damon e ora comincia lui.
Io: Nì non cominciare, lo sai come va a finire.
N: scusa.
Andammo in sala musica e cominciammo a provare. I ragazzi mi guardavano estasiati.
Li: oddio, Sharol,sei fantastica.
L: è vero, sei bravissima.
Quando finimmo di provare tornammo in casetta io mi andai a vestire e, dopo, io e i ragazzi andammo a scuola, dove ci sarebbe già stato mio padre.
Arrivammo e incontrammo mio padre. Quando entrammo il professore fece la predica a mio padre e gli disse che lui doveva seguirmi di piú. Uscimmo fuori e mio padre fece una sua solita sparata.
P: hai capito che il tuo professore mi ha fatto la predica!
Io: ma perché tu mi segui?
A quel punto uscì il professore perché sentì gridare e appena arrivò mio padre mi diede uno schiaffo fortissimo e il professore mi difese.
I ragazzi ci raggiunsero e il professor gli spiegò cos'era successo. Niall mi abbracciò e ce ne andammo in casetta, ad amici.
Quando arrivammo tutti mi chiesero com'era andata ma ad un certo punto mi alzai e mi chiusi in camera mia. Sentii i ragazzi che spiegavano a tutti cos'era successo.
Ad un certo punto sentii bussare alla porta...

SPAZIO AUTRICE
Comunque vi volevo avvisare che questo sarà l'orario scolastico di Sharol.
Orario scolastico

Orario scolastico

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