Si presentò davanti a me una figura che non potevo non riconoscere: Zayn...
Feci l'unica cosa che mi passò per la testa. Lo abbracciai. Solo quello mi era passato per la testa, non lo avevo controllato, era stato un istinto.
Z: chi è questa bella ragazza?
Io: io...io ti odio, sei il truzzo tatuato che amo di piú al mondo.
In tutto questo ero ancora fra le sue braccia, e non volevo staccarmi. Era il posto piú bello del mondo, quel profumo, lui era perfetto.
Ci staccammo e Zayn salutò i ragazzi e poi cominciammo a parlare.
Z: allora dove li hai incontrati questi pazzi?
Io: eh...storia lunga.
Z: sei fidanzata con uno di loro?
Io: si, con Nì.
Z: oh il mio piccoletto si è fidanzato!
N: il mio fratellone!
Z: quanto mi odi in una scala da 1 a 10?
Io: mai quanto ti amo. Sappi che hai fatto stare di merda miliardi di persone ma siamo ancora qui, con te, piú che fiere di quello che hai fatto. Siamo davvero orgogliose di te. Non ci potevi rendere piú fiere. L'album è stupendo e...beh che dire. Ti staremo accanto fine alla fine.
Z: ma quanto può essere dolce?! *disse abbracciandomi*
Io: hai un buon profumo.
Z: grazie. *disse ridendo*. Ragazzi ma che ci fate qui?
L: volevamo vederti e anche farti conoscere Sharol.
Io: comunque ho visto il tuo nuovo video, e oh mio dio è fantastico.
Z: sono contento che ti piaccia. Ma come ti sei fatta male? *disse indicando le stampelle*
Io: sono caduta.
Z: oh, spero tu abbia fatto meno figure di merda di Niall, era stupendo con le stampelle.
N: grazie Zayn.
Io: oh sì sicuro, ma lui è sempre bello.
N: lo so tesoro.
Io: e anche molto modesto.
Dopo un po' che stavamo parlando vidi Liam con il telefono in mano che ad un certo punto sbiancò.
Io: Lì che è successo?
Li: voi, voi due siete in tutti i siti possibili e immaginabili. Tutte foto vostre, insieme, che hanno pubblicato.
Io: oddio non può essere, siamo stati attenti, non c'era nessun paparazzo in questi giorni. Come hanno fatto?
N: fammi vedere.
Prese il telefono e lesse i vari articoli.
N: ok hanno esagerato, ora vado a parlare con qualcuno.
Io: Niall fermati, calmiamoci un attimo e poi vediamo che fare.
L: sapete che oggi abbiano un intervista, vero?
H: è vero oddio, che palle!
Dopo qualche minuto bussarono alla porta e Zayn andò a vedere chi era.
Z: oddio i paparazzi!
N: come diavolo sono arrivati qui?!
Io: facciamo una cosa, io mi nascondo e voi tranquillamente aprite la porta, ok?
H: vai.
Mi nascosi di sopra e girai un po' per quella casa, che avevo sempre sognato di vedere. E alla fine entrai nella camera di Zayn. Era stupenda. Mai visto niente di simile. Tutto odorava di lui e le pareti erano tappezzate di disegni e scritte fatte a mano.
Quando capii che era tutto a posto e potevo scendere, chiusi la porta dietro di me e scesi.
Io: allora? Come è andata?
N: bene, come al solito ci hanno assalito. Ma abbiamo mantenuto la calma.
H: ragazzi che ne dite di fare qualcosa?
Io: tipo?
Li: film.
Tutti: ok.
Io: ragazzi io vado a chinare un attimo mamma che non sa neanche dove sto.
N: ok.
Andai di là e telefonai mamma, le dissi che stavo con i ragazzi e che andava tutto bene. Poi, quando ebbi finito, andai dai ragazzi e mi sedetti sul divano vicino a Nì. Avevano messo un bel film. Quando finì ci alzammo e andammo in cucina per preparare qualcosa per il pranzo.
Io: ragazzi avete qualche preferenza?
Z: per me va bene tutto!
N: anche per me.
H: se vuoi ti aiuto.
Io: grazie haz!
Cucinammo e ci mettemmo a tavola.
H: allora tesoro domani devi andare a scuola!
Io: haz non me lo ricordare. Ah ragazzi io domani non torno a casa.
N: dove devi andare?
Io: devo fare una visita al ginocchio.
L: non sai a che ora torni?
Io: penso verso le 4:30 o le 5.
Finimmo di mangiare e sparecchiammo.
Il pomeriggio non ci muovemmo da casa e stemmo insieme. La sera tornammo a casa e salutammo Zayn.
Io: ciao Zayn!
Z: ci vediamo presto.
Ce ne andammo e tornammo a casa.
Io: ragazzi ho paura per domani.
N: stai tranquilla cucciola, se vuoi veniamo con te.
Io: verreste?
H: certo.
Io: non potete capire quanto possa amarvi.
Li: anche noi ti amiamo.
Ci mettemmo a letto e ci addormentammo.MATTINA SEGUENTE.
Io: ragazzi io vado, ci vediamo dopo.
Li: alt! Ti accompagno io.
Io: grazie Lì.
Mi accompagnò a scuola e lo salutai.
Entrai in classe e c'era il professor canffrey.
P: buongiorno brooks!
Io: giorno prof!
P: come stai?
Io: bene.
Mi andai a sedere vicino a B.
B: come va tesoro?
Io: bene, ieri ho visto Zayn e sono stata benissimo.
B: sono felice. Oggi devi andare dal medico, vero?
Io: si, ma mi accompagnano i ragazzi.
B: poi fammi sapere come va!
Io: certo.
P: Sharol vuoi venire all'interrogazione?
Io: certo professore.
Andai bene all'interrogazione, perché avevo ripetuto sabato con i ragazzi di amici.
La giornata passò abbastanza velocemente, non era stata tanto pesante.
Mi vennero a prendere i ragazzi fuori scuola!
H: *dalla macchina* giorno baby!
Io: giorno haz!
Entrai in macchina e salutai tutti. Dopo poco arrivammo fuori lo studio del mio medico. Lui mi aveva sempre curato, da quando ero piccola, dalla piú piccola slogatura, alla piú grande lesione.
Entrammo e ci fecero entrare in una sala.
Dottore: giorno Sharol!
Io: buon giorno dottore.
D: allora come sta andando?
Io: meglio, però il ginocchio ogni tanto io fa male.
D: stenditi, adesso controlliamo il ginocchio.
Mi stesi sul lettino. Mi cominciò a toccare vicino al ginocchio e mi chiedeva se mi faceva male.
Ad un certo punto mi toccò alla sinistra del ginocchio.
D: qui ti fa male?
Io: si, mi fa male lì.
D: ok Sharol, il ginocchio sta migliorando, ma devi portare per un altro po' le stampelle perché non riesce a reggere tutto il peso, visto che è ancora debole. Tu stai tranquilla, non prendere iniziative senza avvisarmi e non fare capricci.
Io: dottore ma dopo potrò ritornare a ballare?
D: Sharol appena togliamo le stampelle facciamo un po' di terapia per riprendere il controllo della gamba e poi potrai ballare.
Io: ok, allora posso andare?
D: no, voglio vedere quanto controllo hai della tua gamba.
Mi fece vedere alcuni esercizi che dovevo fare e io li eseguii.
D: ok Sharol, ci vediamo tra un po' per un altro controllo.
Io: arrivederci.
Uscimmo e tornammo a casa.
N: allora? Come va?
Io: bene. Ma ci vorrà ancora tanto tempo, ne sono consapevole.
H: stai tranquilla tesoro.
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My hero
FanfictionMi chiamo Sharol brooks. Vivo a New York con mia mamma, Samantha e il suo nuovo marito, Rufus, visto che mio padre se ne è andato quando io ero piccolina e adesso non lo vedo spesso. Rufus ha un figlio di nome Riccardo, io lo considero come un frate...